Udienza del Papa – 26 novembre 2016
Sabato 26 novembre 2016 si è tenuta a Roma presso l’Aula Paolo VI (Sala Nervi) l’Udienza del Papa.
Hanno partecipato numerosi volontari o ex volontari in servizio civile. Da Rimini e zone limitrofe hanno partecipato 21 ragazzi in Servizio Civile e un ex volontario.
Il pullman organizzato da Arci è partito alle ore 3,00 da Rimini e alle ore 8 dovevamo trovarci il più vicino possibile a Sala Nervi, perché si poteva accedere alla Sala soltanto dalle ore 8,45 fino alle ore 10,45.
L’arrivo del Papa era previsto per le ore 12,00 ma il 1 step per accedere alla Sala Nervi richiedeva abbastanza tempo, perché c’è stata molta partecipazione e la fila era numerosa. La partenza per il ritorno era prevista per le 15,00.
Verso le ore 10,00 siamo riusciti ad accedere alla Sala Nervi, siamo rimasti in gruppo, ma è stato difficile rimanere insieme ed incontrare tutti gli altri gruppi di Arci, ma ci siamo incontrati alla fine dell’Udienza e abbiamo avuto modo di salutarci e di fare una foto insieme.
Era previsto per due persone di ogni pullman l’accesso alla prima o seconda fila, del nostro gruppo abbiamo avuto questa possibilità io, Anna Sofia Sparacca e Laura Poggioli.
Quando siamo entrati in Sala Nervi c’era un clima di allegria ed una Band suonava sul palco e gli ospiti stavano cantando insieme a loro.
Poi c’è stata la partecipazione di Luca Abete, che ci ha raccontato le sue esperienze di vita dalla sua adolescenza fino all’età adulta. Ha raccontato che oggi si sente realizzato perché lavora coltivando la sua passione più grande, la recitazione;
ci ha raccontato delle difficoltà che ha incontrato, e della voglia che aveva ogni tanto di mollare tutto quando i suoi sacrifici non venivano riconosciuti.
Riporto alcune sue frasi:
“Il mondo si divide in persone che hanno un problema e decidono di farne un dramma e in persone che il problema c’è l’hanno ma decidono di affrontare la vita con un sorriso. Nella vita i sorrisi sono un’arma vincente ma soprattutto donare sorrisi è un’arma vincente. Quando tu doni sorrisi agli altri la vita diventa diversa,ma attenzione bisogna donare sorrisi senza chiederne in cambio altri. A fianco a voi potrebbe esserci qualcuno che ha bisogno di un sorriso o di un abbraccio.”
Dopo la partecipazione di Luca Abete è arrivato il Papa che ha ricordato:
“ le vittime del terremoto e le persone che si trovano in pericolo vanno aiutate e non lasciate sole. Il progetto di una società solidale rappresenta il traguardo di ogni società civile che voglia essere egualitaria e fraterna, questo è tradito ogni volta che si viene ad assistere alla disuguaglianza tra le diverse parti sociali, oppure quando si riduce l’assistenza alle fasce più deboli senza che siano garantire altre protezioni. Quando il povero diventa un insidia, tutti questi atteggiamenti rappresentano uno sfregio della nostra società e della sua cultura.”
Infine ha salutato tutti i giovani che hanno scelto di impiegare un anno della loro vita per aiutare gli altri, coinvolti in un progetto di volontariato. Ha concluso dicendo che la gratuità del volontariato, anche per un tempo determinato, rappresenta una ricchezza non solo per la società, o per gli altri che godono della nostra opera ma anche per noi stessi, per la nostra maturazione umana. Il ruolo dei ragazzi in Servizio civile è indispensabile perché tiene conto anche dei soggetti più deboli.