
Ormai sono passati svariati giorni dal 13 aprile, giorno in cui si è spento Pietro Pinna. Ma noi, operatori, volontari ed ex, obiettori, olp e responsabili del servizio civile di ASC Roma ci tenevamo comunque, anche se in ritardo, a ricordarlo. Sicuramente perchè Pinna rappresenta il punto di partenza politico, ideale e reale, della storia dell'obiezione di coscienza e del servizio civile in Italia, inteso come difesa nonviolenta della patria. Ma anche perchè fu grande promotore insieme a Capitini della diffusione della gestione nonviolenta dei conflitti, come approccio culturale e pratico alla realtà.
E' per questo che vogliamo salutarlo con le sue stesse parole:
"Mi si dice che il dovere di ogni cittadino è innanzitutto quello di servire la patria. Ma io non mi sogno neppure lontanamente di rifutarmi a questo. Chiedo solo che la patria realizzi un servizio in cui i suoi figli non siano costretti a tradire i principi della loro coscienza di uomini ed essi allora (e io con loro, primo) saranno felici e onorati di servirla e di donarlesi"
(Memoriale di Pietro Pinna, 1949)
Inoltre segnaliamo una serie di articoli, notizie, video di questi giorni che ricordano la figura di Pinna:
Sul sito http://www.azionenonviolenta.it/
Sul sito http://www.arciserviziocivile.it/
Sul Corriere della Sera
Su La Repubblica
sul Il Fatto Quotidiano
E infine un'intervista a Licio Palazzini, presidente ASC e Cnesc su radio 1 nella trasmissione "Restate Scomodi"
N.B. Quest'anno come ogni anno il Dipartimento del Servizio Civile - UNSC ci ha inviato la circolare sulla richiesta di partecipazione dei volontari alla consueta parata militare del 2 giugno (che prevede tra le altre cose 10 giorni di addestramento alla marcia militare). Nessun volontario di ASC Roma ha mai partecipato a questa inziativa. Si vede che qualcosa della storia di Pinna e degli obiettori è rimasta solida e ferma anche nel servizio civile volontario, almeno il nostro. E noi ne siamo fieri.
Allegato
pietro_pinna-1.jpg77.9 KB