COMUNICATO STAMPA: Presentazione dei 2 Programmi di SCU che si realizzeranno tra il 2021 e la primavera 2022.

Il 25 Maggio hanno preso avvio i progetti che fanno parte dei programmi di SCU a cui partecipa Arci Servizio Civile Arezzo Aps in collaborazione con altre sedi locali ASC del territorio toscano.

Il primo programma “Sostegno e inclusione”, realizzerà 7 progetti per un totale di 58 operatori volontari, e vede la collaborazione tra le sedi locali ASc di Arezzo e Valdarno, impegnando i giovani in attività che si realizzeranno tra la provincia di Arezzo e il Valdarno aretino e fiorentino.

Il secondo programma “Educazione comunitaria”, realizzerà invece 4 progetti di SCU coinvolgendo 22 operatori volontari attivi tra la provincia di Arezzo, quella di Siena e il Valdarno. In questo caso infatti sono le sedi locali ASC di Arezzo, Siena e Valdarno, che gestiranno la realizzazione delle attività previste e il percorso formativo dei giovani.

Le sedi ASC interessate hanno voluto presentare al territorio i contenuti e le finalità dei programmi di SCU, che andranno ad incidere positivamente su alcune fragilità individuate in fase di analisi dei bisogni del territorio e di programmazione.

Per il Programma “Sostegno e inclusione”, secondo la Responsabile Laura Vichi, il bisogno a cui si intende rispondere con le attività previste dai progetti, è quello di dare maggiori opportunità di partecipazione attiva alla vita comunitaria ad alcune fasce fragili della popolazione: per anziani fragili, persone disabili, stranieri di recente immigrazione, adulti in condizioni di esclusione sociale, il rischio individuato in fase di analisi è infatti quello d rimanere ai margini della vita comunitaria, se non si rimuovono gli ostacoli che impediscono una piena partecipazione attiva. Il programma intende infatti concorrere al raggiungimento dell’Obiettivo dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile che mira a “Assicurare la salute ed il benessere per tutti e per tutte le età”. In linea con questo obiettivo, il Programma realizzerà le attività previste dai progetti che ne fanno parte all’interno dell’Ambito di Azione del “Sostegno, inclusione e partecipazione delle persone fragile nella vita sociale e culturale del paese”.

I progetti in esso contenuti, mirano infatti tutti a migliorare la qualità della vita dei destinatari diretti degli interventi (fasce fragili e a rischio di esclusione sociale), attraverso azioni che contribuiscano a rimuovere gli ostacoli ad una piena partecipazione attiva alla vita della propria comunità. Ciascuno all’interno del proprio territorio e rivolgendosi a diverse fasce sociali, i progetti del programma concorrono ad assicurare un benessere, inteso in senso globale, ai destinatari finali delle attività che si realizzeranno anche attraverso l’impegno dei giovani operatori volontari di SCU.

Nel caso del Programma “Educazione comunitaria”, prosegue la responsabile, le organizzazioni socie e i partners di Arci Servizio Civile, si sono invece posti la finalità di concorrere alla realizzazione dell’Obiettivo dell’Agenda 2030 che mira a “Fornire un’educazione di qualità, equa e inclusiva, e un’opportunità di apprendimento per tutti”. A guidare l’analisi dei bisogni e la programmazione delle attività, è stato il concetto di educazione diffusa, intesa non solo come formazione, ma anche come costruzione condivisa di identità, coesione e futuro per una comunità. Attraverso infatti sinergie tra terzo settore, privato sociale, Enti Locali e istituzioni scolastiche, è possibile concorrere ad un’educazione che sia reale opportunità di apprendimento per tutti, anche per gli adulti e anche al di fuori dei sistemi di formazione e istruzione istituzionali. I 4 progetti che fanno parte del Programma, realizzeranno le proprie attività all’interno dell’Ambito di Azione dell’Agenda 2030 che interessa la “Tutela, valorizzazione, promozione e fruibilità delle attività e dei beni artistici, culturali e ambientali”.

Numerosi indicatori, anche per quanto riguarda i territori interessati, evidenziano infatti alcune criticità relative alla conoscenza e fruizione dei beni culturali, ambientali e artistici:

  • Necessità di una maggiore valorizzazione e fruibilità dei beni e delle attività culturali, artistiche e ambientali, spesso poco conosciuti e praticati dalle comunità locali
  • Necessità di ampliare le possibilità di aggregazione e partecipazione alla vita culturale della comunità, soprattutto in presenza di piccoli ed i solati centri abitati
  • Necessità di migliorare il livello di partecipazione sociale delle persone (intesa come partecipazione a iniziative culturali, ricreative, ecologiche, per la promozione della pace e dei diritti)
  • Necessità di migliorare il livello di conoscenza e consapevolezza delle persone rispetto a modelli di consumo e stili di vita sostenibili e compatibili con l’ambiente, date le emergenze ambientali ancora evidenziate dalle ricerche settoriali (ad esempio il Rapporto Ecosistema Urbano prodotto da Legambiente).

I progetti che fanno parte del programma, ciascuno con le proprie specificità, realizzeranno attività di promozione della conoscenza dei beni storici e artistici, di valorizzazione delle ricchezze ambientali, di creazione di percorsi di creatività giovanile, tutte finalizzate a dare maggiori opportunità di educazione, anche non formale, a fasce della popolazione altrimenti escluse dai circuiti formativi tradizionali.

Questi gli ambiziosi obiettivi che Asc Arezzo, in collaborazione con altre sedi locali ASC del territorio toscano, si pone di raggiungere attraverso i propri progetti di SCU. Non ci resta che augurare una bellissima esperienza di formazione e crescita personale e professionale ai giovani operatori volontari, che saranno protagonisti di un importante percorso di miglioramento per tutta la comunità locale.

Etichette
Altre news, Notizie in Evidenza