ASC Aps aderisce alla manifestazione per la pace promossa da Rete Italiana Pace e Disarmo e Sbilanciamoci indetta il 5 novembre.
Un’adesione piena perché il testo che la convoca ha le parole giuste per esprimere un giudizio su chi ha aggredito (la Russia), infrangendo i trattati internazionali che condannano ogni modifica dei confini tramite le armi e gli eserciti e su chi ha subìto l’aggressione (l’Ucraina). La legittima difesa delle popolazioni e dei territori è un diritto/dovere degli Stati sovrani.
La ricerca della pace è un dovere che ogni Stato si è impegnato a perseguire nel momento in cui ha chiesto di diventare membro delle Nazioni Unite. Manifestare come società civile europea è uno dei modi per chiedere ai Governi di tutte le parti in causa, direttamente e indirettamente, di fare atti concreti per avviare trattative di pace.
Così come continuiamo a chiedere il riconoscimento del diritto all’obiezione di coscienza per i giovani russi, ucraini, bielorussi oggi perseguitati o costretti all’esilio. La tregua nei combattimenti è il primo passo.
L’adesione alla manifestazione è naturale per un’associazione che promuove il servizio civile, istituzione che la legge italiana chiama a realizzare la difesa civile e non armata della Patria, a educare i giovani a essere costruttori attivi della pace, della giustizia, della solidarietà, giovani titolari di diritti e doveri.
Per questo è anche importante che, ora che il nuovo Governo è formato, la delega per il servizio civile universale venga affidata in tempi brevi a persona che conosce la materia e che dia piena attuazione agli obiettivi della legge.