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Una tavolozza di diversità

Una tavolozza di diversità

Questa foto: emblematica della mia esperienza di servizio civile nazionale all’Arcobaleno, che in una parola definirei … colorata! Qui mi trovo tra Kevin e Abdessamad, l’uno proveniente dal Camerun, l’altro dall’Algeria, mentre leggono in pubblico, a una rassegna interculturale cui abbiamo ricevuto l’invito di presenziare, due poesie, scritte di propria mano, dedicate alla loro terra d’origine e alla loro lingua materna.

Una delle iniziative più fervide è stata proprio quella promossa in occasione della Giornata Mondiale della Lingua Madre e avente luogo dal 21 febbraio in poi. Gli studenti del corso di livello A2-B1, cui insegno italiano presso l’associazione Arcobaleno, hanno presentato in classe vari lavori, da brani musicali, a brani poetici o estratti di romanzo, nelle loro lingue d’origine. Il risultato è stato dirompente, per non dire – spesso – commovente. Ne è conseguita la pubblicazione di un articolo facente una panoramica dei loro lavori, e l’invito a scrivere molto altro anche in occasione dei prossimi eventi. In particolare..scriveremo proprio sullo spostamento e sul bisogno di radici..e io racconterò la mia storia insieme a loro!

Tra le altre iniziative da poco intraprese insieme alla mia classe, c’è stata anche quella che definirei “l’Incontro con l’autore”: un anziano signore, autore di un breve romanzo in stile “commedia all’italiana” dal titolo “Portavamo i calzoni corti”, è stato ospite nella nostra classe e ha risposto alle domande interessate dei ragazzi che erano curiosi di conoscere l’Italia post seconda guerra mondiale, l’Italia della lira e della ripresa economica, l’Italia insomma come ce l’hanno spesso raccontata i nostri nonni. E così gli studenti quel giorno si sono sentiti un po’ in famiglia … e io con loro. Raccolti a semicerchio intorno a quest’uomo dall’aspetto così saggio, abbiamo avuto modo di emozionarci, di scambiare racconti, storie, impressioni, desideri:  è emerso ad esempio – in maniera del tutto inaspettata – che un ragazzo del Gambia vorrebbe scrivere un libro per raccontare la sua storia..molti studenti si sono lasciati andare alla curiosità, altri ancora a ricordi, a momenti autobiografici. E io, lì, ad ascoltare, ad accrescere magnificamente il bagaglio di storie di cui l’esperienza all’Arcobaleno mi ha arricchito, e che porterò sempre con me.

Queste storie infatti, insieme alla consapevolezza che l’integrazione passa non solo attraverso la conoscenza linguistica, ma anche attraverso quella culturale e personale, è l’eredità più grande che l’esperienza di Servizio civile mi ha lasciato.