Abbiamo intervistato Sara che svolge Servizio Civile Universale per la Biblioteca di Cogollo del Cengio, Anna che fa servizio per la Biblioteca di Velo d’Astico e Charlotte che svolge SCU per la Biblioteca di Arsiero.
Quali sono le attività principali che svolgete nel vostro progetto?
Le attività sono uguali più o meno per tutte e tre. Solitamente insieme alla bibliotecaria stiamo al banco, ci occupiamo di riordinare i libri sugli scaffali, accogliamo gli utenti, diamo anche dei consigli di lettura, abbiamo organizzato diversi eventi ed attività, sia per i bambini che per adulti; ci portano ad acquistare i libri nuovi, ci fanno etichettare le nuove proposte prima di esporle in biblioteca, dobbiamo ricoprire i libri con le copertine, applicare i timbri e le etichette.
Data la situazione abbiamo dovuto limitare le letture con i bambini, ma abbiamo organizzato una caccia al tesoro “Sulle tracce di Rodari”, un progetto su cui stiamo tanto lavorando: tra i paesi dell’Unione montana abbiamo sparso in vari punti delle filastrocche e in biblioteca consegniamo una mappa così che i bambini, ma anche gli adulti, possano andare in giro a cercare e leggere le filastrocche; l’evento sta avendo un grande successo.
Che cos’è per voi il Servizio Civile?
Anna: per me è stata l’occasione per provare a fare qualcosa di diverso rispetto a studiare, perché io sto studiando all’Università di Lingue e letterature straniere a Padova e avevo voglia di provare a mettermi in gioco. L’ambiente delle università mi aveva sempre attirato, quindi volevo vedere se poteva essere la mia strada. Ho trovato un ambiente che penso possa fare per me, quindi è stata sicuramente una scoperta positiva.
Charlotte: dopo le superiori ho avuto bisogno di prendermi un po’ di tempo dallo studio, ma prima di immettermi direttamente nel mondo del lavoro volevo provare qualcosa che fosse per me formativo, magari in un ambiente che mi potesse piacere, come è infatti quello della biblioteca.
Sara: sicuramente è un modo per crescere e imparare a relazionarsi con le persone, uscendo un po’ anche dalla propria zona di comfort, provare qualcosa di nuovo e soprattutto di imparare.
Perché avete scelto il vostro progetto?
Tutte e tre siamo amanti del mondo della biblioteca e dei libri.
Charlotte: io sono stata incuriosita anche da conoscenti che hanno fatto quest’esperienza negli anni scorsi e mi hanno raccontato molto positivamente di questo percorso, dicendomi che è un’occasione veramente valida.
Che aspettative avevate quando avete iniziato questo anno e come stanno andando?
Anna: io mi aspettavo sicuramente di trovarmi bene, i bibliotecari solitamente sono persone tranquille che ti mettono a proprio agio, quindi andavo abbastanza sul sicuro, infatti abbiamo trovato delle persone meravigliose, che ci sono sempre state dietro con formazione continua e supporto. Devo dire che le mie aspettative sono sicuramente state rispettate e forse è andata anche meglio di quanto potessi pensare.
Charlotte: le mie aspettative erano più basse rispetto a quello che poi si è rivelata l’esperienza. Avevo già fatto uno stage di alternanza scuola lavoro nella Biblioteca di Schio e ho notato una grande differenza rispetto all’esperienza di Servizio Civile: ci davano molte meno responsabilità, ci davano molte meno cose da fare e quindi ritrovarmi in quest’esperienza un cambiamento in meglio è stata una sorpresa positiva.
Sara: io mi aspettavo qualcosa di molto più standard, invece ci siamo ritrovate in un mondo creativo, quindi ci siamo messe in gioco anche da quel punto di vista. Mi occupo delle grafiche per cui ho la possibilità di sbizzarrirmi anche in quel campo.
Uno degli aspetti più positivi per noi è quello di poterci trovare nella Biblioteca di Arsiero un giorno a settimana tutte e tre insieme, un momento utilissimo che ci permette di collaborare e di procedere con i progetti condivisi che abbiamo.
Anna alla Biblioteca di Velo D’Astico:
Charlotte alla Biblioteca di Arsiero: