La pioggia che sarebbe dovuta cadere su Schio per il fine settimana è rimasta proverbiale. I ragazzi di Take Part, progetto culturale che Arci Servizio Civile Vicenza ha messo in piedi grazie all’annuale bando del Comune di Schio, hanno potuto animare piazza Falcone e Borsellino per tutta la giornata di sabato 16 giugno. In realtà, già dal mercoledì, chi camminava per il centro scledense poteva imbattersi in origami colorati in tinta con le fioriere dei negozi e strisce di stoffa recitanti famose citazioni sul tema del bando: ”Kalos kai agathos”, l’ideale greco di perfezione che della bellezza estetica e della giustizia fa i suoi assi portanti. Non può esserci bellezza senza giustizia, ed è per questo che i volontari del Servizio Civile hanno scelto di animare un luogo come la piazza, spazio d’incontro per antonomasia, non plus ultra della democrazia.
La giornata artistica è cominciata alle 17, con un’installazione per bambini ad opera dei giovani di Arciragazzi, per proseguire alle 18 con il coinvolgente e partecipatissimo laboratorio di drum circle. Piazza Falcone e Borsellino si è unita per un’ora nell’incessante ritmo guidato da Universi Musicali, cooperativa sociale padovana che ha dato prova di come una trentina di percussioni riescano ad abbattere qualsiasi tipo di barriera sociale. Persone di diverse età, etnie e culture si sono sedute sulle sedie allestite per il drum circle, dando spazio alla loro più profonda creatività e lasciandosi trasportare dall’inerzia dei suoni, profondi o latineggianti, dei bongos e delle congas.
Un’escalation di partecipazione e di divertimento che, con l’ausilio di birra ed angurie fornite dal bar gestito dai volontari di ASC Vicenza, ha rinfrescato un pomeriggio davvero caldo ed ha accompagnato le ore precedenti al gran finale. Il concerto serale dei padovani Mi Linda Dama non ha solo portato in piazza famiglie e compagnie di adolescenti, ma ha reso ancora più magico ed intenso un contesto già ricco di colori e creatività. Per circa un’ora e mezza il cajon di Niccolò Giuliani, il saz turco e la chitarra classica di Giulio Gavardi e la straordinaria voce di Namritha Nori hanno fermato il tempo nel centro scledense, in una combinazione di suggestive sonorità mediterranee e commoventi testi della tradizione sefardita.
“La piazza è la casa della bellezza, centro della vita democratica: riprendersela è un atto giustizia”. Così recitava la frase che i volontari del Servizio Civile hanno scelto per riassumere una giornata da incorniciare. Hanno contribuito a rendere ancora più intensa l’attività artistica di Schio, già culturalmente molto dinamica, e ci sono riusciti grazie anche al contributo dei cittadini, che hanno attorniato in tantissimi le attività, partecipandovi e cogliendo appieno lo spirito della giornata.