Da Cosenza a Milano, da Torino a Martina Franca, passando per Roma, Trieste e Viterbo. La seconda edizione del servizio civile digitale di ASC si sviluppa in 16 città per offrire a 30 volontari e volontarie l’occasione di ridurre il gap digitale del Paese, durante i 12 mesi di servizio civile.
Il bando è aperto dal 02/08/2022. Il termine ultimo per presentare domanda è il 30/09/2022, h. 14:00
Un obiettivo, due strade
I due progetti, il primo chiamato “Sportelli digitali, cittadini connessi” e il secondo “Costruire linguaggi digitali comuni”, hanno un unico comune denominatore, seppure con due diversi approcci.
Nel primo, l’impegno sarà rivolto a valorizzare la transizione verso i servizi digitali, migliorando il presidio nei punti di facilitazione digitali per aiutare l’utenza a conoscere il funzionamento di portali specifici, o aiutarla nel rilascio delle credenziali SPID e via dicendo.
Nel secondo, invece, il focus sarà incentrato sulle attività di educazione all’uso di strumenti digitali per accrescere la diffusione della cultura “digitale”.
Sportelli digitali, cittadini connessi
I volontari e le volontarie di ASC offriranno servizi di “facilitazione digitale” ai cittadini e alle cittadine che non sanno come usare i servizi digitali della pubblica amministrazione e degli enti.
Da Roma a Martina Franca, da Maranello a Reggiolo, passando per Cavriago e Poggio Torriana, i giovani faranno da guida parlando di sicurezza informatica, spiegando il funzionamento dei principali portali oppure aiuteranno i cittadini e le cittadine a ottenere il rilascio delle credenziali SPID e gestire una casella e-mail
Costruire linguaggi digitali comuni
In questo secondo progetto, che si sviluppa a Torino, Trieste, Vitorchiano, Viterbo, Martina Franca, Crispiano, Lamezia Terme, Cosenza, Celleno e Milano, i volontari e le volontarie si rivolgeranno alle fasce più deboli della società, per accompagnarle nello sviluppo delle competenze digitali. Un modo in cui il servizio civile consente l’incontro tra generazioni e stimola l’avvicinamento dei cittadini e delle cittadine alle istituzioni.
Non si tratterà solamente di offrire una consulenza digitale su un tema specifico, ma di diffondere un uso consapevole degli strumenti digitali, dei social network e dei comportamenti da tenere online.
“Come ASC sappiamo che il servizio civile raggiunge il massimo valore quando aiuta la comunità, in particolare chi ha bisogno, a difendersi dai “pericoli” fra i quali analfabetismo, anche digitale, razzismo o isolamento sociale. Per quanto riguarda il digitale, il rischio Paese è quello di lasciare indietro persone come giovani NEET, migranti, le persone anziane o con problemi di mobilità.”
Licio Palazzini, presidente di ASC nazionale Aps.
Presso le sedi di:
Sarà attivo il progetto Costruire Linguaggi Digitali Comuni.
Fonte: www.arciserviziocivile.it