Quest’anno, ASC Aps celebra i 35 anni dalla sua fondazione. Una storia che ha attraversato le tappe del servizio civile italiano, che ha osservato la fine del servizio di leva obbligatorio, che ha salutato l’arrivo del servizio civile nazionale volontario e finalmente aperto alle donne, che ha accolto la trasformazione in servizio civile universale.
Tanti mutamenti, che hanno inciso sulla vita dei giovani volontari ma anche su quella associativa. E non avrebbe potuto essere altrimenti per quella che è la principale associazione italiana di scopo dedicata al servizio civile. Tanti anni accomunati da un unico fil rouge: essere consapevoli dell’immenso valore che l’esperienza di servizio civile ha nel formare nuove generazioni di cittadini attivi e consapevoli, attraverso l’imparare facendo.
E con questa consapevolezza ci avviciniamo al Congresso Nazionale. Da sempre ASC aps si è collocata al centro del dibattito sul servizio civile, col desiderio di renderlo migliore, aperto e accessibile a tutti. Con questo stesso spirito ci avviciniamo, oggi, al XVII congresso nazionale intitolato “Per un servizio civile davvero universale”. Perché il servizio civile che abbiamo oggi, seppure più evoluto di quello di ieri, non è ancora la risposta migliore che possiamo dare ai giovani e al Paese.
Ci sono tante questioni irrisolte, temi da affrontare e proposte da formulare.
E, com’è accaduto in passato, sapremo cercare le risposte migliori.
Oltre ai passaggi istituzionali, è stato un momento di riflessione sull’associazione, sul servizio civile, sulla realtà in cui operiamo, sui cambiamenti indotti dalla pandemia. Qualche minuto che riassume queste 3 giornate di lavori e di confronto.