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I volontari del Servizio Civile si mobilitano contro i tagli ai fondi e per ?una difesa civile non violenta?

I volontari del Servizio Civile si mobilitano contro i tagli ai fondi e per ?una difesa civile non violenta?

Riportiamo qui di seguito un articolo uscito venerdì 12 dicembre su Quotidiano Piemontese sulla prima iniziativa pubblica di raccolta firme per la campagna per la difesa civile non-violenta e non armata. 

Oggi i volontari del Servizio Civile Nazionale presso gli Enti aderenti al TESC (Tavolo degli Enti del Servizio Civile) si sono riuniti al Sermig di Torino per seguire lo spettacolo teatrale “e Johnny prese il fucile”. In questa occasione, i ragazzi hanno dato inizio alla mobilitazione nazionale di promozione dellaCampagna

“Un’altra difesa è possibile”. Si tratta di una mobilitazione che si concluderà  il 24 maggio 2015 e che ha l’obiettivo di raccogliere almeno 50.000 sottoscrizioni, numero di firme necessario per presentare alla Camera dei Deputati il progetto di Legge di iniziativa popolare: “Istituzione e modalità  di finanziamento del Dipartimento della Difesa civile, non armata e nonviolenta”.

La Delegazione del Piemonte dei volontari del servizio civile, presente all’iniziativa con Francesca Parente e Fabrizio Urzia, ha così colto l’occasione per sottolineare il momento critico per il servizio civile che “vede la minaccia dei tagli ai fondi con la Legge di Stabilità ” come sottolinea Fabrizio Urzia: “Renzi ha promesso 50 milioni di euro in piùrispetto ai 65 previsti, in questo modo migliorando la legge di Stabilità  durante l’iter di approvazione al Senato. Il Sottosegretario Bobba – rispondendo al Presidente CNESC  e di Arci Servizio Civile, Licio Palazzini – parrebbe aver confermato la presentazione di un emendamento a conferma di cià².  Noi vogliamo piùchiarezza e che si passi finalmente dalle parole ai fatti, facendo uno sforzo ancora piùgrande in termini di budget. In molte occasioni (anche qui al Sermig, durante un’evento sul servizio civile organizzato dai parlamentari PD in cui siamo stati presenti) abbiamo sentito promesse ambiziose (si pensi, tra tutte, all’impegno di Renzi e del suo governo di realizzare il servizio civile universale).  Siamo fiduciosi – conclude il delegato piemontese del Servizio Civile – ma non piùdisposti ad aspettare e, certamente, siamo determinati nel portare fino in fondo la nostra protesta contro le minacce di tagli e di procrastinazione di una svolta così tanto annunciata e fondamentale per i giovani, per la collettività ”.

Da www.quotidianopiemontese.it.