Caldo sole d’autunno, cielo blu e SanaTerra; domenica 16 Ottobre Piazza Ottinetti si è riempita, per qualche ora di colori, odori, sapori e persone.
La fiera biennale organizzata dall’Associazione Ecoredia ha attirato anche quest’anno numerose realtà, produttori agricoli, associazioni e cooperative, impegnate a mantenere vivo il tessuto sociale e sostenibile del territorio eporediese. In quest’edizione poi, abbiamo partecipato, per la prima volta, anche noi volontari del Servizio Civile Nazionale!
Con oltre sessanta banchetti allestiti e una cucina che, a pranzo, ha servito più di duecento persone, abbiamo affiancato chi si era dato volontariamente disponibile per la preparazione delle sei di mattina. Ma, nel corso della giornata, la nostra partecipazione non si è limitata agli aspetti logistici: siamo sette tra ragazzi e ragazze, abbiamo tra i diciannove e i ventinove anni e abbiamo voglia di metterci in gioco. Sebbene la nostra esperienza di Servizio Civile con Ecoredia sia appena agli inizi, abbiamo cercato con SanaTerra di restituire quel poco che abbiamo imparato e di dimostrare ciò che ognuno di noi ha da offrire.
All’inizio della piazza, allo Stand di Ecoredia, Federica rispondeva sorridendo a chiunque fosse interessato a saperne di più sulle attività dell’Associazione; le iscrizioni e i rinnovi erano aperti, e nel corso della giornata ha potuto accogliere tre nuovi Soci.
Poco più lontano, seduto in maniera un po’ scomposta dietro un piccolo tavolo, Pietro vendeva i libri delle edizioni di Altreconomia, una selezione di titoli sul cibo e la sostenibilità.
Altra presenza significativa ci ha visto impegnati nell’area riciclo, in collaborazione con Legambiente.
Durante la giornata Giulia, assieme a tre migranti, ha effettuato ed insegnato a loro e a chi ha partecipato all’evento, come sia giusto effettuare la raccolta differenziata: una corretta separazione dei rifiuti urbani porta vantaggi per tutti i cittadini e benefici per l’ambiente. Ha fatto molto piacere vedere la partecipazione dei migranti a tutti questi progetti, non come semplici spettatori ma come attori in prima linea. I tre ragazzi erano molto propositivi non solo nell’aiutare a differenziare, ma in tutte le attività che si sono tenute durante la giornata, dimostrando di voler far parte della comunità superando le difficoltà interculturali e i pregiudizi.
E alla fine della giornata, Gabriele e Gabriele (in arte Zambo e Gabbo) si sono uniti al gruppo di AltreArti Jam per animare con un po’ di musica la piazza gremita e chiamando a partecipare chiunque avesse due note da cantare o una bottiglia da suonare.
Vero è che chiunque avrebbe potuto dare lo stesso tipo di aiuto e forse anche con migliori risultati – molti sono già infatti i volontari al cui lavoro intenso si deve ogni edizione di questa festa – ma a noi è piaciuto farlo come volontari del Servizio Civile Nazionale; aiutare a creare momenti di scambio tra concittadini, momenti in cui poter porre al centro la cura e l’amore per le persone e il territorio che ci circonda, ci è sembrato, e ci sembra tuttora, il miglior modo difendere e proteggere la nostra terra, una SanaTerra.