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Bloccati i fondi europei per il SCU destinati a giovani titolari di protezione internazionale e umanitaria

Bloccati i fondi europei per il SCU destinati a giovani titolari di protezione internazionale e umanitaria

A pochi giorni dalla selezione dei nuovi volontari che inizieranno il SCU a gennaio 2019, apprendiamo del blocco dei fondi europei sancito dal §Ministero dell’Intero in queste ore.
Si tratta del bando di servizio civile Integr-Azione, coperto totalmente da fondi Fami dell’Unione Europea, partito quest’anno con 192 avvii e che avrebbe visto nell’avviso di deposito progetti pubblicato il 16 ottobre quasi 3000 posti di servizio civile destinati a ragazze e ragazzi rifugiati e richiedenti asilo.
Il bando è stato considerato da più parti come un modello d’eccellenza per favorire processi di integrazione di chi arriva nel nostro Paese con la volontà di integrarsi e rendersi utile. Un’opportunità da valorizzare e non da cancellare.

Apprendiamo con forte preoccupazione la decisione ministeriale di ritirare i finanziamenti al progetto ‘integr-Azione’, nell’ambito del Servizio Civile Universale, una misura fortemente orientata a creare cittadinanza, integrazione ed opportunità per molti giovani arrivati in Italia come richiedenti asilo. – dichiara Lorenzo Siviero, presidente di Arci Servizio Civile Piemonte – Non vogliamo pensare che a muovere questa decisione sia stata la volontà di continuare ad ‘affondare’ modelli di integrazione validi per poter parallelamente portare avanti una strategia della tensione comunicativa e diffusione della paura sociale sul tema delle migrazioni. Tutto questo, con uno stile che sembra ormai caratterizzare l’azione di governo su questo tema, sulla pelle delle persone e con spregio delle comunità locali interessate e della continuità progettuale. Ci auguriamo che l’iter parlamentare possa cambiare questa scelta, soprattutto per affermare che la logica dell’accoglienza, in contrapposizione a quella della paura, è l’unica che ci consente di fermare lo scontro sociale, la ‘guerra fra poveri’ verso cui sembra invece orientato l’esecutivo”.