Abbiamo intervistato Maria e Francesco che svolgono Servizio Civile Universale per il progetto Non è mai troppo tardi presso i Servizi Sociali del Comune di Schio.
Quali sono le attività principali che svolgete nel vostro progetto?
Il nostro progetto con il covid-19 è cambiato molto, avremmo dovuto stare al centro diurno e accompagnare gli utenti a fare la spesa, invece siamo dovuti rimanere in ufficio. Nei mesi del lockdown ci hanno insegnato a gestire il servizio di spesa e farmaci a domicilio per le persone anziane e per chi è in isolamento, insieme ci occupiamo anche di rispondere al numero di assistenza che tutte le persone possono utilizzare per indicarci la lista della spesa e i farmaci di cui hanno bisogno. Da poco poi abbiamo anche iniziato un servizio di trasporto, noi accogliamo le richieste delle persone che hanno bisogno di assistenza negli spostamenti e li indichiamo all’associazione che poi si occupa di accompagnarli. Tutto questo fortunatamente ci ha dato la possibilità di continuare durante il lockdown a contribuire con il nostro lavoro.
Che cos’è per voi il Servizio Civile?
Maria: per me è stata un’esperienza formativa nel senso che mi sono interessata ad iniziare Servizio Civile poiché sto facendo un percorso universitario inerente a questo progetto e volevo capire se questo tipo di lavoro potesse fare per me o meno. La situazione che si è creata ovviamente non ci ha dato possibilità di rapportarci molto con gli anziani, se non telefonicamente, però ho avuto l’occasione di mettermi alla prova anche nelle situazioni in cui tutto cambia, sono riuscita ad adeguarmi a reinventarmi e quindi a scoprirmi. Sono sempre stata una molto dinamica e prima di quest’esperienza non mi sarei mai vista a lavorare in ufficio invece questa situazione mi ha aiutata anche a scoprire questo lato di me: nel momento in cui c’è bisogno mi metto in gioco e faccio quello che si deve.
Francesco: è sicuramente un’opportunità per i giovani di avere il loro spazio, di dire la loro. Ho sempre avuto il pallino di fare Servizio Civile, un’esperienza come questa non avrei sicuramente potuto farla in altro modo se non grazie a questo progetto.
Perché hai scelto il tuo progetto?
Maria: durante il mio percorso delle superiori all’Istituto Tecnico con indirizzo Socio Sanitario ho avuto possibilità di lavorare con disabili e con bambini, mentre non ho mai fatto esperienza di assistenza agli anziani. Quando mi sono interessata a partecipare al Servizio Civile Universale ho scoperto questo progetto e ho pensato subito che sarebbe potuto essere una nuova esperienza, anche inerente al mio indirizzo di studi. Attualmente sto studiando Scienze dell’Educazione all’Università e ci sarà la possibilità di scegliere se per i minori o per le comunità e ho immaginato che quest’anno potesse essere per un’opportunità che mi aiutasse a decidere cosa fa per me.
Francesco: anche io alle superiori ho studiato nell’ambito Socio Sanitario, per cui volevo mettermi in gioco e mettere in pratica quello che mi è stato insegnato, poi le cose non sono andate come tutti ci immaginavamo per cui non ho potuto dare il 100%, ma ci siamo adattati in altro modo.
Che aspettative avevi quando hai iniziato questo anno e come stanno andando?
Maria: non sono voluta partire con delle aspettative. Posso ammettere che ci sono stati dei mesi in cui la situazione mi è molto pesata, dover stare in ufficio e non poter aiutare come avrei voluto, anche solo facendo la tombola con i signori e le signore del centro diurno, è stato per me motivo di sconforto. Alla fine però mi sono resa conto che la situazione attuale sta coinvolgendo al vita di tutti e che non è giusto abbattersi, per cui mi sono detta che il mio contributo è stato sicuramente utile, anche se con una modalità un po’ più marginale rispetto a quello che mi ero aspettata.
Francesco: le mie aspettative erano ovviamente diverse, mi aspettavo di poter fare assistenza in prima persona, ma la situazione ci ha portato a riadattarci, sono comunque contento perché anche se sono dietro le quinte sto riuscendo a dare il mio contributo. Mi aspettavo di poter dare una mano a più persone possibili e, anche se in maniera differente, lo sto facendo. Alla fine nonostante tutto ho imparato tante cose e questo come formazione personale è sempre importante.