Quanto fa la differenza un accento? Che “tìrati dentro” e “tiràti dentro” siano scritti allo stesso modo non c’è dubbio, ma presumono due predisposizioni opposte. “Tiràti dentro” è quando tu e i tuoi amici siete costretti a partecipare a un ballo di gruppo mentre ve ne stavate volutamente in disparte; “tìrati dentro” è quando a quel ballo di gruppo non solo decidi di unirti, ma ti appassioni così tanto che finisci col mostrare ai tuoi amici le mosse.
Tirarsi dentro il Servizio Civile Universale è un augurio, un auspicio a partecipare attivamente, per un anno, a questioni sociali che toccano tutti i cittadini: inclusione sociale, cultura, accoglienza e promozione della pace. Ma non solo, è una provocazione a voler prendere una posizione, a prendere parola e affrontare temi importanti quali la solidarietà e la nonviolenza, a non rimanere in disparte, a far sentire la propria voce per una società più inclusiva, democratica e tollerante. Nel Servizio Civile Universale vi sono ambiti diversi: dallo sport, alle biblioteche, al teatro, all’assistenza agli anziani, non isole ma anelli di una catena che si sostiene e si supporta; diventare operatore volontario del Servizio Civile è un modo per entrare in una rete, e avere la possibilità di imparare e contribuire al cambiamento della società.
Valentina Luca – Operatrice volontaria Riccione Teatro
Le illustrazioni della campagna “Tìrati dentro” sono realizzate da Mariagloria Posani, operatrice volontaria di Motus.
Si ringraziano Marilena Gentile, Valentina Luca, Arianna D’Angelo, Giulia Felderer, Beatrice Pinciaroli, Serena Palummieri e Virginia Benzi per la collaborazione.