Essere giovani vuol dire tenere aperto l’oblò della speranza,
anche quando il mare è cattivo e il cielo si è stancato di essere azzurro
(Bob Dylan)
Noi volontari del progetto Giovani in rete concordiamo con Bob. Quest’anno abbiamo scelto di coordinarci in un progetto fotografico di documentazione delle attività svolte in Servizio Civile presso le diverse associazioni del territorio con cui collaboriamo quotidianamente e che afferiscono ad Arci Servizio Civile Torino. Come sempre il Servizio Civile si è rivelato un incredibile catalizzatore di giovani e idee, in grado di generare scambio e condivisione anche nella convivialità più occasionale, dando vita a un team tanto motivato quanto unico…noi volontari. Non per nulla il progetto è nato quasi per caso. Una sera ci siamo incontrati al circolo ARCI La Cadrega e davanti ad un drink, chiacchierando in atmosfera conviviale, voilà…è nato un il progetto. E’ scaturito dalla voglia di trasmettere a voi lettori l’incredibile impatto che l’esperienza progettuale sta avendo sul nostro percorso di formazione professionale e prim’ancora di vita. Vogliamo comunicare la forza associativa del Servizio Civile, luogo di incontri, progettualità condivise, cultura; vogliamo contribuire alla causa del no profit, lasciare un’impronta, la nostra piccola testimonianza di pace. Perché però proprio un progetto fotografico? Come può una semplice fotografia racchiudere i valori di condivisione, collaborazione, cittadinanza attiva e solidarietà che informano lo spirito di ARCI Servizio Civile? Un progetto fotografico e di documentazione è, secondo noi, un momento di scambio fra le diverse associazioni che ci ospitano, ma è anche un servizio alla comunità. Il materiale fotografico e documentario raccolto potrebbe essere in un secondo momento utilizzato per promuovere il Servizio Civile tra le giovani generazioni. Questo è quanto ci proponiamo in un’ottica di partecipazione coscienziosa e promozione di una cultura della pace.