Abbinamenti musicali consigliati:
Chiara non ha ancora risolto il conflitto fra la sua autoradio e la chiavetta. Certo, questa poteva essere una buona occasione per accendere la radio, e scoprire finalmente che nel 2000 non solo non c’è stato il millennium bug, ma non si è neanche congelato il panorama musicale mondiale! E invece lei è andata a ripescare dei vecchi, vecchi CD… (how soon is now?)
Francesco ha bisogno di qualcosa che gli tiri su il morale quindi nelle ultime settimane ha rispolverato la discografia degli Elio e le Storie Tese.
Linda, forse come tantз altrз, nutre una certa antipatia per il mese di gennaio. Fa freddo, ovunque ci si giri c’è questa narrazione insopportabile e inutile sul ricominciare e sui buoni propositi e, soprattutto, è infinitamente lungo. Per questo è stato il mese ideale per affrontare la discografia infinita dei Sault, concentrandosi in particolare su 11.
Uno. Non stiamo mai tranquillз. Non per dirvi che ne abbiamo combinata un’altra, che vi stiamo per raccontare l’ennesima strabiliante idea che ci è venuta in mente ma per dire che, nel mondo del Servizio Civile, non ci si può rilassare un attimo che tutto si scombussola, di nuovo. Con la legge di bilancio dei primi giorni dell’anno è arrivato un bel taglio ai finanziamenti per il Servizio Civile: se attualmente sono 71.550 le posizioni a bando, con i fondi stanziati saranno circa 55.000 nel 2023 e più o meno 25.000 nel 2024 e 2025. Male male quindi? Sì, male male, soprattutto ora che ci stiamo preparando ad affrontare la nuova programmazione e questo clima di incertezza la rende sempre più complessa. Il bene che fa il Servizio Civile allз giovani, alle comunità e ai territori è difficilmente quantificabile o spiegabile, ma vedere che a non riconoscere questo valore sono quelle istituzioni che il Servizio Civile lo dovrebbero promuovere, è abbastanza avvilente. Noi continueremo a batterci perché non diventi una opportunità per pochз né venga sostituito da alternative di dubbia utilità e anacronistiche come la mini naja.
Due. Le candidature sul bando stentano ad arrivare. Vi ricordate che il mese scorso abbiamo scritto che speravamo in “un botto di candidature per i nostri progetti”? Ecco, manco per niente. Cioè, ce ne sono, ma molte meno rispetto ai posti disponibili in tutti gli ambiti di intervento. Che dite, non sarà piaciuta la nostra campagna di promozione? Non crediamo che sia questo il motivo, perché se così fosse dovremmo assumere che nessuna comunicazione sia stata gradita, né di ASC né degli altri enti. I nostri progetti non sono abbastanza interessanti e attraenti per lз giovani? Può essere, ma anche in questo caso allora ce ne sono davvero pochi di interessanti, nostri e di altri. Insomma, per dirvi che questa carenza di domande non riguarda solo noi, ma tutti. A rileggere quello che abbiamo scritto il mese scorso, ma che sosteniamo da tempo, c’è chi vorrebbe urlare «Ve l’avevamo detto, dannazione!». Ecco che forse siamo arrivati a quel punto in cui vediamo le conseguenze di un sistema che non si è mai raccontato e valorizzato come avrebbe dovuto. Ma dietro c’è sicuramente anche molto altro (si è perso lo spirito? La pandemia ha un qualche tipo di responsabilità?) e se non ci impegniamo, a tutti i livelli, per capirlo, tutto questo non ha senso e non ne ha neppure lamentarsi per il taglio dei finanziamenti. Dai, lo sappiamo che non avete detto del bando a tuttз quellз che conoscete, che non ne avete parlato sui social anche solo per dire che per voi è (o è stata) un’occasione preziosa per acquisire nuove competenze e mettere in gioco quelle che già avevate. Fatelo pliz, aiutateci, ché se perdiamo l’entusiasmo è finita.
Tre. Siamo stati in giro a incontrare (qualche) giovane. Non vogliamo fare l’edizione depressione di Dieci cose, ma gennaio è stato un mese complesso e non lo negheremo. Quindi, gasatissimз all’idea di fare gli incontri di presentazione del bando in presenza dopo due anni passatз a farci ingrigire la pelle dalla luce blu del computer, ne abbiamo messi in conto quattro nel giro di pochi giorni. Abbiamo fatto un aperitivo al Bar Lento qui a Rimini l’11 gennaio, una incursione al Teatro di Novafeltria il 14, un primo pomeriggio al Campus il 25 e una serata a San Giovanni in Marignano il 26 gennaio, che è stato anche l’appuntamento di maggior successo in termini numerici. In generale ci aspettavamo più affluenza ma noi siamo comunque contentз di averli organizzati e di aver avuto la fortuna di ascoltare le testimonianze di volontarз ed ex volontarз e se quegli appuntamenti sono stati utili anche a unə solə giovane, per noi è ok. Poi ci sono stati gli incontri del Copresc a Riccione, Santarcangelo e Rimini e anche lì la storia è stata più o meno la stessa. Avremmo dovuto forse fare anche un incontro online, ci ha suggerito qualcuno. E allora, in extremis, vada per l’incontro online: saremo connessi ad aspettare lз ultimз indecisз per raccontare loro del Servizio Civile giovedì 2 febbraio alle 18:30 su Google Meet. Spammate, pliz?
Quattro. Francesco torna a scuola! E in più d’una, tra l’altro! Già a novembre e dicembre vi avevamo raccontato di qualche incontro fatto a scuola, organizzato dal Copresc. Gennaio è stato un altro mese denso di appuntamenti e a dieci giorni dalla chiusura del bando, possiamo tirare le somme e cominciare a fare qualche valutazione. Dopo aver incontrato 520 regaz delle classi 4e e 5e di otto scuole superiori della provincia, possiamo dire con una certa sicurezza che questo lavoro di informazione sul Servizio Civile è fondamentale. Solo in un paio di classi c’era qualche alunnə che conosceva già il Servizio Civile, in genere perché qualche amicə o parente l’aveva fatto, ma per tutti lз altrз era un discorso totalmente nuovo. Quello che ci fa ben sperare è che moltз regaz si sono mostratз interessatз, hanno fatto domande e alcunз ci hanno anche fermato dopo gli incontri per avere ulteriori informazioni. E anche Zoe, volontaria di Arcobaleno che ha accompagnato Francesco al liceo Serpieri, conferma questa impressione. Difficilmente questo interesse si tradurrà in più domande per il bando di quest’anno, con l’esame di maturità praticamente a inizio servizio, ma se vogliamo invertire la tendenza nei prossimi anni non possiamo tirarci indietro da un lavoro di “semina” che sicuramente porterà i suoi frutti.
Cinque. A Milano si continua a riflettere sulle competenze. Quelle che si acquisiscono e si valorizzano durante il Servizio Civile, che ha dimostrato di aver contribuito, per tantз giovani, alla loro educazione e formazione: stare in ambienti di gruppo e lavorativi, affrontare gli imprevisti quotidiani ma in un contesto sicuro e di crescita, apprendere le regole della partecipazione civica. Il 19 gennaio Arci Servizio Civile Nazionale ha organizzato a Milano un evento di restituzione dei risultati del progetto IGTS – di cui avete già sentito parlare, se vi ricordate bene – e di confronto con organizzazioni che, a vario titolo e a vari livelli, si occupano di formazione e di riconoscimento e certificazione delle competenze. Potete ascoltare quello che è stato detto in quell’occasione qui mentre domani, collegandovi ai canali social di Arci Servizio Civile, potrete seguire l’evento romano di presentazione dei risultati di IGTS, ovviamente con altrз ospiti e, di conseguenza, altre riflessioni rispetto a quelle di qualche settimana fa a Milano. Linda aveva in programma anche una gita romana per l’occasione ma ha deciso di seguire l’evento in streaming: le sono bastati i ritardi dei treni verso Milano, per questo mese.
Sei. Il Servizio Civile Digitale prosegue fra formazione e supporto alla cittadinanza. Mentre l’anno di servizio di Urgela al Comune di Santarcangelo di Romagna è ormai vicino alla fine, quello di Anas a Poggio Torriana sta entrando sempre più nel vivo. Come già l’anno scorso per Urgela, anche lui si è beccato una due giorni a Roma per una sessione intensa di formazione specifica a cura della nostra associazione nazionale e di Fastweb, partner del progetto. Anas ci ha raccontato che la formazione è stata molto interessante e i formatori competenti e in grado di attirare e tenere l’attenzione sua e dellз suз colleghз. Oltre alla soddisfazione per la formazione, ci ha fatto sapere che queste prime settimane di servizio stanno andando al meglio sia per le relazioni che si sono create in sede, sia per il supporto che offre alla cittadinanza – la quale ne vorrebbe sempre di più, ci racconta la sua Olp Valentina. Pochi giorni fa è uscito il primo video realizzato da Anas (per il quale pare che la formazione romana sia stata utile) e potete vederlo qui. E, ancora, ha dato una mano a realizzare le video interviste a Lisa e Alessandro, in servizio rispettivamente alla Biblioteca e al Comune di Poggio Torriana. Quanto siamo fortunatз a conoscere e a condividere la nostra vita lavorativa con tuttз questз giovani che si impegnano per le nostre comunità?
Sette. Rachele e Marco sono stati in radio a raccontare la loro esperienza. Da metà dicembre, infatti, sta andando in onda su Radio Icaro e Icaro Tv una rubrica dedicata al Servizio Civile, organizzata dal Copresc, all’interno del programma Io ne ho lette cose. Rachele ha avuto modo di raccontare di cosa si occupa il CRAS, come si svolgono le giornate delle volontarie, di spiegare cosa l’ha spinta a scegliere il Servizio Civile in questo ambito e cosa sta imparando da questa esperienza. Anche Marco ha parlato della sua esperienza ai musei di Santarcangelo e di come è arrivato a fare Servizio Civile. Nonostante un po’ di agitazione iniziale (il microfono incute sempre un certo timore) se la sono cavata egregiamente e grazie a Stefano, il conduttore del programma, che li ha messi a loro agio e stimolati con qualche domanda, non si sono nemmeno accorti del tempo che passava. Da Icaro ci dicono che la rubrica è molto apprezzata e chissà che non possa andare avanti anche dopo la chiusura del bando.
Otto. Lз volontarз di Cattolica hanno fatto video e illustrazioni per raccontare il loro servizio. E come tuttз quellз che hanno partecipato agli incontri di presentazione del bando, agli appuntamenti nelle scuole, alle rubriche radio, l’hanno fatto con l’idea che la condivisione della loro esperienza potesse essere di stimolo per altrз giovani. Senza che da queste parti ne sapessimo nulla, un giorno ci siamo trovatз taggatз in un video sul profilo del Museo della Regina nel quale Giacomo raccontava la propria esperienza come volontario in quella sede. Qualche giorno dopo anche Sara ha raccontato il suo punto di vista, sempre in relazione al servizio al Museo. E una settimana dopo, un altro tag su Instagram ci ha fatto scoprire che Emily, volontaria al Teatro della Regina, aveva prodotto un’illustrazione carinissima e molto divertente per raccontare quello che lei e lз suз colleghз fanno in quella sede. Il fatto che lз regaz ci mettano la faccia in questo modo è per noi il regalo più bello – ed è la cosa che ci fa mantenere vivo quell’entusiasmo di cui sopra.
Nove. Abbiamo celebrato la Giornata della Memoria. Non noi direttamente, ma i nostri soci e gli Enti con i quali lavoriamo. Le attività organizzate per ricordare la brutalità della Shoah sono state così tante che per raccontarle tutte servirebbe un’altra edizione di Dieci cose. A Riccione è andato in scena lo spettacolo, inserito nel cartellone de La Bellina di Riccione Teatro, “Amore senza vocabolario” della Compagnia Fratelli di Taglia, che racconta l’esperienza nei lager di Gino Pagliarani, giornalista, psicologo e padre fondatore della psicosocioanalisi italiana. Andrea ci ha raccontato che in Biblioteca a Coriano è stata allestita una vetrina tematica per ragazzi dai 7 ai 14 anni e pubblicata una lista di approfondimento dei testi consigliati. Ilaria ci ha fatto sapere che la sezione ragazzi della Biblioteca Gambalunga ha organizzato un evento di presentazione di “La finestra del re di polvere” di Alice Barberini e di Pierdomenico Baccalario, che racconta la storia di Henio, un bambino ebreo, che vive nel ghetto di Lublino al tempo delle persecuzioni. Sempre in Gambalunga, ma nella sezione adulti, così come alla Biblioteca di Poggio Torriana, è stata esposta una selezione di libri dedicati alla memoria e alla Shoah che rimarrà in vetrina anche per tutta questa settimana. E a Santarcangelo è stata organizzata una mostra in collaborazione con il museo ebraico di Bologna per la quale lз volontarз hanno preparato dei percorsi di lettura sul tema divisi per argomenti, in particolare i lager e storie di donne. Anche noi, in collaborazione con le altre Asc emiliano-romagnole, stiamo organizzando qualcosa, ma ne riparleremo più avanti.
Dieci. Il teatro è aperto! Dopo qualche anno di pausa forzata dovuta ai lavori di ristrutturazione, nel weekend del 13 e 14 gennaio ha riaperto le porte alla cittadinanza il Teatro Sociale di Novafeltria. Già l’appuntamento era stato segnato nelle nostre agende ma siamo anche statз invitatз a partecipare dall’Amministrazione comunale per parlare di Servizio Civile. Siamo statз onoratз della proposta ed è stata solo un motivo in più per non mancare. Due le ragioni per cui ce ne siamo andatз da Novafeltria felici e contentз: innanzitutto, il “nuovo” teatro è bellissimo (nuovo solo perché rimesso a nuovo, lo sapete che pare esistesse già nel ‘700?) e non vediamo l’ora di avere l’occasione di tornare per vedere uno degli spettacoli in cartellone. Poi, nel nostro sabato pomeriggio a teatro, abbiamo avuto il piacere di incontrare alcunз ex volontarз che sono passatз a farci un saluto e a raccontarci quello che hanno fatto dopo il Servizio Civile. Quanto siamo gratз per i vostri racconti no, non ne avete idea.
Cose che ci aspettiamo a febbraio: facciamo che rispetto al bando non ci aspettiamo nulla, ché magari è meglio? Ma di certo attendiamo il nuovo Piano triennale e la circolare di programmazione 2023 del Servizio Civile Universale e quella per la progettazione del Servizio Civile Regionale. E poi se non arrivano attenderemo ancora!
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