Ho deciso di intraprendere l’ESC al Museo di Storia Nazionale Rumena a Bucarest per molte ragioni. Avendo passato molti anni nell’università, volevo un ruolo che mi permettesse di applicare le conoscenze che avevo acquisito sui temi che mi appassionano, ma direttamente a contatto con il pubblico, con persone che non hanno fatto questi studi e che si approcciano a questi temi per la prima volta, uscendo un po’ dalla bolla accademica.
Avevo già vissuto all’estero, ma tra i progetti in musei e istituti culturali mi ha attirato particolarmente la prospettiva di andare in Romania, anche qui per vari motivi. Personalmente sono stato sempre molto interessato all’Europa orientale, e poi la Romania in particolare mi sembrava di rilievo particolare per noi italiani; nel nostro paese si discute spesso di differenze regionali e tradizioni locali, il nord, il sud, e via dicendo, eppure mi trovo a pensare che, nonostante nel nostro paese vivano circa un milione e mezzo di persone di origini rumene o moldave, si sappia e si discuta molto poco della cultura e della realtà rumena.
L’esperienza a Bucarest è stata estremamente interessante; nonostante debba tristemente constatare che i fondi per la cultura sono insufficienti e molti oggetti e spazi che sarebbe bello aprire al pubblico sono invece chiusi in attesa di lavori di ristrutturazione. Vedere le interiora del museo e gli spazi chiusi da oltre vent’anni è comunque stata in sé stessa un’esperienza curiosa e quasi magica, e partecipare e contribuire a organizzare le attività per il pubblico organizzate dal Museo è stato estremamente interessante. Abbiamo avuto massima libertà nel proporre attività al pubblico e nell’organizzarle, nel presentare percorsi sulle nostre passioni e competenze attraverso gli spazi espositivi del museo. Abbiamo altresì dovuto gestire le pagine social del Museo in lingua inglese, e fornito supporto a progetti e attività già in corso. Sono state spesso organizzate visite ad altre istituzioni e spazi espositivi nella capitale, e anche viaggiare autonomamente nelle altre città della Romania è stata un’esperienza molto arricchente, che permette di scoprire un paese di monasteri, castelli, villaggi nei Carpazi, miniere di sale, mercati all’aperto e chiese in legno.
Consiglio certamente di intraprendere un’esperienza del genere, o anche solo di programmare una vacanza a Sinaia.
