Come si può definire la mia esperienza di servizio civile?
Quattro sono le parole che meglio ne descrivono e racchiudono il significato.
Un impegno; un’opportunità; un’esperienza e infine una crescita.
Un impegno soprattutto nel partecipare attivamente alla salvaguardia e tutela del patrimonio storico e culturale della Nazione. La Fondazione Istituto Gramsci possiede un’enorme quantità di documenti storici prodotti nel corso degli anni dal Partito Comunista Italiano fin dalle sue origini e non solo. Molte, infatti, sono le personalità della politica, della cultura e del cinema che hanno contribuito ad aumentarne il patrimonio donando i loro archivi prodotti nel corso della loro vita pubblica e privata.
Un’opportunità per quanto riguarda il lavoro. Durante questi mesi ho avuto la possibilità di entrare a far parte di una realtà totalmente diversa rispetto a quella universitaria che ho vissuto fino a poco tempo fa. Ogni giorno imparo nuove cose sulla biblioteca, l’archivio e la digitalizzazione. Ogni giorno c’è una novità. Ogni giorno torno a casa con una consapevolezza nuova.
Un’esperienza, non solo nell’imparare un “nuovo mestiere”, ma anche nell’imparare a lavorare insieme con altre persone, soprattutto con i ragazzi che svolgono il servizio civile con me. Ognuno di noi ha un carattere e una personalità totalmente diversa dall’altro e ognuno ha le sue abilità. Uno dei significati più profondi di questa esperienza del servizio civile si può trarre proprio da questo: cooperare per ottenere dei risultati molto più alti rispetto a quando si è soli.
E, infine, una crescita intesa a livello di arricchimento e miglioramento personale. Nello stare insieme si riesce in fondo anche a venire in contatto con se stessi e a capire meglio chi si è e che cosa si intende fare del proprio futuro.
Durante questi primi sei mesi molti sono stati gli episodi e gli incontri che mi hanno lasciato bellissimi ricordi.
Quello, però, a cui penso ancora con grande emozione, fu quando venne l’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano presso la Fondazione Gramsci. L’incontro si incentrava soprattutto sulla richiesta dell’ex Presidente di poter rivedere alcuni documenti presenti nell’archivio dell’Istituto su cui aveva messo la sua firma molti anni addietro in ricordo della sua militanza tra le file del Partito Comunista Italiano. Non ero stata mai così tanto vicino ad una personalità così importante e di grande cultura! Ovviamente, dopo una breve discussione, a coronamento dell’incontro, io e gli altri ragazzi del servizio civile ci siamo rilassati partecipando al buffet che era stato organizzato per l’occasione e abbiamo scattato alcune foto ricordo.
Questi primi sei mesi di servizio civile sono stati davvero belli e non ho perso mai l’occasione, oltre che di imparare, anche di divertirmi insieme agli altri ragazzi.
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