Per conoscere meglio cosa stanno facendo gli Enti del Terzo settore nel nostro territorio pisano in questa situazione emergenziale, abbiamo deciso di intervistare Leonardo Ulivieri, il responsabile dei volontari della Pubblica Assistenza che ci ha gentilmente spiegato come si sono rimodulate le loro attività a partire dal mese di marzo.
La notizia positiva è che le loro attività principali non si sono mai fermate: il 118 è rimasto sempre attivo, così come il servizio dialisi e il trasporto salvavita per i pazienti oncologici.Tuttavia, per rispettare i protocolli sanitari, il personale è stato necessariamente ridotto; in questo modo sulle ambulanze possono salire un massimo di tre persone (autista, soccorritore e, eventualmente, il medico). Le ambulanze sono state rimodulate per garantire il trasporto dei pazienti infetti; ma ancor più importante è l’erogazione del servizio dell’ auto medica che permette di effettuare visite a domicilio da parte di un medico specializzato. Per il trasporto dei pazienti-Covid è stata acquistata un’apposita barella a biocontenimento di circa 10.000 euro, oltre all’acquisto di un sanificatore all’ozono messo a disposizione delle forze dell’ordine per disinfettare i propri mezzi.Inoltre, il sostegno alimentare alle famiglie, già presente prima dell’emergenza, è stato decisamente potenziato: in collaborazione con la COOP vengono effettuati servizi di spesa a domicilio, soprattutto per i clienti positivi al virus. In quest’ultimo caso non avviene lo scambio di denaro, in modo tale da limitare al minimo il rischio di contagio. Sempre a domicilio vengono distribuiti sia farmaci, sia mascherine.A partire da questa emergenza, il Comitato Toscana di ANPAS ha individuato nella sede centrale di Pisa il punto di stoccaggio dei DPI (dispositivi di protezione individuale) per le pubbliche assistenze di Pisa, Livorno e Isola d’Elba. Infine, fondamentale è stata la realizzazione non solo della prima tenda dove vengono effettuati i pre-triage nell’ospedale di Cisanello, ma anche il montaggio di un gazebo (come in foto) presso il CNR per il monitoraggio della temperatura corporea all’ingresso della struttura. Cosa simile è stata fatta anche presso l’Aeroporto Galileo Galilei, la stazione centrale di Pisa e all’Aeroporto di Bologna.
Ringraziamo nuovamente Leonardo Ulivieri per la preziosa testimonianza fornita e auguriamo a lui e a tutti i volontari che continuano a collaborare con la Pubblica Assistenza un buon lavoro e buona fortuna!
Pubblica Assistenza Pisa