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Chiuso il bando 2013 per il Servizio Civile: il bilancio di ASC Torino

Chiuso il bando 2013 per il Servizio Civile: il bilancio di ASC Torino

Il bando 2013 per la raccolta di volontari di Servizio Civile Nazionale si è chiuso lunedì 16 dicembre dopo i dieci giorni di riapertura per consentire la partecipazione anche ai cittadini stranieri: il bilancio finale di Arci Servizio Civile Torino è di quarantotto candidature per otto posti previsti all'interno del progetto “Buone pratiche nella tutela degli ambienti naturali”, di cui tre da parte di giovani stranieri residenti nella nostra città  e, per quanto riguarda la divisione fra i generi, una situazione quasi perfettamente paritaria con ventitrà© candidature da parte di ragazze e venticinque da parte di ragazzi.

Di tutti i candidati soltanto sette sono risultati non idonei, dimostrando la mancanza di motivazioni specifiche per la partecipazione al progetto e una scarsa conoscenza dello stesso, sintomo probabilmente di un'esigenza occupazionale da parte della popolazione giovanile del nostro paese che si ripercuote anche sul Servizio Civile; d'altronde sempre all'assenza di opportunità  lavorative qualificate si puಠimputare, per quanto riguarda gli idonei, un livello di qualificazione molto alto all'interno del settore del progetto (ambiente).

Il quadro appena tracciato non puಠche farci lamentare i pochi posti messi a bando dal Ministero, a fronte non solo del valore intrinseco del Servizio Civile ma anche dell'esigenza evidenziata dalla sproporzione fra candidati idonei e posti disponibili, in un rapporto di 5 a 1.

 

Contemporaneamente riconosciamo l'importanza politica dell'apertura del SCN ai giovani stranieri e auspichiamo sia il primo segnale di una revisione dei requisiti della cittadinanza italiana. Anche se lamentiamo la modalità  con cui questa è stata realizzata, in quanto comunicare la riapertura del bando (4 dicembre) quando già  scaduti i termini per la presentazione delle domande da parte dei ragazzi italiani (4 novembre) ha significato:

– impedire agli Enti che avevano programmata la partenza dei progetti il 7 gennaio 2014 di rispettare tale termine, creando disagio e incertezza non solo alle sedi di attuazione ma soprattutto ai ragazzi candidati;

– mettere in competizione fra loro i giovani italiani e stranieri, inserendo questi ultimi tardivamente e facendoli apparire causa del disagio e dell'incertezza sui tempi di avviamento dei progetti.

Auspichiamo quindi che quanto accaduto sia soltanto la maldestra manifestazione della volontà , finalmente, di inserire in maniera strutturale i giovani stranieri nel Servizio Civile Nazionale, stabilizzando, quanto prima, mediante un dispositivo legislativo il decreto.