In queste settimane si sono succedute notizie molto preoccupanti sul futuro del SCN, soprattutto in base agli stanziamenti proposti per la legge finanziaria 2009 e per gli anni 2010 e 2011.
Sono in corso alcune iniziative per reagire a questa proposta e sempre più evidente risulta il legame fra l’impegno per maggiori fondi e la riforma della legge 64 come del decreto legge 77, confermando la validità dell’impianto che abbiamo dato alla nostra XIII Assemblea Nazionale.
Nel mentre la CNESC ha inviato una lettera al sottosegretario Giovanardi per avere elementi su come il Governo intenda riformare il SCN, si tratta di attivare sul territorio la massima iniziativa unitaria possibile, consapevoli del quadro politico in cui operiamo.
E’ importante considerare che non è affatto scontato l’esito dello stanziamento finanziario ed è importante che tutti si mobilitino per continuare a tenere vivo il servizio civile: soci, enti locali, associazioni, terzo settore volontari, in forma autonoma o in collaborazione. La rete in questo momento è fondamentale.
L’obiettivo è arrivare a metà Novembre con le firme di diverse centinaia di associazioni, gruppi di volontariato, Comuni, Università, cooperative da far pesare nelle iniziative nazionali.
I parlamentari locali e i consiglieri regionali sono gli altri destinatari di questa mobilitazione.
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