Le sfide che la vita ti pone davanti spesso arrivano per caso. Quasi non te ne accorgi e ti ritrovi catapultato in un’impresa ben al di là di quelle che credi siano le tue potenzialità.
“C’è qualcuno di voi che sarebbe disposto a svolgere un giorno di servizio alla settimana nel circolo Arci di Ravacciano?” “Io io! Sono lì due giorni a settimana per l’allenamento, è perfetto!” La mia sfida è iniziata da qui.
Ravacciano è un quartiere senese residenziale, il cui circolo Arci è molto attivo e presente per la comunità. Aiutare la presidente del circolo mi ha dato l’occasione di diventare parte di questo piccolo mondo e ben presto mi son ritrovata a seguire due attività con i bambini del quartiere: un laboratorio di arte e un corso di pianoforte.
Scarabocchiare per passione nel tempo libero, studiare il piano per tanti anni, non mi hanno resa una brava musicista, né un’artista, tantomeno un’insegnante. Inoltre, mentirei se dicessi che sono un’amante dei bambini. Insomma, detta così non sembrerei proprio la persona più indicata per questo genere di attività.
A distanza di sette mesi dall’inizio di questo percorso, sono felice di non essermi tirata indietro, e grata a coloro che hanno creduto nelle mie potenzialità. Ho imparato a rapportarmi con i bambini e adesso voglio davvero bene a quelle “mini persone”. Ho imparato che per saper insegnare, quello che conta prima di tutto è riuscire a trasmettere la passione e l’amore per quello che si fa. Ho imparato, soprattutto, l’importanza di rendermi disponibile al cambiamento, ad avere un animo aperto nei confronti del mondo, perché è così che si riesce a migliorare se stessi.
Le sfide che la vita ti pone davanti spesso arrivano per caso. Quasi non te ne accorgi e ti ritrovi catapultato in un’impresa che ti mette a dura prova e che, anche se non l’avresti mai creduto, ti fa crescere, ti dà fiducia e ti arricchisce.