Il nostro racconto inizia da qui… Settembre è il mese in cui si ritorna alla vita di sempre, alla quotidianità, un po’ per tutti. Dopo che durante la stagione estiva i bambini, i ragazzi e i nonni si godono il mare, i giovani fanno la stagione estiva, perché si sa in Romagna, la stagione estiva è sacra, gli adulti riescono a prendersi ferie, spesso, tanto sognate. Dicevamo: a Settembre è iniziato per noi un viaggio che ci ha catapultato in una porzione di mondo che pensavamo di conoscere abbastanza bene, per motivi di studio e di esperienze di vita vissute. Però come in tutti i viaggi succede, oltre ad aprirci a persone nuove che abbiamo incontrato, ci siamo stupiti e meravigliati di tutto quello che è accaduto.
Il nostro progetto si intitola “ Più abili” e si rivolge a ragazzi con “diverse abilità”, fisiche e psichiche. Noi lo sappiamo che, di “certe cose” è meglio non parlare, perchè non sono argomenti che interessano alla maggior parte della popolazione, perchè spesso richiedono uno sforzo che deve venire dal dentro delle persone, uno sforzo verso l’altro. Ecco la “ Disabilità ” è proprio un argomento di questo tipo; molte volte fa paura perché investe tutti noi. È il risultato di una complessa relazione tra la condizione di salute di un individuo, i fattori personali e i fattori ambientali in cui la persona vive. I ragazzi con disabilità sono spesso invisibili, conducono una vita parallela scandita da tempi e luoghi diversi da quelli che caratterizzano la vita di tutti noi. Invece ogni giorno in più del nostro viaggio abbiamo capito che stando anche solo 5 minuti a contatto con questi ragazzi, questa parola è solo una minuscola sfaccettatura del loro essere. Trascorrendo tutti i pomeriggi accanto a loro, comprendi che questo piccolo mondo è pieno di doni, sorrisi, risate e di crescita; ci stanno facendo riassaporare quanto di bello c’è nelle “piccole cose”, ma ci accorgiamo soprattutto che esistono delle “piccole cose” che ci legano tutti insieme: la musica, il divertirsi ballando, la buona cucina (siamo tutti delle ottime forchette in fondo) e il sudare insieme per fare “canestro” in tutti gli ambiti di vita. Ecco qual è stata la prima lezione del Servizio Civile che abbiamo potuto apprendere: è nella relazione con gli altri, chiunque essi siano, che si cresce.
Il Servizio Civile è un’esperienza formativa: scopri tanto della tua personalità, del tuo modo di essere e di fare poiché ti ci immergi così in profondità che, a volte, non riconosci lo spazio dove finisce la tua mano e inizia quella di chi ti sta affianco. Se noi volontari dovessimo spiegare la parola servizio e che cosa si intende per civile… questo è quello che diremmo:
Servizio è: stare accanto alle persone con diverse abilità, ascoltarle, aiutarle, comprenderle; è pensare e organizzare attività, laboratori e giochi adatti a loro; è anche….fare le montagne di fotocopie, pulire gli spazi comuni, preparare le merende 🙂
Civile è: rispondere alle domande dei tuoi amici che ti chiedono…. “ Ma tu in questo periodo cosa stai facendo? Lavori?”; è interessarti, conoscere, partecipare alla vita della tua comunità /città ; è passare mesi e mesi a formarti per essere più propositivo possibile. È arrivare a dire “mi interessa, mi importa” rispetto a tutte le situazioni che accadono e succedono intorno a me.
Buon Cammino e buon viaggio a tutti i volontari in Servizio Civile.
Alessia, Michelle, Davide, Stella