Il fucile spezzato

La formazione che sa costruire assieme ai ragazzi i concetti: cosa significa difesa della patria per chi non fa obiezione di coscienza?

50 anni fa l’Italia riconosceva l’obiezione di coscienza al servizio militare. Finalmente migliaia di giovani potevano “difendere la Patria” in modi più vicini al loro sentire e conformi all’articolo 11 della nostra Costituzione.
Oggi migliaia di giovani sono impegnati in progetti di SCU continuando a perseguire l’obiettivo di difesa non armata e nonviolenta della Patria.

Cosa significa “difesa della Patria” per le ragazze e i ragazzi impegnati nei nostri progetti? Durante la formazione generale ci siamo a lungo confrontati sul tema e, attraverso Padlet – strumento di lavoro collaborativo, abbiamo provato a declinare quelle parole in modo attuale.

Cosa significa Patria? “Patria è un concetto che negli anni ha assunto un significato decisamente peggiore da quello che voleva dire per i costituenti. Ci ritroviamo nella definizione di comunità e difesa della patria come la intendeva Don Milani: sovranità popolare, libertà, giustizia”.
La Patria oggi diventa la “comunità”, l’”Altro”, la “casa comune”.
Cosa significa difesa? E’ “prendersi cura” delle persone e dei territori, “attivarsi insieme per un’azione pubblica, consapevoli delle possibilità e dei limiti di ciascuno”.
I giovani in SCU sono consapevoli che valorizzare la partecipazione degli anziani alla vita del paese, fare corsi di lingua per gli stranieri, difendere i diritti delle donne, organizzare eventi sportivi aperti a tutte e tutti, proporre laboratori creativi a chi ha un disabilità cognitiva sono tutte azioni volte alla difesa della casa comune.
Il SCU, inoltre, promuove la partecipazione attiva dei giovani che vi partecipano favorendo “l’integrazione sociale , difendendo dal malessere sociale e dall’emarginazione, dall’ignoranza, dalla vergogna , dall’ansia, dall’isolamento”.
Questo è oggi il nostro fucile spezzato.