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Dieci cose che sono successe questo mese – October edition

Dieci cose che sono successe questo mese – October edition

Abbinamenti musicali consigliati:

Chiara ha passato tutto il mese a canticchiare tra sé e sé The time warp. Questo ovviamente non ha nulla a che fare con la sua storica resistenza al passare degli anni e con il punto 10. Quando qualche giorno fa l’ha sentita in radio, trasmessa per festeggiare proprio i 50 anni del musical, ha pensato: e sia.

Francesco ha ascoltato talmente tanta roba in quest’ultimo mese che potrebbe farci un’altra newsletter, ma si limita a consigliare Universal Language di Gianluca Petrella e i Cosmic Renaissance.

Linda non vedeva l’ora che arrivasse ottobre per ascoltare il nuovo album degli Arctic Monkeys, The car, e per la nuova stagione di uno dei suoi podcast preferiti, Poi migliora

Ma attenzione attenzione! Questo mese ci siamo trovat* d’accordo su una cosa da ascoltare. Un miracolo? No, una cosa che abbiamo fatto noi (eh eh, facile così!) e di cui vi raccontiamo al punto 5.

Uno. Il conto alla rovescia (QUEL conto alla rovescia!) è terminato. Era partito a maggio e Linda, a fine settembre, aveva dichiarato che dal 20 ottobre sarebbe passata in modalità ossessione, vale a dire controllo del sito del Dipartimento ogni sette minuti. La pubblicazione delle graduatorie di valutazione dei programmi presentati a maggio il 19 ottobre non solo ha fatto saltare le sue intenzioni, ma ha salvato Chiara e Francesco da quel clima di ansia che solo lei sa creare quando aspetta quelle valutazioni. Se ci leggete dalla prima puntata sapete che c’è un’unica parola d’ordine su questa questione, ed è prudenza. Non siamo andati male, eh? Ma comunque prudenza e dita incrociate fino alle graduatorie definitive e a indicazioni certe sulla soglia di punteggio con la quale si va a bando. Nel frattempo, per vivere nuove attese, abbiamo aderito come partner a ben due progetti in questo mese. Incrociate le dita pure voi, please, e non tanto per noi ma per questi due progetti, che se saranno approvati porteranno delle belle novità sul nostro territorio.

Due. Siamo quasi pronti per la pubblicazione delle graduatorie del progetto di Servizio Civile Digitale.  Il 12 ottobre Francesco e Linda hanno svolto i colloqui di selezione per il progetto “Sportelli digitali, cittadini connessi 2022”, nel quale abbiamo un posto al Comune di Poggio Torriana. Dobbiamo dire una cosa: tornare a incontrare i candidat* di persona è stato bellissimo! Sarà che abbiamo passato due ore davvero piacevoli con Barbara e Valentina, le referenti del Comune per il progetto, e i candidat* che si sono presentati al colloquio, sarà che ci ha fatto fin troppo ridere il fatto che non siamo riusciti a bere un caffè fra Rimini e Poggio, sarà che è stata anche l’occasione per vedere il volontario Alessandro alle prese con mappe cartacee (nel 2022!), ma ci siamo proprio divertiti. Detto questo, volontari* selezionat*, graduatorie depositate al nostro ufficio nazionale e appena ci arriva l’ok pubblichiamo. Presto, presto!

Tre. Nel frattempo è partito anche il Servizio Civile Regionale. In agosto abbiamo finalmente completato la nostra squadra di supereroi, e subito ripartiamo con nuove attività e nuov* volontar* (perché qui non ci si ferma mai!). Il 3 ottobre, infatti, è stato avviato il progetto di Servizio Civile Regionale “2022 Nuove generazioni”, che realizziamo insieme all’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII e la Cooperativa Il Millepiedi e che coinvolge i nostri soci Associazione Arcobaleno e Centro Educativo Italo Svizzero. Avevamo a bando quattro posti ma, tra un numero esiguo di candidature e qualche rinuncia, il progetto si è avviato con una sola persona per sede anziché due. Questo non cambia nulla in termini di impegno e di attenzione per il progetto. È stato un primo mese intenso, denso di formazione e di prime attività nelle sedi. Benvenute Omolade e Sonia, buon servizio!

Quattro. Abbiamo partecipato a “50 anni di servizio civile”, l’evento organizzato da Arci Servizio Civile Nazionale Aps per celebrare la legge 772 del 1972. Abbiamo fatto la prima gita a Roma tutt* insieme e siamo anche partiti il giorno prima dell’evento, ufficialmente perché sarebbe stato impossibile arrivare in orario partendo la mattina stessa del 6 ottobre, in realtà perché volevamo cogliere l’occasione per fare una cena romana bella e buona. Bella perché eravamo in compagnia de* collegh* del Friuli Venezia Giulia e di Martina, delegata alla gestione organizzativa di quel progetto IGTS di cui abbiamo tanto parlato nei mesi scorsi; buona perché non ci dovete contraddire sulla bontà della cucina romana, che qua, incredibile ma vero, trova tutti d’accordo. Torniamo al dunque: l’evento è stato davvero interessante, abbiamo ascoltato il punto di vista storico del prof. Labanca, il report del prof. Ertola sulla ricerca realizzata a livello nazionale su archivi e documenti delle ASC Aps e le testimonianze di chi per il SC lavora quotidianamente e di chi lo ha svolto contribuendo alla difesa del paese senza imbracciare le armi. Chiara e Linda se ne sono andate prima del brindisi, Francesco si è fermato e ha avuto l’onore di essere nel selfie più bello mai visto in Arci Servizio Civile!

Cinque. È uscito il nostro (primo?) podcast, Obiezione accolta. Mettiamo subito le mani avanti: Obiezione accolta è un podcast con un audio pessimo, se si escludono le intro di Francesco. Ma potevamo buttare nel bidone un’ora e mezza di registrazione e la collaborazione di chi è passat* nel nostro ufficio (che sì, è sopra alla ferrovia) per raccontare la propria esperienza di obiezione di coscienza e Servizio Civile? Quelle che sono diventate delle interviste audio erano in partenza delle interviste video e erano state registrate per la ricerca del prof. Ertola di cui sopra. Poi ci siamo dett* che avremmo dovuto usarle anche in altro modo ed ecco che Francesco è corso in studio e ha trasformato il tutto in un podcast. Fatta questa doverosa premessa, che ne dite di correre ad ascoltare le prime due puntate con Massimo Spaggiari e Pier Pierucci, ché poi a novembre arrivano le altre due e non ci state dietro? 

Sei. Siamo stati iscritti al RUNTS! Troppo entusiasmo per una esclamazione incomprensibile per qualcun* e irrilevante per altr*? Ci dispiace ma questa Riforma del Terzo Settore è una questione che ci portiamo dietro da anni e quando è arrivata la pec che confermava l’iscrizione della nostra associazione al Registro Unico del Terzo Settore abbiamo avuto l’impressione di aver raggiunto un gran traguardo. Ma dato che c’era ancora da sistemare lo statuto, questo mese abbiamo incontrato le organizzazioni socie in Assemblea, anche questa finalmente in presenza. Siamo stat* insieme quasi un paio di ore perché non c’era mica solo lo statuto all’ordine del giorno. Alcune questioni sono andate via lisce lisce, altre un po’ meno. Per fortuna c’era un rifornimento di frutta e biscotti ad addolcire i presenti al termine della riunione.

Sette. Sofia e Marco sono andat* a fare un giro a Firenze. Non solo per diletto personale, ma per partecipare a “TourismA – Salone Archeologia e Turismo culturale” insieme ai Musei di Santarcangelo, loro sede di servizio, e a Remus, la rete museale dei fiumi Uso e Marecchia. Sofia ha riferito che è stata un’esperienza molto interessante e formativa, che le ha fatto capire di essere in grado di svolgere attività che non pensava di poter gestire in autonomia. Marco ci ha scritto che partecipare a TourismA è stato «proprio figo», anche perché lui e Sofia hanno avuto modo di incontrare, in un bellissimo clima generale, docenti, studiosi, semplici curiosi o appassionati di archeologia da tutta Italia, nonché una (?) bottiglia di Chianti. Oltre ad aver fornito informazioni sui musei della rete Remus, hanno gestito e realizzato dei laboratori di lavorazione dell’argilla, tessitura, scrittura su tavole cerate e creazione di fibule e orecchini di ispirazione villanoviana insieme a Martina del Museo Archeologico di Verucchio. Attività che hanno riscontrato un gran successo e hanno consentito loro di conoscere la signora Carmelina, che non ha saltato un laboratorio e che pare essersi così affezionata ai regaz che Marco non sarebbe sorpreso di ricevere da lei una busta per Natale. 

Otto. Paola e Linda sono andat* a fare un giro a Venezia. E hanno avuto così l’opportunità di partecipare alla fase finale di “Scritture”, scuola itinerante di drammaturgia di cui Riccione Teatro, loro sede di servizio, è capofila, e che ha realizzato in partnership con il Teatro Stabile di Bolzano, il Teatro Bellini di Napoli, il Teatro di Sardegna, il Teatro Stabile del Veneto e LAC – Lugano Arte e Cultura. Un’esperienza che, ci riferiscono, le ha messe a dura prova perché le persone che hanno partecipato alla scuola erano un gruppo consolidato da mesi e loro le hanno incontrate – e le hanno dovute affiancare – nel momento di massima tensione di tutto il progetto, vale a dire quello in cui si sono concretizzati gli esiti del percorso sotto forma di mise en espace. Ma pare che queste difficoltà siano state nulla di fronte all’attestazione di fiducia da parte di Riccione Teatro che le ha coinvolte in questo progetto così importante. C’è dell’entusiasmo.

Nove. I regaz in servizio al Campus sono rimasti a Rimini ma hanno conosciuto nuovi posti e tante persone. Dal 5 al 10 ottobre si è tenuto Alma Mater Fest, un evento rivolto a* student* Unibo. Al Campus di Rimini sono stati sei giorni intensi pieni di attività a cui partecipare: visite guidate della città (per scoprire meglio la Rimini Romana e Malatestiana, le Sale antiche della Biblioteca Gambalunga, la Rimini Felliniana e gli spazi dell’Ex Cinema Astoria), tour delle sedi del Campus, conversazioni, musica, sport (tornei di beach volley, biliardino e beach tennis) e banchetti informativi. Alida ci ha raccontato che lei e gli altr* regaz sono stati coinvolti nella conversazione su sport e salute con la possibilità di conoscere le storie di professionisti nell’ambito farmaceutico, sportivo e digitale e hanno partecipato direttamente ai banchetti informativi, dove gli studenti potevano confrontarsi con loro per chiedere informazioni. Poiché sembra che sia stata una bella festa, l’anno prossimo vediamo se riusciamo a imbucarci!

Dieci. Abbiamo lavorato tanto questo mese, ma abbiamo pure festeggiato. Non è che per tutti i compleanni in ufficio mettiamo su dei megaparty con festoni e palloncini, ma per quelli importanti/significativi/tondi (come scrivere questa cosa senza che la Canini si offenda?) ci diamo da fare e prendiamo il tutto abbastanza sul serio. Così sul serio che noi abbiamo celebrato Chiara il giorno del suo compleanno – addobbando l’ufficio e mangiando una quantità di dolci francamente esagerata – e la domenica successiva, con un pranzo a sorpresa. Lei, quella ostile al tempo che passa, fra una sorpresa e l’altra, ha festeggiato per un’intera settimana. E questo è stato possibile perché tutto l’ufficio ha passato il mese precedente a impedirle di mettere appuntamenti in quei giorni, facendole posticipare impegni con scuse ridicole e dichiarando la volontà di fare cose al posto suo con un trasporto tale che non ha mai avuto il coraggio di controbattere. Noi siamo felici di aver contribuito a tutto questo, lei di quella settimana piena di cose, persone e dolci. Ci pare meno contenta quando passa il presidente a chiederle come vadano le cose alla sua età, ma quella è e se la deve accollare!

Cose che ci aspettiamo a novembre: la graduatoria, quella definitiva, che dà avvio alla macchina infernale di programmazione della prossima campagna di promozione e alla pianificazione di mille cose da fare. E il primo compleanno di Dieci cose!

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