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Il contributo del Servizio Civile Universale durante l’emergenza COVID 19

Il contributo del Servizio Civile Universale durante l’emergenza COVID 19

Il servizio civile universale sta realizzando la sua finalità di “difesa civile e di risorsa per il Paese, e, tanto più in questa emergenza legata al Coronavirus, occorre far ripartire i progetti sospesi ed impegnare al meglio i giovani volontari anche in nuove attività.

Per questo la Cnesc ribadisce il suo consenso alla scelta del Ministro e del Dipartimento che, con la Nota pubblicata il 30 Marzo, propone agli enti di muoversi in questa direzione.
Si tratta quindi di riconvertire molte migliaia di percorsi strutturati verso nuove attività, anche con nuovi interlocutori, nel medesimo momento in cui le organizzazioni sono in situazioni difficilissime,
(quando va bene, con il personale che richiede la cassa integrazione). Gli operatori professionali del SCU (responsabili locali, formatori, operatori locali di progetto) sono nelle medesime condizioni, quando non raggiunti dal COVID 19. Per questo i risultati si vedranno con la metà di Aprile, data stabilita dal Dipartimento per la sintesi (CNESC)

In Toscana ARCI SERVIZIO CIVILE è al lavoro per riattivare il 100% dei progetti di SCU; i giovani e le organizzazioni stanno dimostrando grande generosità nella rimodulazione delle attività e nella loro messa in sicurezza, un impegno, oggi più che mai, rinnovato a sostegno delle comunità e delle istituzioni uniti nella lotta alla pandemia.

A tutti loro va il nostro GRAZIE.