Abbiamo intervistato Anna e Martina che svolgono Servizio Civile Universale per il progetto Campus spazio ai giovani presso l’Informagiovani di Schio.
Quali sono le attività principali che svolge nel vostro progetto?
Siamo partite i primi mesi molto cariche, eravamo circondate da tanti giovani, infatti il Faber Box, la nostra sede, è dedicato all’aggregazione ed è uno spazio di ritrovo per ragazzi. Prima della pandemia era sempre pieno di persone, la break box (uno spazio di ritrovo) era frequentata tutti i giorni da ragazzi che venivano a chiacchierare e giocare con i giochi da tavolo che abbiamo qui, mentre ora devono chiamare per venire su prenotazione quindi il quantitativo di utenza è nettamente diminuito. Inizialmente occupavamo della gestione dell’aula studio, monitoravamo le presenze, ancora adesso per fortuna riusciamo ad aiutare gli operatori che gestiscono le varie consulenze riguardanti svariati ambiti, ossia formazione, volontariato, estero, lavoro, ci occupiamo di scrivere gli articoli riguardanti le varie iniziative da trasmettere, ad esempio a chi cerca lavoro oppure vuole fare un viaggio all’estero. Da quando è iniziata questa siutazione aiutiamo anche le politiche giovanili nella sistemazione dei locali, tipo le scuole ci hanno chiesto in prestito delle sedie e ci siamo occupate anche dello spostamento e della logistica, siamo diventate un po’ delle tutto fare!
Durante il lockdown abbiamo ridotto un po’ le ore ma abbiamo fatto delle ore di formazione specifica con l’aiuto della nostra Olp, ad esempio abbiamo imparato a montare dei video scegliendo anche le musiche adatte, abbiamo anche prodotto delle guide informative per i giovani, per esempio Martina ne sta scrivendo una su dove trovare degli alloggi a Schio. Dovevamo partecipare e aiutare a vari eventi che erano in programma, ma che sono ovviamente saltati, però abbiamo lo stesso organizzato degli incontri e degli eventi online, ad esempio abbiamo creato un contest sull’intaglio della zucca ad Halloween con un piccolo premio per chi vinceva, una ha creato la locandina e l’altra ha girato un video tutorial su come realizzare una zucca intagliata.
Che cos’è per voi il Servizio Civile?
Martina: il Servizio Civile ci ha aiutate da un punto di vista collaborativo, ci siamo rese conto che lo spirito di squadra è fondamentale, abbiamo imparato ad aiutarci e supportarci a vicenda. Abbiamo imparato tante cose che non sapevamo prima, abbiamo migliorato le capacità di comunicazione con gli altri e ci siamo sentite molto utili. Io sono laureata in Scienze dell’educazione e mi sono presa quest’anno per sperimentare e mettermi in gioco, è arrivato questo bando e mi sono detta “proviamoci” e così mi sono buttata in quest’esperienza.
Anna: io ho finito l’anno scorso un percorso alle superiori in Scienze Umane e mi sono trovata tutto un mondo davanti e questa per me è stata una sfida, anche perchè per poter lavorare in quest’ambito devi saper parlare e interagire con gli altri e io sono un po’ timida, ma quest’esperienza mi ha molto aiutato ad aprirmi di più e crescere personalmente.
Perché avete scelto il vostro progetto?
Martina: ho iniziato quest’anno la laurea specialistica in Formazione cultura e società globale per specializzarmi in scienze pedagogiche perchè mi piacerebbe lavorare con i ragazzi e quindi questo progetto mi sembrava sicuramente il più adatto a me.
Anna: io non conoscevo il Servizio Civile, mia mamma mi ha parlato di quest’esperienza perchè lei lavora in Comune a Schio dove ospitano un volontario/una volontaria di SCU per cui ho provato a fare domanda lì, per il progetto Giocare a crescere, hanno però selezionato un’altra ragazza e a me è stato proposto di venire qui al Faber Box per il progetto Campus e la proposta mi è sembrata molto interessante per cui ho accettato e la scelta si è rivelata più che positiva.
Che aspettative avevate quando avete iniziato questo anno e come stanno andando?
Non avevamo delle particolari aspettative, più che altro eravamo entusiaste riguardo quello che doveva essere il programma di lavoro e di attività di quest’anno, ma ovviamente poi le cose sono decisamente cambiate. Nonostante tutto però, ci siamo adeguate alla situazione e ci siamo dette “va bene dai è andata così cerchiamo nel nostro piccolo di fare del nostro meglio”, ci siamo riadattate in altri modi e siamo soddisfattissime. Sicuramente consiglieremmo ad altri quest’esperienza di Servizio Civile!