Non potrei essere più grata per quello che sto facendo, sperimentando e condividendo da praticamente otto mesi a questa parte.
Sono impiegata nel progetto riguardante le biblioteche intese come spazi di democrazia e, dal primo giorno di avvio, ho capito che avrei amato ciò che mi sarei trovata davanti e che avrei appreso. Grazie a questa opportunità, non solo sono riuscita a “crescere” come individuo, superando tanti blocchi e insicurezze, ma ho anche conosciuto persone meravigliose tramite le formazioni, con alcune delle quali ho anche instaurato dei bei rapporti.
Trovo il servizio civile un validissimo approccio al mondo del lavoro, in quanto dispone di diversi ambiti in cui impegnarsi e la possibilità di scegliere quello che più ti aggrada e con il quale senti una maggior connessione: non c’è nulla di meglio di poter iniziare ad essere operativi facendo qualcosa che ti appassiona e che, soprattutto, ti fa sentire utile per te stesso, per la società e per il territorio a te circostante.
Sono davvero felice di poter aiutare colleghi ed utenti di biblioteca, di vedere quasi ogni giorno volti conosciuti e sconosciuti contemporaneamente, di sentirmi apprezzata e ben accolta, di sentir pronunciare frasi come: “Grazie mille per la tua pazienza, sei gentilissima!”, o addirittura notare utenti prendere confidenza con me ed affezionarsi, perché tutto questo lo faccio con il cuore e spontaneità.
Mancano ormai quattro mesi al termine di questa esperienza e posso affermare che vorrei non si concludesse mai… So già che quando accadrà, mi scapperà di certo una lacrimuccia.