Futuri volontari e compagni di avventura io sono Giulia, sono più grande della media dei ragazzi che aderisce al servizio civile (quindi non pensate mai che sia “troppo tardi” per farlo perchè non è assolutamente cosi!) e sto svolgendo il mio servizio in biblioteca a Morciano di Romagna, il piccolo paese in cui abito.
Ci ho messo ben due anni per decidermi a provare ad entrare in questo progetto; una delle mie più care amiche aveva partecipato prima di me prestando servizio in biblioteca e visto il nostro condiviso amore per i libri mi aveva consigliato di provare a partecipare. Ancora oggi dopo anni lei ripensa alla sua esperienza con nostalgia e ora, dopo questi miei 6 mesi di lavoro qui, capisco anche io il perché: i libri sono solo la punta dell’iceberg di questo fantastico mondo di polvere, libri e contatti umani!
Le perplessità inizialmente erano tante: lo stipendio, la possibilità limitata a un solo anno di lavoro dopo il quale ricominciare a cercare, il fatto che erroneamente e inspiegabilmente venga preso poco sul serio. Ma quello che si comprende solo partecipando è che il servizio civile ha qualcosa in più rispetto agli altri lavori, è una scelta di cuore. Chi lo sceglie, sceglie di seguire la propria passione, sia essa per i libri, i musei e l’arte, l’assistenza, lo sport, mettendosi totalmente a disposizione della comunità, non di se stesso.
La realtà in cui lavoro è veramente ridotta, una piccola biblioteca ma dove c’è sempre tanto da fare!
Le mie mansioni riguardano sia quelle di una classica bibliotecaria che si occupa dei prestiti, rientri e contatto con i clienti che la parte di organizzazione e ordine degli archivi e scaffali. Ma la cosa più bella di tutte qui sono proprio i clienti, quelli abituali che ti vengono a trovare più volte a settimana per un consiglio di lettura, per chiedere un aiuto per stampare un documento o per scambiare semplicemente due chiacchiere, quelli nuovi che hanno bisogno di un primo aiuto per orientarsi tra gli scaffali e i bambini che corrono da noi dopo la scuola e piangono quando i genitori li vengono a riprendere prima della chiusura.
Non mi aspettavo di trovare questo tipo di clima è stato davvero una bellissima sorpresa. Tutto questo vale il superamento dei dubbi iniziali, qui ho ritrovato la calma e la tranquillità che in questo mondo frenetico è ormai difficile da avere ed l’ho ritrovata guardando queste persone: chi passa in biblioteca per prendere un libro non ha fretta, sceglie con calma, ci pensa su perchè quello che sceglierà sarà il suo compagno per il seguente mese.
Non fate il mio “errore” di aspettare tanto e provate a buttarvi, vale davvero la pena partecipare al servizio civile!
Giulia