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La mia visita guidata in Riserva

La mia visita guidata in Riserva

E alla fine il grande giorno è arrivato. Devo tentre senza esitare troppo. L’emozione è tanta, la sento impadronirsi di me privandomi della concentrazione che avevo faticato a possedere. E man mano le persone arrivavano alla Casa del Parco. Ogni volta che scorgo un volto nuovo è una sorta di sorpresa, come se non mi aspettassi di riscontrare un tale interesse per una visita guidata organizzata da semplici volontari. Ma in fondo perchè “semplici”? Siamo un gruppo di giovani che hanno deciso di dedicare un intero anno delle propria vita a cercare di mantenere lo stato di conservazione di un’area naturale protetta, una piccola oasi all’interno del centro urbano di Roma.

Il solo poter osservare negli occhi dei partecipanti lo stupore per la scoperta di un territorio così autenticamente naturale, è già una grande soddisfazione. E’ una conferma che ciò che sto facendo insieme agli altri può fare la differenza. Rivolgo lo sguardo verso uno dei miei compagni di avventura, che con un cenno mi fa capire che dobbiamo procedere. Alla ricerca delle parole giuste per introdurre  la realtà nella quale sto svolgendo il mio servizio civile, mi blocco e non riesco a tirar fuori nulla. Accortosi della mia difficoltà, interviene uno dei miei colleghi che prende in mano la situazione e mostra la Riserva naturale ai presenti. Gli sono grata per avermi aiutato a superare l’inconveniente; di lì a poco avrei avuto una seconda possibilità.

In prossimità del fiume, cerco di farmi strada tra le persone e inizio il mio racconto. La mente finalmente si libera. Ripercorro il tragitto del fiume, il suo andamento sinuosolungo le rocce, scavate dalla sua azione persistente. E vedo crescere l’interesse  tra gli ascoltatori. Acquisisco scempre più sicurezza, ho voglia di condividere le mie conoscenze e di trasmetterle a coloro che sono arrivati fin qui per scoprire questo luogo. Voglio diffondere il valore ambientale che può avere la nostra Riserva e i motivi per cui ognuno di noi se ne dovrebbe prendere cura.

Negli anni putroppo la costruzione sregolata di nuovi edifici e l’assenza di un piano d’assetto, hanno determinato una riduzione progressiva delle aree verdi naturalmente presenti intorno al fiume e favorito l’aumento di insediamenti e di scarichi abusivi lungo il suo corso. Vorrei che tutti coloro che usufruiscono di uno spazio comune così incantevole avessero l’accorezza di rispettarolo, prendersene cura dal basso.

Al termine del mio discorso osservo gli sguardi di chi mi ha prestato attenzione, rispondendo alle domande che mi vengono poste. Sono felice perchè riconosco che le mie parole hanno sortito l’effetto che desideravo. Intanto il gruppo riprende il suo cammino, da questo momento in poi saranno Gabriele e Matteo a continuare a illustrare la natura di questo luogo in tutta la sua bellezza.

Nel frattempo la giornata volge la termine e provo una sensazione di armonia nei confronti della natura che mi circonda e delle persone con cui sto condividendo il mio viaggio.

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