DAL 15 DICEMBRE 1972 ALLA GIORNATA NAZIONALE DEL SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE
Sembra lontano il 15 dicembre 1972, giorno in cui il Parlamento, spinto dalla mobilitazione degli obiettori di coscienza rinchiusi nelle carceri militari e dalle proteste di ampie parti della società, approvò la legge 772. Una norma che, pur con i suoi limiti, sancì per la prima volta il riconoscimento dell’obiezione di coscienza al servizio militare obbligatorio.
Da quella svolta nacque il servizio civile, che da allora accompagna la storia del nostro Paese: prima come alternativa alla leva obbligatoria, poi — dal 2001 — come Servizio Civile Nazionale su base volontaria, e infine — dal 2017 — come Servizio Civile Universale, aperto anche ai cittadini dell’Unione Europea e agli stranieri regolarmente residenti.
È da questa radice che prende vita, ogni 15 dicembre, la Giornata Nazionale del Servizio Civile Universale, un momento di riflessione e riconoscimento che, se un tempo era celebrato dalle organizzazioni pacifiste e nonviolente, oggi vede anche la partecipazione
del Parlamento e del Governo. Una giornata in cui cittadini, Istituzioni, organizzazioni del privato sociale rilanciano l’impegno di ragazze e ragazzi per il bene comune e per la pace.
Il Servizio Civile Universale è uno spazio di partecipazione attiva e di costruzione del bene comune, fondato sui principi costituzionali di solidarietà, giustizia sociale e pace. Una straordinaria occasione di cura delle comunità e di ricostruzione dei legami in un tempo di lacerazioni. Per i giovani è un’occasione di crescita personale e di partecipazione attiva al bene comune, per il gli adulti che li accompagnano in questa esperienza nelle organizzazioni di Terzo Settore e nelle Pubbliche amministrazioni è occasione di scambio intergenerazionale e di contaminazione.
“Ogni anno – afferma il presidente di ASC Nazionale APS, Rosario Lerro – migliaia di giovani scelgono di impegnarsi per le proprie comunità. Il loro è un impegno concreto, valore sociale che contribuisce alla costruzione di un futuro diverso. Ma anche un’opportunità di formazione civica, educazione alla pace e alla partecipazione. Il loro contributo permette alla rete di ASC APS, agli enti di accoglienza, alle organizzazioni partners di promuovere percorsi educativi e culturali diffusi e di rafforzare il tessuto democratico e sociale dei territori con azioni di solidarietà, tutela dell’ambiente, pratiche di sport sociale. Oggi più che mai il Servizio Civile Universale è una risposta alle fragilità e alle disuguaglianze che attraversano la società.”
Ufficio stampa
Paola Scarsi 347 3802307
Roma 12 dicembre 2025