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Arci lancia la campagna di disobbedienza civile contro il Ddl 733

Arci lancia la campagna di disobbedienza civile contro il Ddl 733


Dichiarazione di Filippo Miraglia, responsabile Immigrazione Arci

L’Arci, dopo l’approvazione definitiva del Ddl 733 al Senato, lancia la campagna di disobbedienza civile “Porte Aperte”.

A partire da oggi in Italia cittadini che vivono nello stesso Paese non saranno più tutti uguali di fronte alla legge né godranno delle stesse garanzie. La maggioranza modifica di fatto la Costituzione negando l’articolo 3 e la pari dignità a cui ogni cittadino senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, avrebbe diritto.

Ed è per tutelare i diritti di quanti subiscono le misure razziste e discriminanti di questo Ddl che l’Arci darà ospitalità nei propri circoli ai migranti, aprendo le porte a quelli regolari e agli irregolari, proprio come dopo il 1938 fecero molti “giusti” sottraendo gli ebrei alle leggi razziali.

Invitiamo gli esponenti del mondo della politica e della cultura a sostenere, diventandone portavoce, questa campagna, così come chiediamo alle amministrazioni democratiche di non obbedire a questa legge.

Disobbedire! Come fece nel 1955 in Alabama Rosa Parks contribuendo in maniera decisiva a combattere la segregazione razziale e dando il via a un percorso di integrazione che ha consentito nel 2009 l’elezione di un Presidente nero a capo degli Stati Uniti.

Roma, 2 luglio 2009

Eva Fratucello
Ufficio Immigrazione – Campagne
ARCI – Direzione Nazionale
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