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LA REPUBBLICA CHE RIPUDIA LA GUERRA

LA REPUBBLICA CHE RIPUDIA LA GUERRA

Il 2 giugno dell’Italia nonviolenta e disarmata
Decine le iniziative svolte in tutto il Paese per la giornata la festa della Repubblica 2013, promosse da Rete Italiana Disarmo, Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile, Forum Nazionale per il Servizio Civile, Tavolo Interventi Civili di Pace e Campagna Sbilanciamoci. Una giornata di mobilitazione e d’incontri per festeggiare la Repubblica in pieno spirito costituzionale, ribadendo il ripudio della guerra e promuovendo l’idea di un’ Italia nonviolenta e disarmata.
Tra le tante ricordiamo che a Roma si è svolta una manifestazione a piazza Mignanelli e un incontro pubblico a tema servizio civile presso i Salesiani per il sociale/Federazione SCS-CNOS in via Marsala, che ha visto la partecipazione di enti, volontari SCN e  la presenza e l’importante riconoscimento della Presidente della Camera, Laura Boldrini .
“Siamo convinti – sostengono le realtà promotrici – che non risponda né alla lettera, né allo spirito  della  nostra  Costituzione  celebrare  la  festa  della  Repubblica  con  una  parata militare. Non ci spaventa in sé la parata militare, ma ci preoccupa il suo essere simbolo delle spese militari che il nostro Paese sostiene, compreso il progetto di acquisto del cacciabombardiere F-35 a capacità nucleare: una scelta contro la Costituzione che, tra l’altro, sottrae rilevanti risorse pubbliche alle tante necessità attuali (lavoro, istruzione, cultura, ricerca, ambiente, pensioni, ecc.) E’ una contraddizione divenuta ormai incomprensibile per la gran parte dell’opinione pubblica”

Le alternativa potrebbero essere molte e più indicate alla Festa della Repubblica, ad esempio,  con  la  presenza  delle  forze  del  lavoro  o  del  non  lavoro  o  precarietà,  del sindacato, degli studenti, degli immigrati, dei bambini con le madri ed i padri e con i ragazzi e le ragazze del servizio civile.

In questo senso i promotori del “2 giugno nonviolento” hanno voluto premiare simbolicamente alcuni cittadini italiani, ed altri che lo vorrebbero essere, che si sono distinti nel loro lavoro quotidiano contribuendo a realizzare i valori fondamentali della nostra Costituzione, base fondante della nostra Repubblica.

SERVIZIO CIVILE NAZIONALECrescenzo Rubinetti, casco bianco in Guatemala
Casco bianco in Guatemala fino a gennaio 2013, ha prestato servizio civile nella regione occidentale del paese dove la maggioranza indigena, già provata da condizioni di estrema povertà, vive sotto la minaccia ambientale causata dallo sfruttamento minerario. Difesa del territorio, monitoraggio delle risorse idriche, formazione giuridica dei leader comunitari, difesa dei diritti umani sono stati gli ambiti di cui si è occupato nel suo servizio.

COOPERAZIONE ALLO SVILUPPOCaterina Mecozzi, cooperante di Un ponte per… Impegnata nell’accoglienza dei rifugiati siriani che arrivano nella zona kurda dell’Iraq. Coordina personale locale per fornire assistenza psico-sociale e orientamento alle famiglie e ai soggetti più vulnerabili, in situazione di grande tensione. Pur giovanissima viene da un lungo impegno come volontaria dell’associazione per i diritti del popolo kurdo e crede nella possibilità di costruire Interventi Civili di Pace a sostegno della società civile in zone di conflitto.

ISTRUZIONEMonica Nanetti, preside dell’Istituto Enrico Fermi di Roma
Impegnata attivamente nel quotidiano con il suo ruolo istituzionale per l’inserimento degli studenti stranieri nei percorsi d’istruzione.

EDUCAZIONE Fabio Saladini, operatore della Cooperativa sociale e Comunità terapeutica “La Genovesa” di Verona
Impegnato nella cooperazione sociale, dove si occupa di servizi socio-sanitari per le tossicodipendenze e alcol dipendenze e per l’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati.

LOTTA  ALLA  CRIMINALITA’  ORGANIZZATA –  Antonio  Maria  Mira,  giornalista  di Avvenire
Da sempre attento ai fatti di mafia ma soprattutto di antimafia, Toni Mira riesce a dare risalto al positivo che sta emergendo in mille forme diverse e in tantissime aree del Paese come risposta alle mafie e alla mafiosità. Si tratta di una cronaca bianca contrapposta alla cronaca nera cui rischiamo di rassegnarci quando parliamo di mafie. Insomma è l’informazione alternativa di cui c’è necessità per far crescere la coscienza dei cittadini.

DISOCCUPAZIONE O PRECARIETA’ – Annarita Sacco, sociologa
Ha promosso con altre persone un’associazione attenta ai temi del consumo critico, che ha gestito una bottega del commercio equo e solidale nella periferia di Roma e in seguito un  punto  libreria  sui  temi  ambientali  e  sociali.  Ha  collaborato  con  associazioni  e cooperative occupandosi di educazione e di intercultura. Ha dato una mano alla nascita del sito Comune-info, dedicato ai temi sociali, della decrescita e del pensiero critico. Si diletta con l’autoproduzione, in particolare facendo il pane e organizzando letture per i bambini.

SANITA’Michele Iacoviello, referente Polibus Emergency
Mediatore culturale, dal 2011 (in corrispondenza dell’apertura dei progetti Polibus del Programma Italia) ha preso parte a tutti i progetti nazionali di Emergency in particolare quelli legati all’assistenza e orientamento socio-sanitario per immigrati e italiani in stato di bisogno.

IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA Osman Ahmed, immigrato somalo
Attualmente 24enne e in Italia da quando aveva 19 anni, Osman ha intrapreso da solo un lungo viaggio, partendo dalla Somalia, passando per Sudan e Libia per poi imbarcarsi per Lampedusa. Arrivato a Roma ha frequentato la scuola italiana per stranieri Asinitas, la cui presidentessa ci ha segnalato Osman come esempio di impegno e perfetta integrazione. Tra  le  altre  cose  oggi  svolge  attività  di  volontariato  presso  il  centro  Don  Bosco, occupandosi in particolare dell’unità di strada e nel sostegno dei senzatetto e disagiati. Osman è un rifugiato politico

DIRITTO ALLO STUDIO
Elvira Ricotta Adamo, portavoce Unione Universitari
Italiana di seconda generazione, promotrice della campagna “L’Italia sono anch’io” e membro dell’esecutivo dell’Unione degli Universitari, una confederazione di associazioni studentesche presente nei più importanti atenei italiani. Per l’UDU è stata anche responsabile delle pari opportunità.

COMUNICAZIONEPaolo Bellino, giornalista dell’agenzia di stampa AdnKronos
Ha lanciato la petizione online per chiedere la cancellazione della parata militare del 2 giugno. E’ impegnato con l’iniziativa ”Salva i ciclisti” per una mobilità sostenibile.

PREMIO SPECIALE ALLA MEMORIA
Daniele Ghillani, cooperante internazionale Giovane volontario in servizio civile all’estero morto il 16 ottobre 2012 a Senador Conedo in Brasile mentre era impegnato in un progetto della Caritas Diocesana di Parma. Daniele è rimasto vittima di un incidente durante il servizio civile che svolgeva come educatore nell’ambito di un progetto di sostegno del centro giovanile della parrocchia di Nossa Senhora Esparecida nella città di Goiania, località di oltre un milione di abitanti del centro del Brasile.

CONSEGNANO I PREMI
Mauro  Biani,  vignettista  –  Parlamentari  presenti  –  Presidenti  e  referenti  delle  realtà promotrici.

SCHEDA PER APPROFONDIRE I TEMI:

SERVIZIO CIVILE NAZIONALE
Dal 2008 è in corso un drastico calo dei fondi destinati al Servizio Civile Nazionale passando dai 296 milioni di euro del 2007 ai 76 milioni di quest’anno, imponendo anche un forte calo dei posti messi a bando, passati dai 57.000 del 2006 ai 20.000 del 2011 e creando un anno sabbatico nel 2012. Anche l’imminente prossimo bando, annunciato per 18.000 posti, rischia in realtà di dare molte opportunità in meno. Tutto questo mentre l’interesse dei giovani verso questo istituto è sempre maggiore: lo dimostrano le domande che mediamente sono quattro volte superiori ai posti messi a bando.

COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO
Gli stanziamenti per la cooperazione internazionale sono crollati dai 732 milioni di euro del 2008 ai 179 del 2011, per recuperare qualcosa nel 2013 con 228 milioni di euro. Il livello di aiuti dell’Italia si attesta così allo 0,16% del prodotto interno lordo, una cifra nettamente inferiore alla media europea (0,4% del P.I.L.) e assai distante dall’obiettivo dell’OCSE e dell’Unione Europea dello 0,7% del P.I.L..

SANITA’
Tra il 2012 ed il 2014 il Servizio sanitario nazionale subirà tagli per circa 22 miliardi di euro.

ISTRUZIONE
Nel triennio 2009-2011 sono stati tagliati alla scuola circa 8 miliardi di euro, che corrispondono ad una riduzione di 81.120 cattedre e 44.500 ATA, ci sono state ulteriori economie a partire dal 2012 per altri 4,5 miliardi di euro.
L’Italia dal 2010 al 2012 ha tagliato il bilancio della scuola, dalla materna alle superiori del 10.4% e quello dell’università del 9,2%.

LAVORO (E POVERTA’)
Con la crisi e la spirale recessiva chiudono migliaia d’imprese e cresce il tasso di disoccupazione arrivato alla cifra record del 12,8%, il dato più alto dal 1977. L’esercito dei disoccupati ha superato quota 3 milioni. I giovani sono quelli che pagano il prezzo più alto con il 41,9% (tra i 15 ed i 24 anni). A questi si sommano tutti quelli che pur lavorando vivono in una situazione di totale precarietà.
Nel 2011 le famiglie in condizioni di povertà relativa sono l’11,1%: si tratta di 8,2 milioni di individui poveri, il 13,6% della popolazione residente. La povertà assoluta coinvolge il 5,2% delle famiglie, per un totale di 3,4 milioni di individui.

L’Italia si piazza al 22esimo posto sui 29 della classifica Unicef sul benessere dei bambini con il 17% dei bambini che vive sotto la soglia di povertà, pari a circa 1.750.000 minorenni. L’Italia ha anche il più alto tasso NEET dei paesi industrializzati con l’11% dei giovani che non sono iscritti a scuola, non lavorano e non frequentano corsi di formazione.


SPESE MILITARI
Mentre tutti i settori strategici per la vita ed il benessere del nostro Paese hanno subito tagli pesantissimi, il settore della Difesa addirittura ha visto crescere le sue risorse ed ha avuto garanzie di stabilità per i prossimi anni.
Infatti per il 2013 sono stati stanziati oltre 24 miliardi di euro (1 miliardo in più rispetto all’anno precedente), 5,6 dei quali per i sistemi d’arma, come i 90 cacciabombardiere con capacità nucleari F35 che ci costeranno oltre 12 miliardi di euro.

Malgrado questo, Governo e vertici delle Forze Armate non perdono occasione per lamentarsi delle scarse risorse messe loro a disposizione, affermando che il Paese destina alle Forze Armate lo 0,84% del suo P.I.L. mentre la media europea è dell’1,61%. Questi dati, tuttavia, sono smentiti dalla NATO che attribuisce all’Italia una spesa dell’1,4% del P.I.L. rispetto ad una media europea dell’1,6%: il nostro Paese spende più della Spagna (0,9% P.I.L.) e come la Germania (1,4% P.I.L.) ma meno di Francia e Gran Bretagna (rispettivamente 1,9 e 2,6% del P.I.L.) che sono però nazioni che posseggono armamenti nucleari. Continueremo a ricordare questi aspetti almeno finché Governo e Vertici militari continueranno a “dimenticare” di contare i fondi fuori dal bilancio della Difesa (sistemi d’arma e missioni all’estero). Il nostro Paese per la difesa in armi spende tanto e male. Inoltre con la legge Delega per la ristrutturazione delle Forze Armate approvata recentemente, sostanzialmente si “blindano” questi fondi per parecchi anni.

Rete Italiana per il Disarmo – Controllarmi
www.disarmo.org

Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile – CNESC
www.cnesc.it

Forum Nazionale per il Servizio Civile – FNSC
www.forumserviziocivile.it

Tavolo Interventi Civili di Pace – ICP
www.interventicivili di pace.org

Campagna Sbilanciamoci

www.sbilanciamoci.org