Mi chiamo Silvana Isabella Escobar García, ho diciannove anni e sono nata a Lima, in Perù. Sono cresciuta in una famiglia che mi ha insegnato il valore dell’educazione, della gentilezza e del rispetto per gli altri. Mia madre, Gisela, è professoressa universitaria e ha lavorato con bambini e ragazzi di diverse età. Mio padre, Marco, è psicologo e per molti anni ha lavorato in un carcere, imparando a osservare la vita anche nei suoi aspetti più complessi. Anche mio fratello, Sebastián, è psicologo e lavora per il comune, offrendo supporto a persone in difficoltà e agli studenti nelle scuole.
Sono arrivata in Italia nel 2022 e ho frequentato la terza media al CPIA Paulo Freire di Torino, in via Domodossola. Ricordo quel periodo con grande affetto: ho trovato insegnanti pazienti, accoglienti e sempre pronti ad aiutarmi a integrarmi in una nuova lingua e in una cultura diversa. Ogni venerdì partecipavo a lezioni speciali per minori realizzate da Diskolé APS, dove imparavamo l’italiano attraverso attività creative, passeggiate, giochi e laboratori artistici.
Durante quel periodo ho potuto conoscere meglio l’associazione Diskolé APS, una realtà fatta di tanti progetti, tra cui la “Scuola delle Donne”, “Futura” la distribuzione di prodotti per la cura femminile, il doposcuola e il programma “Provaci ancora SAM” nelle scuole secondarie di primo grado, primarie e CPIA. Da quel momento ho sentito nascere in me il desiderio di far parte di quel mondo.
Dopo aver terminato il primo anno di scuola superiore e aver avuto la mia prima esperienza lavorativa, ho deciso di partecipare al Servizio Civile, un’esperienza che ha rappresentato un vero punto di svolta nella mia vita personale e formativa.
Il mio primo progetto è stato “I Sette Sensi dell’Estate”, dove ho lavorato con bambini e bambine di diverse età. Insieme abbiamo vissuto giornate piene di attività come mountain bike, trekking, visite ai musei, laboratori musicali e di cucina. Attraverso queste esperienze ho imparato quanto sia importante educare attraverso il gioco, la curiosità e la collaborazione.
Negli ultimi mesi ho potuto conoscere anche il lato organizzativo ed educativo del lavoro. Mi sono occupata, ad esempio, dell’inventario dei materiali presenti nella sede dell’associazione e ho partecipato alle riunioni di équipe, in presenza e online, dove abbiamo riflettuto sui progetti conclusi — Estate Teen, Provaci ancora SAM, il doposcuola — e discusso nuove idee per il futuro.
Attualmente sto partecipando al progetto “Provaci ancora SAM” al CPIA, insieme a ragazzi di diverse età e provenienze. Le lezioni sono molto dinamiche: stiamo preparando un laboratorio di cucina e, alla fine, organizzeremo una grande festa con piatti provenienti da tutto il mondo. Ci stiamo anche preparando per una visita al Museo Egizio, dove ogni studente presenterà un oggetto studiato durante il corso.
Parallelamente, partecipo alla Scuola delle Donne, dove incontro donne di varie età e storie. Alcune sono mie coetanee, altre sono madri. Tutte hanno motivazioni diverse per studiare l’italiano: c’è chi vuole aiutare i figli nei compiti, chi sogna di continuare gli studi o semplicemente di costruirsi una nuova vita qui. Osservarle mi ispira ogni giorno e mi ricorda quanto la forza e la determinazione possano cambiare il destino di una persona.
Anche se il mio percorso di Servizio Civile non è ancora terminato, posso dire che sto imparando molto e che sto crescendo, sia personalmente che professionalmente. Ogni giorno ringrazio le persone che mi accompagnano in questo cammino in particolare le organizzazioni Arci Servizio Civile, CPIA Paulo Freire e APS Diskolé per avermi dato questa preziosa opportunità di crescita, scoperta e condivisione.
