Domenica 24 gennaio scorso Arci Gay Torino “Ottavio Mai” ha subito una vile aggressione per mezzo di “zoom bombing” nell’ambito di un open day on line organizzato dall’associazione.
Siamo colpiti, indignati ed esprimiamo la nostra solidarietà a* amic* che sono stat* vittime di questo atto vile ed inqualificabile.
Non si tratta di un fatto isolato, già nei mesi scorsi organizzazioni antifasciste come la Fondazione Revelli avevano subito attacchi di questo tipo, una sorta di “squadrismo online” di gravità inaudita, che deve sensibilizzare e mettere in allerta le istituzioni, il mondo della politica, della comunicazione, la società civile tutta.
La violenza omolesbobitransfobica, a cui mai ci abitueremo, trova sempre nuove forme e modalità per manifestarsi, ma non cambia la sostanza e non cambia ciò che va deprecato, avversato, sradicato.
È ormai ineludibile una legge contro l’omo-bi-transfobia e la misoginia, che introduca come fattispeci di reato anche azioni come quella che ha colpito Arci Gay, ma allo stesso tempo occorre agire culturalmente, e devono farlo tutti gli attori sociali, politici ed istituzionali, per dare vita ad una forte stigmatizzazione verso linguaggi, modalità, atteggiamenti ancora troppo spesso tollerati e che, se anche non hanno risvolti penalmente rilevanti, giustificano un certo linguaggio d’odio, soprattutto sulla rete.
Le associazioni firmatarie esprimono tutta la solidarietà verso Arci Gay Torino e confermano il proprio impegno per la promozione di una cultura della convivenza civile, l’affermazione dei diritti civili, il superamento del pregiudizio e per la lotta alle discriminazioni.
ASC Piemonte aps
ARCI Piemonte aps
Legambiente Piemonte e Valle D’Aosta aps
UISP Piemonte
Auser Piemonte
Associazione Articolo Zero