Abbinamenti musicali consigliati:
Chiara ultimamente ha bisogno di respirare un po’ di tranquillità, e per questo negli anni Ben Harper è stato un fedele alleato, già dai tempi di Burn one down.
Francesco nell’ultimo periodo è in fissa con gli Snarky Puppy, che gli hanno tenuto grande compagnia nei numerosi viaggi in macchina di questo mese. Per qualche giorno, però, ha avuto in testa Guajira e Primavera di Santana… chissà perché?
Linda è stata impallata con i Post Nebbia per una settimana dopo averli visti in concerto, poi si è ricordata che non può contemporaneamente canticchiare e scrivere, quindi ha controllato tra le nuove uscite e si è data all’ascolto dell’ultimo dei Daughter.
Uno. Questa sarà un’edizione a metà di Dieci cose. Come avrete capito dall’ultima puntata flash, in questo periodo siamo decisamente stanch*, se ne sono sovrapposte mille e siamo arrivat* alla fine di questo mese ancora con l’acqua alla gola. Qualche giorno fa ci siamo dett* che era il caso di saltare questa puntata, ché ad aprile non siamo riuscit* a seguire con attenzione le cose che hanno fatto l* regaz e gli enti mentre noi, in ufficio, abbiamo solo vissuto cose già raccontate e straraccontate – a parte la gita di cui al punto 5, della quale ci sarebbe dispiaciuto non parlarvi. Ma dato che Francesco è riuscito a ipotizzare qualche punto su cui scrivere, abbiamo deciso di regalarvi la prima versione a metà della vostra newsletter favorita. Torneremo con una versione completa, lunga e dettagliata a maggio e, per quello che possiamo prevedere, sarà l’edizione da non perdere.
Due. Pubblicate le graduatorie provvisorie. Un paio di settimane fa abbiamo reso pubbliche le graduatorie di selezione dei nostri progetti, provvisorie perché sono ora al vaglio del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale. Mentre attendiamo la conferma prepariamo tutte cose per il prossimo avvio al servizio, richiesto per il 25 maggio. La vera incognita ora è: in quant* saremo quel giorno? Qui le rinunce fioccano e, nonostante quelle 212 domande pervenute e le richieste di subentro che stiamo ricevendo, rischiamo di iniziare il nuovo anno con meno di 70 nuov* operator* volontar*. Se considerate che avevamo a bando oltre 130 posti, capirete perché, oltre a tanta stanchezza, c’è anche poca serenità qui al 21esimo.
Tre. Abbiamo chiuso i programmi e i progetti per l’anno prossimo. E senza tante celebrazioni e “Guarda che invio, eh? Li rileggo ancora per la milionesima volta o vado?”. Ve lo ricordate quando, intorno a novembre, aspettavamo la valutazione dei progetti e vi abbiamo raccontato di una Linda rinchiusa nel suo silenzio in attesa delle graduatorie? Ecco, questa volta si è ammutolita (con il resto del mondo, da sola parlava moltissimo) già in fase di scrittura. E questo perché insieme alle altre ASC emiliano-romagnole abbiamo messo in piedi un’architettura impensabile fino a un paio di anni fa e coordinata propria da Linda, che ha dovuto fare tutto tirando dritto come un treno, fra progetti da revisionare all’ultimo minuto, sedi che non si sa da dove fossero sbucate fuori ed enti che hanno cambiato idea dopo aver confermato tutto. Pare che ci sia stato anche qualche momento di sconforto ma alla fine i progetti sono arrivati al nazionale e fra pochi giorni finiscono al Dipartimento. Incrociate tutto quello che potete incrociare, pliz, ché abbiamo bisogno pure di un po’ di fortuna.
Quattro. Siamo stati al Teatro Galli per Supernova. Ed è veramente stata un’esplosione di arte, in cui gli spettacoli, le performance, le installazioni e i laboratori hanno occupato ogni angolo disponibile del teatro e della zona circostante. Per l* regaz in servizio civile alla compagnia Motus e a Santarcangelo dei Teatri, che hanno curato la rassegna, è stata una bella esperienza, nata, cresciuta e realizzata durante il loro anno di servizio. Ilaria, Alice, Elisa, Francesca e Jacopo si sono pres* cura di diversi aspetti dell’evento, dal sostegno alle compagnie presenti alla gestione del pubblico, dalla biglietteria alla comunicazione. Dicono che è stata una buona occasione per uscire dall’ufficio e lavorare con un team di persone con cui normalmente non collaborano così a stretto contatto e che l’impressione generale sia di un evento ben riuscito, soprattutto grazie alla qualità dell* artist* coinvolt*, tutt* talentuos* e con qualcosa da dire. Insomma, che sia andata bene lo si capisce anche dalla luce negli occhi dell* regaz, no?
Cinque. Siamo stat* a Sant’Anna di Stazzema. Dove il 12 agosto 1944 alcuni reparti di SS, accompagnati da fascisti e collaborazionisti, massacrarono 560 persone, tra cui oltre 100 bambini, in poco più di 3 ore. La vittima più giovane aveva soltanto 20 giorni di vita ed era la sorella della signora Adele Pardini, che è venuta a salutarci e a raccontarci quel che ricorda di quel giorno. I suoi racconti, mischiati a quelli che Adele ha sentito dalla sorella Cesira, venuta a mancare un anno fa, ci hanno restituito tutto l’orrore vissuto dalle vittime del nazifascismo. Francesco e Linda hanno accompagnato l* regaz e nel lungo viaggio di ritorno hanno avuto modo di cogliere i commenti positivi sulla giornata – che è stata fredda e piovosa ma, a suo modo, bellissima. Un grazie ad Asc Nazionale per il sostegno, ad Asc Toscana ed Emilia-Romagna per l’impegno che annualmente mettono nella realizzazione di questa iniziativa, ad Asc Bologna, Reggio Emilia e alle Asc toscane per la partecipazione e ad Asc Cesena sia per tutta l’organizzazione logistica, sia per le ore di viaggio insieme.
Cose che ci aspettiamo a maggio: un anno di servizio civile finisce, un anno di servizio civile inizia. Persone che vanno, persone che restano, persone che arrivano. Sarà un mese pieno di novità e no, non sarà quello della tregua.
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