Nei momenti più difficili ho pensato che ci fosse un fine superiore per il quale agire. Dopo aver dato tutto ero più contento.
Ho imparato a tollerare chi lavora con me: in fondo da tutti si può sempre imparare, basta guardare le cose positive degli altri. E non giudicare per quelle negative. Il giudizio è uno dei mali più grandi della società perché si tende a risolvere i propri problemi sfogandosi sugli altri, sentendosi superiori o comunque nelle condizioni di giudicare le vite degli altri. La libertà e la democrazia sono minate dal giudizio. La scelta di non giudicare rende il mondo migliore.
Ho imparato che l’amicizia non ha età: puoi essere capito da persone più anziane e non essere capito dai tuoi coetanei.
Ho capito che c’è sempre chi ha più bisogno di te, e non avremmo diritto a lamentarci mai. Anzi dovremmo sempre dire grazie per ciò che abbiamo. Le cose che vogliamo noi non è detto che in assoluto siano le migliori per noi.
Sono entrato in Auser senza sapere nulla, esco da punto di riferimento dell’associazione.
Sono cresciuto come persona, ringrazio Auser e tutti coloro che mi hanno permesso di vivere quest’anno, molto intenso, difficile e bello al tempo stesso.
Davide