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Ideare, Ricercare, Formare

Ideare, Ricercare, Formare

Sono stata inserita all’interno di un gruppo di lavoro di operatori dell’associazione, che doveva occuparsi dell’ideazione e della stesura di un testo teatrale per un liceo.

Scrivere reintra tra i miei interessi, ma quando questa attività deve avere come obiettivo degli adolescenti e il loro percorso educativo, tutto cambia. Si, perchè è stato necessario pensare a un percorso di riflessione per questi ragazzi, ragionare sulla loro crescita umana, scegliere temi e percorsi da proporre che fossero adatti , importanti, di sostanza.

Con il gruppo di lavoro abbiamo scelto di cotruire uno spettacolo poliedrico che permettesse la sperimentazione e che incoraggiasse i ragazzi a mettersi in gioco, che lanciasse e lasciasse comunque, a prescindere dalla realizzazione finale dello spettacolo, un messaggio forte. Ci siamo interrogati sul valore e sul senso della cultura e della conoscenza.  Abbiamo scelto di raccontare e far raccontare ai ragazzi una storia dove la mancaza di questi due elementi crea incapacità relazionale, incapacità di compiere scelte, incapacità di perseguire obiettivi, di accettare l’umana imperfezione, di vedere la bellezza del mondo. E’nostro desiderio far riflettere allievi attori e pubblico su come il sapere possa preder vita e possa essere strumento fondamentale di lettura del reale, della quotidianità.Per questo è stato necessario vagliare testi, conoscere autori, riflettere e discutere con altri operatori, con persone che da anni di queste attenzioni e pensieri ne hanno fatto pane quotidiano..

Questo periodo di lavoro è stato bello perchè ho sperimentato come nel formare gli altri, si formi da prima se stessi. Per creare un percorso umano per altri, attraverso lo strumento del teatro, si è necessariamente chiamati a compierlo noi per primi e quindi a crescere, a pensare, a far diventare le riflessioni, i dubbui e le certezze azione per se e per gli altri. Portare a termine questo compito è stato imegnativo perchè mi ha coinvolta in ogni momento della mia giornata, non solo quando mi trovavo alla scrivania a scrivere. E’ stata un’attività “totale”, che ha coinvolto più aspetti e più abilità, che mi ha chiamata a rciecercare e approfondire, a pensare ad altri e a rifelttere su di me. Fondamentale è stato il sostegno e l’esempio delle persone che mi hanno affiancato e con le quali per primi, insieme, abbiamo affrontato questo iter umano che vogliamo diventi un percorso formativo per altri giovani.