Raccontare il Servizio Civile mi era sembrata una cosa semplice, prima di iniziare. Pensavo ad una descrizione di ciò che faccio tutti i giorni, di cosa sono le formazioni e via dicendo…Poi, quando ho cercato di raccogliere tutti i pensieri, mi sono resa conto che era un approccio riduttivo. Perché il Servizio Civile, per me, non è solo un’occupazione, una serie di azioni che svolgo quotidianamente, ma un mondo di scoperta continua, che ha ampliato i miei orizzonti in un modo che non credevo possibile. Mi ha permesso di lavorare in un Istituto Storico, in quello che è il mio ambito di studi. Mi sta permettendo di ampliare le mie conoscenze. Ma più di tutto, mi sta aiutando a creare una rete di collegamenti, di amicizie e di supporto sia con alcuni colleghi in Istituto sia con gli altri ragazzi e ragazze volontari. Dunque, prestare Servizio per me non è soltanto rispondere al telefono, organizzare corsi di formazione, prestare libri, aiutare studenti, ma è scoprire, imparare, conoscere. Provare esperienze nuove, come il toccante Viaggio della Memoria a Pistoia, che abbiamo fatto assieme ad altre volontarie a fine maggio.
Tutto questo è importante tanto quanto il lavoro che svolgiamo presso gli enti, l’aiuto che portiamo.
In sostanza, essere una volontaria ha cambiato i miei orizzonti e ha decretato una nuova fase della mia vita, mi ha portata a crescere, a diventare più indipendente (anche economicamente parlando, perché no?), a stringere amicizie e legami che dureranno anche oltre. A sentirmi utile, consapevole di dare un contributo, di migliorare le cose agli altri, anche solo indirizzandoli, aiutandoli con una ricerca oppure semplificando il lavoro dei miei colleghi.
Non è come me l’ero aspettato, ma molto di più.
La mia domanda era stata presentata un po’ per caso, senza la consapevolezza di quello che sarebbe successo se fossi stata presa, ed ora mi sento di ringraziare di cuore chi mi ha spinto a farlo, per avermi concesso l’opportunità di accrescere tanto me stessa.
Serena