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Presentazione del X Rapporto Annuale di ASC

Presentazione del X Rapporto Annuale di ASC

Dal terremoto del maggio 2012 al Servizio Civile Universale: il contributo del Servizio Civile Nazionale alle emergenze e ai bandi innovativi.

Mentre la legge di stabilità  2015 smentisce il Presidente del Consiglio Matteo Renzi proponendo un taglio del 37% alle già  esangui risorse a favore del Servizio Civile Nazionale, la presentazione del X Rapporto Annuale ASC verrà  ricordata per il numero, eccezionalmente esiguo, di giovani in SCN di cui viene analizzato l’operato: 50. 
Questo è infatti il numero di giovani che hanno svolto il SCN nel 2013 con ASC, a fronte dell’unico bando emanato nel 2012: quello speciale post terremoto in Emilia Romagna, Lombardia e Veneto. 
Mantenere chiara l’identità  del SCN e nello stesso tempo dimostrare che l’istituto sa adeguarsi ad interventi in emergenze come un post terremoto anche aggregando nuovi soggetti a questa esperienza: queste le due sfide che si sono dovute affrontare. Grazie alle oltre 10mila ore di impegno non retribuito degli Enti, ASC ha ottenuto risultati lusinghieri: il 91% dei ragazzi, si legge nel X Rapporto, consiglierà  ad altri di svolgere il SCN.
Ora è il momento di fare tesoro di questa esperienza.

Di questo, della transizione da SCN (Servizio Civile Nazionale) a SCU (Servizio Civile Universale), delle “nuove sfide” che si attendono dai bandi innovativi, si parlerà  nel corso della Tavola Rotonda conclusiva che vedrà  a confronto tutti gli attori dell’esperienza attuata – i rappresentanti delle Istituzioni che gestiscono il SCN, delle amministrazioni statali coinvolte nel progetto e delle Istituzioni regionali – insieme al Sottosegretario Bobba, dal quale si attende la comunicazione di stanziamenti rilevanti per il 2015 al SCN.

Programma della giornata: 
12 Novembre 2014, presso il Centro Congressi di Via Cavour, 50 – Roma

Prima sessione ore 10,00-12,00
Il terremoto, gli obiettivi del bando speciale e le sfide all’organizzazione del SCN 
– Il bando speciale. La situazione di partenza e la distanza dalle regole del SCN                        
– Il progetto di ASC: Ri-partire dalla cultura e dal patrimonio artistico            

Le sfide per le risorse umane, i ruoli e i risultati raggiunti 
– Il ruolo centrale della figura del RLEA 
  o L’esperienza di ASC Modena                                                                                     
  o L’esperienza di ASC Bologna                             

I risultati dal punto dei vista dei giovani partecipanti 
– i risultati del monitoraggio di ASC                            
– conferme e specificità  rispetto alla ricerca dell’Università  di Bologna            
– le sfide per la formazione generale                                                                                    
– la valutazione dei giovani del progetto                            

Le risorse economiche e il tempo lavoro investite dal sistema ASC .

Seconda sessione ore 12,00-13,30
Tavola rotonda
Il SCN in transizione verso il SCU: la finalità  della difesa non armata e nonviolenta di fronte alle emergenze del Paese e a bandi innovativi.

Introdotta da: Licio Palazzini, presidente ASC

Cons. Calogero Mauceri, Presidenza Consiglio Ministri Capo Dipartimento Gioventùe SCN
Giovanni Bastianini, Presidente Consulta Nazionale Servizio Civile
Titti Postiglione, Dipartimento Nazionale Protezione Civile
Carla Di Francesco, Direttrice Regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Emilia Romagna
Teresa Marzocchi, Assessore Regione Emilia Romagna con delega al Servizio Civile
On. Luigi Bobba, Sottosegretario Ministero lavoro e politiche sociali con delega al SCN

Interventi:
Primo Di Blasio vicepresidente CNESC
Enrico Borrelli, presidente FNSC
Edda D’Amico Rappresentante giovani in SCN

Ore 13,50 Conclusione lavori

Al termine della tavola rotonda hanno portato comunicazioni Primo Di Blasio vicepresidente CNESC, Enrico Borrelli, presidente FNSC e Edda D’Amico Rappresentante dei giovani in SCN. 

Licio Palazzini ha commentato “Se il prototipo che abbiamo presentato è un prototipo “che piace” propongo di metterlo subito in operativo con le amministrazioni centrali che hanno dato disponibilità  a fare progetti di SC (Ministero Interni, Ambiente, Beni Culturali) perchà© questo permetterebbe di passare dalla fase di eccezionalità  alla fase di normalità  di SC. Ritengo positiva l’azione di raccordo che sta facendo il Sottosegretario Bobba mettendo insieme seppure con bandi diversi, il SCN, Garanzia Giovani e le Amministrazioni centrali”. “Così si raggiunge una “dignitosa sopravvivenza”. Perಠci sono un DDL del Governo che dal 2017 parla di SCU e una Legge di Stabilità  non coerente con questo obiettivo. Chiediamo al Governo di fare proprio l’emendamento depositato in Commissione Bilancio della Camera che prevede uno stanziamento di 200 milioni nel 2015 a fronte degli attuali 65”.

Per ulteriori informazioni: www.arciserviziocivile.it