Home
Racconti
Tornare a casa felici

Tornare a casa felici

Il servizio civile per me è stata un’ancora di salvezza. Non dico di aver capito fino in fondo che cosa io voglia diventare in futuro, però mi ha fatto capire che un semplice lavoro di ufficio non fa per me. Non poter aiutare qualcuno ogni giorno mi farebbe sentire inutile e infelice. È un fuoco che mi brucia dentro e che non voglio spegnere.

Non credevo di avere qualcosa di speciale o un talento prima di cominciare, invece con gli ospiti e tutte le persone che lavorano nella struttura e che incontro ogni giorno ho capito che anche io ho qualcosa di speciale.

Da quando ho cominciato l’università sono sempre stata incostante nello studio, perché non mi piace studiare. Preferisco usare il mio tempo per stare con la mia famiglia o i miei amici, perché ho sempre paura che il tempo sia troppo poco o di deluderli non trovando tempo per loro.

Quando ho cominciato l’esperienza al Valloni, mi sono resa conto che lo studio non è una perdita di tempo, bensì tempo dedicato al mio futuro, tempo che potrò ritrovare in un futuro così da dedicarlo agli altri. Dedicare questo tempo allo studio e quindi a me stessa significherà poter aiutare gli altri con maggiore responsabilità in ogni situazione in cui persone deboli o in difficoltà mi verranno affidate.

L’esperienza che sto vivendo mi sta facendo capire quanto ancora io debba crescere sia a livello di maturità che a livello di formazione, infatti molto spesso mi sono trovata in difficoltà perché non ero mai entrata così in profondità nel mondo del lavoro e nel mondo delle responsabilità. Però i miei anziani mi hanno fatta sentire molto accolta e ben voluta. Nonostante io sia molto timida e faccia molta fatica a costruire un dialogo con una persona, loro mi hanno sempre aiutata e calmata, con i loro sguardi e la loro serenità.

Mi sento molto a casa in questo posto, perché tutto ciò che faccio mi viene spontaneo e non è forzato come in altre situazioni che vivo fuori da qui. Con gli ospiti riesco ad essere me stessa e questo mi fa stare a mio agio. Ogni giorno torno a casa felice sapendo che, pur non essendo stata perfetta, ho lasciato un sorriso o un abbraccio, che non è scontato.

Penso che se il lavoro non è così, forse è una strada sbagliata. Sento di aver trovato la mia vocazione.

Sono veramente grata di aver avuto la fortuna di conoscere il servizio civile.