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Situazione in Abruzzo: gli aggiornamenti da chi è già lì per dare una mano

Situazione in Abruzzo: gli aggiornamenti da chi è già lì per dare una mano

“Mi sono aggregato al gruppo Arci a L’Aquila.
Sono arrivato sabato mattina. Mario, Andrea e Carmine (gli operatori di ASC L’Aquila) stanno bene, un poco
stanchi ovviamente. Non ho visto i volontari di SCN ma Andrea mi ha detto che stanno bene,
notizia di sabato 11.
Mi trovo al campo di Centi Colella (stadio rugby, uscita A24 Aquila Ovest, a destra, poi 500 m dritti, poi terza a sinistra, dopo campo Italtel, mi sembra).

La situazione è tranquilla, c’è gente che alloggia in tensostrutture da calcetto e tende da 6 persone, riscaldate. Fornitura pasti, colazioni, giornali, cibo, medicinali, giocattoli, PMA (posto medico avanzato).
Attualmente ci occupiamo di smistamento ed info all’ingresso (invio censimento danni al comune, info su bus ed alberghi, esistenza in vita, alloggio al campo e simili).
Si fanno anche giri per inviare materiale su richiesta ai vari campi spontanei che sono sorti.
C’è grande compostezza.
Qui tutti hanno ricovero, e scelgono tra quale campo o alberghi.
Le esigenze primarie sono state soddisfatte abbondantemente per fortuna.
E’ necessario avere turnazioni nelle prossime settimane ed oltre.
C’è anche Legambiente qui, con vari ex volontari di SCN, la cosa fa piacere.
Cerco di informarmi sui campi intorno, in ottica post emergenza, ma serve un poco di tempo.
Comunque già ora serve “animazione”, i libri distriubuiti con i giornali vanno via presto.
Attendiamo un gruppo teatrale Arci di Pescara, a l’ass. “Ridere per vivere” che fa animazione e il ludobus Arci Civitavecchia
Credo sia utile (anche a breve) organizzare cineforum, animazione giovani ed anziani, musica, teatro, forse anche un “bibliobus” con libri, fumetti, musica che giri per i campi (sia ufficiali che spontanei) che rischiano di restare un poco fuori dalla “ribalta”.

In questo momento i volontari di SCN, mediamente giovani e flessibili (qui si lavora davvero in gruppo), della nostra rete eterogenea, potrebbero dare un concreto segno di “difesa popolare nonviolenta della patria” da una parte,
ed un aiuto specifico nelle loro varie capacità e tipicità di progetto, sostenendo i turni e contribuendo con idee ed attività.

Altro non mi viene in mente ma si lavora bene e con armonia“.