SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE DIGITALE
I giovani e le giovani in servizio civile con ASC Aps si stanno aggiornando per ridurre il gap digitale
Si è svolta tra giugno e luglio la formazione dei giovani e delle giovani operanti nel servizio civile digitale per realizzare i ponti digitali ed essere utili alla comunità.
Due sono progetti su cui ASC aps ha riposto molte aspettative vista la difficoltà, non solo generazionale, ma anche sociale, di restare al passo con l’evoluzione tecnologica.
In particolare il progetto “Costruire ponti digitali comuni” vede coinvolte 5 sedi sul territorio Piemontese: ASC Piemonte APS, Auser Piemonte, ZAC! Zone attive di cittadinanza (Ivrea), Casa del Popolo di Asti (Asti), Inca Alessandria in collaborazione con Auser Alessandria (Alessandria).
Dopo un primo momento di confronto e valutazione dei percorsi già in atto nelle sedi di attuazione e delle azioni da attuare, i volontari e le volontari hanno iniziato un percorso formativo molto intenso, prima a Torino e poi a Roma insieme ai volontari e alle volontarie dei progetto di SCU digitale ASC di tutta Italia.
Il percorso formativo svolto localmente in Piemonte con il formatore Mattia Folcarelli, esperto di web e accessibilità digitale, ha dimostrato attraverso esperienze pratiche l’importanza dell’inclusività e dell'accessibilità nel digitale e ha fornito strumenti per l'ideazione di attività didattiche e moduli formativi focalizzati sui bisogni dell’utente.
Insieme al formatore i volontari e le volontarie hanno esplorato le differenti aree della trasformazione digitale e valutato le strategie da adottare per un progetto di facilitazione. Sono state utilizzate le metodologie dell’inclusive design per ideare piccoli moduli formativi, e strumenti specifici per empatizzare con i diversi target e le differenti necessità.
Alla formazione specifica locale è seguita la formazione nazionale a Roma. Per 3 giorni, con i docenti di Fastweb digital academy e i professionisti della comunicazione digitale, i/le 20 giovani, operanti in 20 sedi dal Piemonte alla Toscana, dalla Calabria alla Puglia, hanno approfondito il mondo digitale, per essere i migliori testimonial verso gli utenti meno preparati.
“Al di là delle competenze specifiche necessarie in ogni progetto, per la formazione generale abbiamo scelto di crescere assieme agli operatori di servizio civile. Abbiamo pensato che limitarci a offrire delle semplici istruzioni sul funzionamento dei software più diffusi non fosse utile né ai ragazzi, né agli utenti.” – dichiara Paola Santoro, responsabile formazione di ASC nazionale Aps – “Ai ragazzi parleremo di sicurezza informatica, di personal branding, di fake news e di come filtrare le informazioni online, di digital netiquette, di software open source. Sono temi che riguardano la nostra vita digitale, che spesso sottovalutiamo o di cui siamo poco coscienti. Per questo motivo, assieme ai docenti, abbiamo ideato un percorso di approfondimento sugli strumenti, sulle strategie, sulle criticità della realtà digitale quotidiana.”
Il percorso formativo in aula si è completato con due appuntamenti di ASColtando, i brevi talk su attualità, valori ed esperienze di impegno civile rivolte ai protagonisti della nostra società, disponibili sulla pagina youtube di ASC aps.
Assieme a Chiara Gallese, avvocata e ricercatrice dell’Università di Eindhoven e della LIUC, si è parlato di intelligenza artificiale e di machine-learning technology per capire quanto impattino sulla percezione della società, sulla possibilità di trovare un’occupazione, sull’inclusività delle minoranze e sull’equità di trattamento. Con Raffaele Angius, giornalista specializzato nelle nuove tecnologie, si è discusso di cosa significhi essere connessi h24 in contrapposizione agli strumenti di potenziale controllo, dal tracciamento dei dati alla rilevazione del posizionamento, talvolta utilizzati per piccole e grandi limitazioni della libertà.
“Il gap digitale non è limitato alle fasce più anziane o più deboli della società, ma è una questione universale. ASC aps promuove il servizio civile necessario per le comunità locali perché crede nei giovani e nel loro essere cittadini; quindi, sappiamo di dover offrire loro gli strumenti per vivere consapevolmente la propria “esperienza digitale” – dichiara Licio Palazzini, presidente di ASC nazionale Aps – “Non ci sono solo i 20 ragazzi del servizio civile digitale: vogliamo pensare agli oltre 2000 giovani impegnati nei nostri progetti e ai circa 50.000 attualmente in servizio. Con ASColtando, fruibile da tutti in qualsiasi momento abbiamo pensato a tutti loro, perché ognuno ha una vita digitale, che interagisce con i loro diritti, i loro doveri, definisce le loro potenzialità. Siamo pronti a moltiplicare le opportunità per i giovani fino dal prossimo deposito di nuovi progetti, senza i limiti messi agli enti nella fase sperimentale.”