Abbiamo intervistato Alessia e Silvia che svolgono Servizio Civile Universale per il progetto Stracult2 presso la nostra sede di Arci Servizio Civile Vicenza.
Quali sono le attività principali che svolgete nel vostro progetto?
Principalmente il nostro compito è di gestire i progetti degli altri volontari di Servizio Civile (quest’anno ben 60 ragazze e ragazzi), ma facciamo anche molto di più. L’associazione di ASC Vicenza ha la fortuna di avere come sede il Centro Culturale Porto Burci, quindi in questi 12 mesi abbiamo avuto anche l’opportunità di poter collaborare innanzitutto con gli altri volontari di Servizio Civile che hanno svolto servizio lì come noi: due per Porto Burci e due per Legambiente Vicenza (di cui potrete leggere il racconto qui), in più Porto Burci essendo una realtà sostenuta da decine di volontari ci ha dato modo di collaborare anche con tutti loro. Abbiamo gestito lo spazio, quindi dall’apertura la mattina, alle pulizie, alla manutenzione del giardino, fino all’organizzazione di eventi (come la rassegna FLUSSE che abbiamo organizzato insieme ad altre ragazze volontarie SCU e ESC). In merito alla gestione dei volontari ci siamo occupate di seguire le formazioni che hanno svolto i volontari, che sono parte fondamentale di quest’esperienza e abbiamo controllato tramite i fogli firme mensili che i loro percorsi si stessero svolgendo correttamente, attività che ci ha dato modo di poter conoscere e mantenere i contatti con tutti i volontari di quest’anno. Con ASC Vicenza abbiamo avuto modo anche di scrivere progetti sia europei, sia regionali, sia nazionali, abbiamo fatto esperienza e questo ci ha dato molta carica, soprattutto durante i mesi di lockdown. Durante la quarantena quindi non ci siamo mai fermate, abbiamo lavorato tutte da remoto in modo da poter continuare a sostenere i progetti dei volontari che stavano rimodulando il proprio servizio in base alla situazione e appunto abbiamo avuto del tempo per noi per scrivere dei progetti insieme. Avendo meno lavoro da seguire, in gemellaggio con i Servizi Sociali del Comune di Vicenza e alla Caritas abbiamo svolto delle ore di servizio durante le quali andavamo a consegnare alle famiglie i buoni spesa e le spese. Attualmente siamo alla fine del nostro anno di servizio e stiamo affiancando Marta e Anita per la gestione del nuovo bando di Servizio Civile Universale che è appena uscito e che inizierà a maggio (se volete saperne di più qui ci sono tutte le info), oltre che continuiamo a lavorare sulla scrittura di progetti (abbiamo appena vinto un bando degli European Solidarity Corps per poter riproporre SpazInsoliti #2!)
Che cos’è per voi il Servizio Civile?
Silvia: per me quest’esperienza è stata sicuramente un’opportunità di mettermi in gioco, il che può sembrare molto banale, ma è stata proprio così. È un’opportunità per imparare a collaborare con gli altri, in un gruppo numeroso come quello che c’è a Porto Burci o impari a lavorare con altre persone o impari a lavorare con altre persone, non c’è molta alternativa, ma questo è stato veramente formativo! Il Servizio Civile ti insegna inoltre a gestire il tuo tempo, io ad esempio ho ricominciato l’Università nel mentre e mi sono suddivisa il tempo tra un impegno e l’altro.
Alessia: per me il Servizio Civile Universale è un’occasione di crescita che si incastra in qualsiasi percorso una persona stia facendo nella propria vita, un’esperienza che porta valore a chiunque decida di intraprenderlo.
Perché avete scelto il vostro progetto?
Silvia: ho avuto modo di collaborare come volontaria con Porto Burci e ASC negli anni scorsi, soprattutto in occasione dell’evento SpazInsoliti, e l’ambiente mi ha subito travolta, quindi avere l’opportunità di poter lavorare qui per un anno mi è sembrata subito allettante. Scoprendo poi anche tutto quello che stava dietro la porta dell’ufficio di ASC, il lavoro che forse non traspare molto, mi sono incuriosita, i progetti che vengono scritti, la gestione dei servizi civili di tutti i volontari che hanno e vogliono provare un’esperienza del genere, mi sembrava il posto giusto dove essere. Diciamo poi che ha fatto tanto anche il sapere quali erano le persone che ci lavorano e con cui avrei collaborato.
Alessia: conoscevo l’associazione Arci Servizio Civile Vicenza e sapevo che parte del lavoro sarebbe stata la progettazione, un ambito in cui ho fatto esperienza sia con il mio percorso universitario che con la mia precedente esperienza lavorativa e in cui volevo migliorare le mie competenze.
Che aspettative avevate quando avete iniziato quest’anno e come stanno andando?
Silvia: sono partita con un’idea che è stata in parte disattesa dato che mi aspettavo di lavorare in un ambiente caotico e pieno di persone, di cimentarmi nell’organizzazione di eventi culturali, di workshop, mostre e rassegne, cose che con il Covid sono state necessariamente ridimensionate, per cause di forza maggiore. Dall’altro lato però non mi aspettavo di avere così tante occasioni di imparare. Ho imparato, non a scrivere, ma almeno a raccapezzarmi nella scrittura di progetti, ho accresciuto la mia capacità organizzativa negli eventi, perchè anche se sono stati meno di quello che mi aspettavo ce ne sono stati molti e di molto belli, ho imparato come si gestisce uno spazio, come si può migliorare con il lavoro di gruppo e tutto questo soprattutto grazie al fatto che ho avuto intorno a me tante persone che mi hanno insegnato e che mi hanno dato tanto, sia umanamente sia lavorativamente parlando.
Alessia: quando ho iniziato quest’anno mi aspettavo di aver l’opportunità di imparare a fare cose nuove, di migliorare alcune capacità che avevo già acquisito, sulle quali volevo lavorare ancora, e di fare esperienza nell’ambito della scrittura dei progetti. Alla fine ormai di questi 12 mesi di servizio posso sicuramente dire che le mie aspettative si sono realizzate anzi sono andate anche oltre.