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BANDO SCU 2021: fai servizio civile con noi!

BANDO SCU 2021: fai servizio civile con noi!

La scadenza per fare domanda è stata prorogata al 10 febbraio 2022 – ore 14.00, in seguito a questa il DPGSCU ha emesso un’ulteriore proroga con data 9 marzo ore 14.00 con un’importante nota in merito all’arrivo di nuove candidature:

“Le candidature presentate successivamente alle ore 14:00 del 10 febbraio 2022 fino al predetto termine del 9 marzo 2022 sono ammesse con riserva.”
https://www.politichegiovanili.gov.it/comunicazione/news/2022/2/proroga-bando-9-marzo-2022/

3 programmi SCU, 1 programma Servizio Civile Digitale e 18 PROGETTI PER 105 POSTI DISPONIBILI 

Di seguito l’elenco dei nostri programmi e progetti a bando.

Programma: BENI COMUNI: STORIA, CULTURA E AMBIENTE

La visione complessiva del programma Beni comuni: storia, cultura e ambiente si inserisce, attraverso i progetti che lo compongono, all’incrocio tra sviluppo sostenibile, cultura e città in una grande azione di tutela e diffusione del patrimonio storico, culturale e ambientale, mirando a far capire come e perché la cultura può dare un significativo contribuito all’attuazione degli obiettivi dell’Agenda 2030, in particolare a due di essi: 

– educazione di qualità per tutti (obiettivo 4), assicurando a tutti i discenti l’acquisizione delle conoscenze e delle abilità necessarie per promuovere lo sviluppo sostenibile e l’apprezzamento del contributo della cultura allo sviluppo sostenibile;

– rendere le città insediamenti umani sostenibili e inclusivi (obiettivo 11), rafforzando gli sforzi per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e ambientale, in quanto elemento contributore alla creazione di città e territori inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili.

La cultura in generale, ma più nel dettaglio il patrimonio culturale, storico e ambientale, che in questo programma viene riconsiderato nella sua più ampia accezione di testimonianza della crescita comune e condivisa, viene chiaramente riconosciuto nell’Agenda 2030 come veicolo per nuove pratiche di crescita civile, giocando un ruolo chiave per la prosperità delle persone e del pianeta. Il programma Beni comuni intende dare corpo alla visione ampia e trasversale in cui i beni culturali e ambientali, da entità a sé stanti, diventano patrimonio sociale e comunitario, determinante per l’educazione e la formazione civile e sociale, presente e futura, nell’ottica dello sviluppo sostenibile.

Tutti i progetti si prenderanno cura di specifici “beni comuni”: per alcuni si tratterà di archivi e in alcuni casi di supportare le biblioteche ad essi correlate, mettendo mano a documenti ancora da ordinare, organizzare, digitalizzare e mettere in rete con il doppio scopo di conservare e rendere maggiormente fruibile a un pubblico potenziale che va ben oltre i confini comunali e/o provinciali. Per altri progetti si tratterà di salvaguardare e promuovere beni e attività ambientali. 

La specificità dell’apporto da parte di ogni progetto sta nella peculiarità e unicità dello specifico bene conservato: per le biblioteche e gli archivi la specifica documentazione conservata che, se resa fruibile può contribuire a migliorare la conoscenza della storia, in particolare la storia del Novecento italiano e quindi a costruire una memoria consapevole e viva, quale strumento di coesione sociale e di rafforzamento delle istituzioni democratiche. Per le associazioni che si occupano di ambiente la peculiarità dei beni e attività ambientali da valorizzare e rendere fruibili a tutti e tutte. 

Di seguito l’elenco di progetti, enti e n. posti afferenti al programma.

ProgettoEnte di accoglienzan. posti
BIBLIOTECHE DIGITALI : STORIA E CULTURA IN RETE ASC Roma (con Fiom Cgil), Centro Sraffa,
Fondazione Basso, Fondazione Gramsci, Fondazione Murialdi, Istituto Sturzo
20
IL FUTURO DELLA MEMORIA: L’IMPEGNO NEL PRESENTEAnpi Nazionale e Anpi Roma4
CULTURA E AMBIENTE: DIVULGAZIONE SCIENTIFICA E PARTECIPAZIONELegambiente Nazionale8
VOLONTARI PER IL FIUMEInsieme per l’Aniene4

Programma: CITTA’ FUTURA: INCLUSIONE E SOSTENIBILITA’

Il programma Città Futura: Inclusione e Sostenibilità opera nell’ambito di azione della “Promozione della pace e diffusione della cultura dei diritti e loro tutela, anche per la riduzione delle ineguaglianze e delle discriminazioni” e si propone come un intervento integrato di attività, servizi, iniziative di advocacy su diverse situazioni di marginalità, disagio, esclusione sociale, culturale ed economica di fasce della popolazione che non riescono ad accedere, o non sanno di poterlo fare, a diritti che sono alla base della cittadinanza democratica, inclusiva e solidale, richiamata in più punti della Costituzione del nostro paese. 

Promuovere la pace nel nostro contesto non è un esercizio retorico, data l’assenza di una guerra dichiarata, ma un esercizio concreto di difesa e di tutela dei diritti di tutti i cittadini, soprattutto di quelli più vulnerabili, per ragioni e condizioni diverse, che possono dipendere da età, sesso, disabilità, origine, religione, stato economico o altro. Ignorarne i bisogni e le problematiche, vuol dire esporre le persone a uno stato permanente e socialmente accettato di ineguaglianza e di discriminazione. Di fatto è quello che succede ed è evidente agli occhi di tanti, ma diventa oggetto di attenzione e mobilitazione solo quando si verificano episodi che sfociano in tensioni sociali forti o violente.

Il programma Città Futura: Inclusione e Sostenibilità mira alla realizzazione di due obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite: 

  • l’Obiettivo 10) Ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le Nazioni, con particolare riferimento al sotto-obiettivo 10.2) Entro il 2030, potenziare e promuovere l’inclusione sociale, economica e politica di tutti, a prescindere da età, sesso, disabilità, razza, etnia, origine, religione, stato economico o altro;
  • l’Obiettivo 11) Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili, con riferimento ai sotto-obiettivi 11.3) Entro il 2030, potenziare un’urbanizzazione inclusiva e sostenibile e la capacità di pianificare e gestire in tutti i paesi un insediamento umano che sia partecipativo, integrato e sostenibile e 11.7) Entro il 2030, fornire accesso universale a spazi verdi e pubblici sicuri, inclusivi e accessibili, in particolare per donne, bambini, anziani e disabili.

Le disuguaglianze nei contesti urbani sono diffuse e ascrivibili alle più varie categorie discriminatorie, rendendo di fatto vulnerabili molte persone o fasce della popolazione. Il lavoro sociale, culturale e assistenziale per ridurre le ineguaglianze, per favorire l’inclusione sociale, economica e politica e per rendere le comunità umane accoglienti, sicure e sostenibili, ha un’importanza fondamentale e accomuna l’agire e le intenzioni delle organizzazioni che animano questo programma, in una visione di futuro in cui gli interventi saranno sempre più integrati per riequilibrare le asimmetrie che ancora persistono nell’accesso ai diritti e alla loro tutela.

Di seguito l’elenco di progetti, enti e n.posti afferenti al programma.

Titolo progettoEnte di accoglienzaN. posti
LA CITTÀ SOLIDALE: COMUNITÀ, INCLUSIONE, DIRITTIArci Solidarietà e Atcl10
INTERSOS: SPAZI PROTETTI A ROMAIntersos8
IN MOVIMENTO PER LA SOSTENIBILITA’ E I DIRITTILunaria5
TUTTI UGUALIFondazione Frammartino
CURAE, MC PER L’INCLUSIONE E LA RIPARTENZA  Movimento Consumatori4
ORGANIZZARE E TRASMETTERE IL VALORE SOCIALE DELLO SPORT Uisp5
DIRITTO ALLO STUDIO, DIRITTO AL FUTURORete della Conoscenza4
EUBIOSIA A ROMA: UNITI PER GARANTIRE LA BUONA VITA.Ant4
MUTUALISMO IN PRATICAOdv Nonna Roma4
POSSIBILMENTE. ESPERIENZE DI INCLUSIONE CIRCOLARETavola Rotonda4

Programma ESTERO: SOLIDARITY ACTION: COESIONE SOCIALE IN COMUNITÀ RESILIENTI

Il programma Solidarity action: coesione sociale in comunità resilientiha un contesto territoriale molto ampio vedendo l’azione di due progetti SCU in sei paesi diversi: Camerun, Libano, Giordania, Cuba, Tunisia e Senegal, con il coinvolgimento di 14 operatori volontari in servizio civile.

L’obiettivo del programma è quello di coinvolgere le giovani generazioni impegnate nel Servizio Civile Universale in progetti di riduzione delle profonde disuguaglianze all’interno di alcuni Paesi tra i più fragili, fenomeno di portata globale che mette a rischio la possibilità di un’esistenza dignitosa per milioni di persone, vittime di discriminazioni, emarginazione sociale e violenze, negazione dei diritti di base, escluse dalla partecipazione attiva alla vita comunitaria e politica. 

ASC e Arcs si impegnano con questo programma a rafforzare la crescita della resilienza delle comunità interessate dalle azioni di servizio civile, partendo dall’assunto che il coinvolgimento e il supporto delle componenti più fragili delle società – donne, giovani, rifugiati e rifugiate e altri soggetti vulnerabili – sia essenziale per ridurre le disuguaglianze sociali ed economiche e dunque per far crescere comunità resilienti e coese. In accordo con il Piano 2021 e con le linee guida del “Piano nazionale di ripresa e resilienza” (PNRR), il progetto è teso sia ad insistere, a livello globale, sulla coesione sociale e la dimensione di genere, sia sull’educazione non formale e l’accrescimento delle competenze e conoscenze dei giovani operatori volontari. 

I progetti che danno forma al programma hanno, anche se in contesti geograficamente diversi e distanti tra loro, tre componenti in comune che si adattano alla sfida globale di ridurre le disparità: 

  • vogliono agire sull’empowerment della società civile e sulla capacità di persone e comunità locali di partecipare attivamente alla vita sociale, politica, culturale ed economica delle proprie società, agendo in particolare sull’attivazione dei diritti e sulla formazione, come azioni fondamentali per garantire la possibilità di avviare piccole attività economiche in chiave di sostenibilità ambientale e culturale, prendere parte alla costruzione della politica culturale del proprio paese e assicurare uno sviluppo sano;
  • prevedono il coinvolgimento di enti locali, istituzioni e decisori politici in tutti i progetti, in modo da assicurare la sostenibilità futura del progetto, agendo non solo sui beneficiari diretti degli interventi, ma sulla promozione di un’architettura legislativa e politica che impegni i decisori politici nella sfida di diminuire/superare le disuguaglianze;
  • hanno come beneficiari i soggetti vulnerabili della società – giovani, donne, rifugiate/i, avendo come filo rosso l’approccio intersezionale e di genere all’analisi delle disuguaglianze economiche e sociali.

L’approccio del programma e poi dei singoli progetti sarà quello adottato da ARCS nell’azione di risposta alle sfide globali poste dai SDGs delle Nazioni Unite attraverso gli strumenti e i principi della cooperazione internazionale.

L’ONG promuove processi di cambiamento sociale che garantiscano a ogni persona, in particolare a quelle che appartengono a fasce vulnerabili delle popolazioni civili, piena inclusione sociale e percorsi di cittadinanza attiva, completo godimento dei diritti civili, uguaglianza di genere, accesso garantito all’istruzione, alla formazione professionale e al mondo del lavoro. Lo fa tessendo reti con le comunità e i partner locali, che sono i veri protagonisti del cambiamento e della realizzazione dei progetti, in un’ottica di ownership democratica che garantisce che le trasformazioni sociali siano sostenibili, durature e diano forma a comunità più coese e resilienti. 

Tutte le iniziative di questo programma, in tutti i Paesi coinvolti infatti, intervengono nelle comunità e mirano a rafforzare la resilienza, lo sviluppo partecipativo e il partenariato tra diversi attori presenti sullo stesso territorio geografico, favorendo processi positivi duraturi che avranno una ricaduta non solo sui beneficiari diretti, ma indirettamente sulla capacità delle comunità locali di essere più coese, eque e solidali e riuscire a fronteggiare ostacoli e sfide a livello globale e locale. 

I 14 operatori volontari saranno promotori e facilitatori di questo processo diventando, sia all’interno dei Paesi che in Italia, testimoni e quindi narratori di una restituzione positiva del loro vissuto come cittadini globali.

Una parte consistente dei progetti è dedicata inoltre allo sviluppo delle competenze degli operatori volontari, perché siano in grado di prendere parte come cittadini attivi ad un mondo sempre più globale. Saranno quindi in particolar modo offerti strumenti di educazione non formale per il miglioramento delle conoscenze e competenze nell’ambito del digitale, della comunicazione sociale e della cooperazione allo sviluppo e alla pace. 

Di seguito l’elenco di progetti, enti e n.posti afferenti al programma.

Titolo progettoEnte di accoglienzaSede esteraN. posti
SUPPORTO A DONNE E SOGGETTI VULNERABILI PER LO SVILUPPO COMUNITARIOARCS Culture SolidaliLibano, Giordania, Camerun7
YOUTHQUAKE: LA PARTECIPAZIONE DEI GIOVANI PER RIDURRE LE DISUGUAGLIANZEARCS Culture SolidaliTunisia, Cuba, Senegal7

Programma : SERVIZIO CIVILE DIGITALE – PONTI DIGITALI PER RETI SOCIALI

Con questo programma ASC e la rete degli enti che partecipano attivamente ai progetti intendono agire non tanto sulle competenze digitali del singolo individuo ma mirano  a creare un intervento coeso sul territorio nazionale, interpretando la cultura digitale come un patrimonio di tutti i cittadinie considerando gli operatori volontari di questo programma come portatori di innovazione, anche al fine di colmare sia il gap che fa girare il paese a diversi motori, sia quello riferito alle competenze digitali nel paese.

Di seguito l’elenco di progetti, enti e n.posti afferenti al programma nella sede di Roma

ProgettoEnte di accoglienzaN. posti
COSTRUIRE LINGUAGGI DIGITALI COMUNIInsieme per l’Aniene, Tavola Rotonda APS2
SPORTELLI DIGITALI, CITTADINI CONNESSIMovimento Consumatori1

Le domande dovranno essere formulate esclusivamente attraverso una procedura digitale che prevede l’accesso alla piattaforma Domanda On Line (DOL) con le credenziali SPID (livello 2).

Qui tutte le info per partecipare.

Qui sintesi e testi integrali dei nostri progetti.

Per info e orientamento scrivi ad ASC Roma aps: roma@ascmail.it

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