Condanniamo l’ignobile e brutale atto di aggressione di Hamas contro la popolazione civile Israeliana, contro anziani, bambini, donne, in spregio di ogni elementare senso di umanità e di civiltà, alla quale si è aggiunta la barbara pratica della presa di ostaggi. Siamo di fronte alla violazione di tutti i trattati e le convenzioni internazionali, volti a salvaguardare le popolazioni civili dalle guerre e da ogni forma di occupazione.
Non vi è giustificazione alcuna per l’operato di Hamas, neppure la disperazione e l’esasperazione del popolo Palestinese, vittima da decenni dell’occupazione, della restrizione delle libertà, della demolizione delle case, dell’espropriazione dei terreni e delle continue provocazioni delle frange radicali della destra israeliana e dei coloni può trovare una risposta nell’azione terroristica e militare.
La nostra condanna contro ogni forma di violenza, di aggressione e di rappresaglia contro la popolazione civile, sia Palestinese, sia Israeliana è assoluta.
Hamas deve immediatamente rilasciare gli ostaggi e cessare le ostilità per il bene del popolo palestinese.
Israele non deve reagire con la sua potenza militare contro la popolazione della Striscia di Gaza o usare metodi di rappresaglia come togliere cibo, luce, acqua ad una popolazione anch’essa ostaggio della violenza scatenata da Hamas, senza vie di fuga ed impossibilitata a proteggere le famiglie, i bambini e gli anziani.
Il 7 ottobre segna una radicale svolta militare, di guerra, che porterà nuove vittime e nuovo odio senza risolvere le cause che, da quasi un secolo, travolgono la popolazione e la terra di Palestina e d’Israele. E’ evidente per di più il rischio imponderabile del conflitto che potrebbe travolgere il Medio Oriente.
Solo con il rifiuto della guerra e della violenza possiamo tutti impegnarci per costruire giustizia, rispetto per i diritti di autodeterminazione delle due popolazioni, riparazione, convivenza, pace giusta e duratura.
Ci appelliamo al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite affinché assuma la propria responsabilità di organo garante del diritto internazionale chiedendo alle parti l’immediato cessate il fuoco, il rilascio degli ostaggi e dei prigionieri, il rispetto del diritto umanitario per evitare ulteriore spargimento di sangue, con l’impegno di convocare, con urgenza, una Conferenza di pace che risolva, finalmente, la questione Palestinese applicando la formula dei “due Stati per i due Popoli”, condizione che porrebbe fine all’occupazione Israeliana ed alla resistenza armata Palestinese, ristabilendo così le condizioni per la costruzione di società pacifiche e democratiche.
Noi, come componenti della società civile italiana ed internazionale, siamo pronti a fare la nostra parte per sostenere il cammino della pace ed invitiamo le autonomie sociali Palestinesi ed Israeliane a schierarsi chiaramente per la fine della violenza, per il rispetto reciproco e per il reciproco diritto di vivere in pace e liberamente nel proprio stato.
Per questo lanciamo un appello alle associazioni e movimenti Palestinesi ed Israeliani a manifestare insieme, in Terra Santa, sfidando chi invece vuole distruggere con la violenza, con l’aggressione, con l’occupazione e l’assedio, il diritto dell’altro, la possibilità della convivenza e di un futuro di pace e di benessere per tutto il Medio Oriente.
Riprendiamo per mano la pace.
Assisi Pace Giusta
Rete Italiana Pace e Disarmo
Acli
Altromercato
Anpi
AOI – Associazione Ong Italiane
Arci
Arci Servizio Civile
Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII
Associazione per il rinnovamento della sinistra
Assopace Nazionale
Auser
Beati i costruttori di Pace
Centro Studi Sereno Regis
Cisp
Cgil
CNCA – Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza
Congregazione Poveri Servi della Divina Provvidenza – Opera Don Calabria
Coordinamento per la democrazia costituzionale
Emergency
Emmaus Italia Onlus
Fiom Cgil
Focsiv
Fondazione Lelio e Lisli Basso
Fondazione Fontana
Fondazione Giorgio La Pira e Centro Internazionale Studenti
Forum Trentino per la pace e i diritti umani
Glam Commissione globalizzazione ed ambiente della FCEI
Gruppo Abele
Gruppo Banca Etica
Idee per la sinistra
Ipri-Ccp
Istituto di Ricerche Internazionali Archivio Disarmo
Legambiente
Libera
Libertà e Giustizia
Lunaria
Movimento Internazionale della Riconciliazione
Movimento Nonviolento
Nexus Emilia Romagna
Opal Brescia
Pax Christi
Portico della Pace Bologna
Pro Civitate Christiana
Rete NoBavaglio
Tavola della Pace
USAcli
Aladinpensiero News
Amici Sardi della Cittadella di Assisi
ANED Umbria
Associazione Sulle Orme OdV
Associazione Umbria Left
Auser Perugia
Casa dei Popoli Foligno
Circolo Arci Subasio Foligno
Circolo Culturale Primo Maggio
Circolo Libertà e Giustizia Umbria
Comitato per la Pace di Terra di Bari
Coordinamento Bresciano degli Enti locali della Pace e cooperazione internazionale
Coordinamento Democrazia Costituzionale Emilia Romagna
Coordinamento per la democrazia costituzionale dell’Umbria
CoStat Comitato sardo Democrazia Costituzionale
CSS Confederazione Sindacale Sarda
Democraziaoggi, Cagliari
Erripa Centro Studi Achille Grandi
Foligno in Comune
Foligno solidale
Fondazione Serughetti La Porta di Bergamo
Gruppo In cammino per la Pace e il disarmo
Il mondo di Irene
Istituto Conestabile-Piastrelli di Perugia
La sinistra per Perugia
Legambiente Perugia
Percorsi di pace O.D.V. Casalecchio di Reno (BO)
Rete Pace di Rimini
Sapereambiente
Udi Perugia
Uniti per la Pace Padova
(adesioni in aggiornamento)