Servizio Civile Universale: il Cnesc all’udienza della Commissione Affari Costituzionali
Il 16 giugno il Cnesc ha partecipato, all'interno della delegazione del Forum del Terzo Settore, ad una serie di audizioni promosse della Commissione Affari Costituzionali del Senato sul testo di riforma del Terzo Settore, dell'impresa sociale e di disciplina del Servizio Civile Universale. Con "Universale" s'intende superare i limiti dei ripetuti tagli ai finanziamenti annuali che provocano l'esclusione dei giovani con situazioni sociali, culturali ed economico svantaggiose che invece dovrebbe essere fruitori principali del bando del servizio civile
Di seguito le questioni piùimportanti che non sono state adeguatamente affrontate alla Camera sono state segnalate alla Commissione:
- Dare identità prioritaria e governance efficace all'istituto del Servizio civile Universale che nel 2017 coinvolgerà 100.000 giovani e riconoscere il suo contributo alla realizzazione della Difesa del Paese, civile e non armata. Pertanto si è chiesto un ritorno alla formulazione originaria della lettera a) del comma 1 dell'Art.8: "istituzione del servizio civile universale finalizzato alla difesa non armata, ai sensi degli articoli 52, primo comma, e 11 della Costituzione, attraverso modalità rivolte a promuovere attività di solidarietà , inclusione sociale, cittadinanza attiva, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale della nazione e sviluppo della cultura dell'innovazione e della legalità nonchà© a realizzare un'effettiva cittadinanza europea e a favorire la pace tra i popoli".
- Specificare il ruolo del dipartimento del Servizio Civile Universale com eorgano di coordinamento e attuazione delle disposizioni del piano triennale.
- La durata del servizio civile: il limite massimo di dodici mesi preclude eventuali estensioni spesso richieste da chi svolge servizio all'estero.
- Precisare la relazione Servizio Civile Universale e autonome azioni di servizi civici promosse da Regioni e PA (posizione espressa nella sentenza 228 del 2004 della Corte).
- Permettere l'accesso a specifiche figure giuridiche di cittadini stranieri.
Maggiori dettagli in allegato.
