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CONTAMIN-AZIONI FEBBRAIO 2021 • LE NEWS DI ARCI SERVIZIO CIVILE FVG

CONTAMIN-AZIONI FEBBRAIO 2021 • LE NEWS DI ARCI SERVIZIO CIVILE FVG

BANDO SCU 2020

L’emergenza COVID-19 ha dimostrato che il Servizio Civile sa essere una formidabile palestra di cittadinanza, un’esperienza di crescita personale e un’occasione per migliorare le proprie competenze e un’infrastruttura di difesa civile e non armata.Oltre 120.000 domande per il bando di servizio civile 2020 sono numeri davvero confortanti. Un’affluenza tale che è stato necessario allungare la scadenza di altri due giorni perché il sistema informatico era stato subissato dalle domande.E si conferma anche quest’anno l’attrattività di Arci Servizio Civile, capace di raccogliere oltre 7.500 domande per gli oltre 300 progetti attivi sul territorio nazionale, 159 domande per 83 posizioni in Friuli-Venezia Giulia. Arci Servizio Civile è l’ente che ha messo a disposizione più posti nella nostra regione.
Questi numeri confermano che c’è una generazione di giovani desiderosa di partecipare alla vita di comunità e di fare quest’esperienza così completa. Nonostante i fondi siano stati aumentati per coprire oltre 53.000 posti, però, almeno un giovane su due resterà a casa. Alla luce di questi dati appare necessario uno stanziamento annuale che garantisca la stabilizzazione di un contingente di almeno 80.000 posizioni ogni anno. Solo in questo modo, i giovani esclusi avranno la certezza di una nuova occasione e gli enti coinvolti potranno programmare le proprie attività con sicurezza.
I giovani che scelgono di dedicare questo anno della propria vita alla comunità sono disponibili a dare agli altri, sia individualmente che dentro percorsi organizzati. Sono desiderosi di leggere le sfide che affronta la società e che influiranno sulla loro generazione, dall’impatto nei territori del cambiamento climatico, alla dimensione socio-sanitaria della salute, fino ai mutamenti demografici e sociali.
In Friuli-Venezia Giulia Arci Servizio Civile Aps darà quindi l’opportunità a 83 giovani dai 18 ai 28 anni di fare questa esperienza nelle sedi di: Teatro Miela, Scuola di Musica 55, CAI XXX Ottobre, CAI Alpina delle Giulie, Monte Analogo, Legambiente, Aiab, Cest, Oltre Quella Sedia, ICS, Fondazione Luchetta, Cooperativa Amico, Anpi, Arci, Uisp, ZSKD (Unione dei Circoli Culturali Sloveni), ZSŠDI (Unione delle Associazioni Sportive Slovene in Italia), Università Popolare, Radio Onde Furlane, Fattoria Didattica Asino Berto, Fattoria Didattica Antica Dimora e i Comuni di Muggia, Pinzano al Tagliamento e Muzzana del Turgnano.Le procedure di selezione si avvieranno lunedì 8 marzo per concludersi domenica 21 marzo 2021. La modalità per sostenere i colloqui sarà in presenza, salvo direttive e/o decreti che potrebbero limitare tale possibilità. In tal caso i colloqui si terranno da remoto con le modalità che verranno comunicate alcuni giorni prima, mantenendo per quanto possibile lo stesso calendario.L’inizio servizio è previsto per martedì 25 maggio 2021.

POSTI DISPONIBILI IN FRIULI-VENEZIA GIULIA

ARCI SERVIZIO CIVILE ASC APS     83
CONFCOOPERATIVE – CONFEDERAZIONE COOPERATIVE ITALIANE      79
A.C.L.I – ASSOCIAZIONI CRISTIANE LAVORATORI ITALIANI      66
A.S.U.G.I.- AZIENDA SANITARIA UNIVERSITARIA GIULIANO ISONTINA   56
UNIONE NAZIONALE PRO LOCO D’ITALIA       51
CONSORZIO CULTURALE DEL MONFALCONESE    42 
SALESIANI PER IL SOCIALE  APS     36
MOVI        21
SHALOM – PROGETTO FAMIGLIA ODV      15
AISM – ASSOCIAZIONE ITALIANA SCLEROSI MULTIPLA ONLUS         14
CNCA – COORDINAMENTO NAZIONALE COMUNITÀ DI ACCOGLIENZA         13
F.A.V.O. – FEDERAZIONE ITALIANA  ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO IN ONCOLOGIA      13
UNIONE ITALIANA DEI CECHI DEGLI IPOVEDENTI-ONLUS APS       13
U.I.L.D.M. – UNIONE ITALIANA LOTTA ALLA DISTROFIA MUSCOLARE     12
ASSOCIAZIONE DELLA CROCE ROSSA ITALIANA       12
CARITAS ITALIANA      11 
AMESCI       10 

LE ATTIVITÀ DI ASC FVG NEL 2021

Anche quest’anno siamo riusciti a partecipare all’avviso pubblico sul Terzo Settore e ad inviare tre progetti su tre aree diverse: nell’area INNOVAZIONE, come Arci Servizio Civile FVG, il progetto “Patchwork Digitali”; nell’area AMBIENTE, come Monte Analogo, il progetto “Territori Sostenibili”; nell’area TERZO SETTORE, come MaiDireMai-NikoliRečiNikoli, il progetto “Work Station – Giovani Cittadini in Azione”.La situazione pandemica non ha sicuramente facilitato il lavoro di progettazione ma alla fine la graduatoria ci ha dato ragione e i fondi statali richiesti stanno arrivando.29 partner (24 APS e 5 OdV),  39 collaborazioni di cui 4 amministrazioni comunali: questi sono solo i numeri di associazioni, aziende, enti, amministrazioni che siamo riusciti a coinvolgere.
Una Grande Famiglia che, come lo è stata in questo intenso periodo di contatti, dovrà adesso avere la capacità di sperimentare questa opportunità importante per accrescere e sviluppare una conoscenza quanto più ampia, aggiornata e complessa dei problemi e dei territori nei quali interverremo e poter progettare strategie di lavoro e di intervento efficaci non solo nella risposta ai bisogni più specifici, ma anche nell’agire sulla rimozione di alcune delle cause e dei fattori che generano questi bisogni. Oggi i problemi sono sempre più complessi e chiedono strategie e approcci complessi, che sappiano integrare competenze differenti. Nessuno, da solo, è in grado di intervenire in modo efficace nel miglioramento della qualità di vita delle persone.  Le idee e il lavoro progettuale sono state le premesse. Adesso dovremo mettere in rete risorse e competenze diverse che, nelle loro differenze, sappiano costruire delle risposte e delle strategie tra loro complementari. L’appartenenza alla rete permetterà lo scambio di risorse informative, umane ed economiche; consentirà di ridurre i costi derivanti dalla eventuale duplicazione di interventi nel medesimo settore permettendone la razionalizzazione e le risorse liberate potranno essere impiegate nell’attivazione di altri servizi; consentirà l’acquisizione di abilità nella gestione di tecnologie comunicative; valorizzerà le proprie competenze in una visione maggiormente politica e strategica. Starà a noi credere e saper lavorare in rete.Un ringraziamento va ai progettisti, agli uffici che in questo periodo hanno lavorato al di fuori di ogni orario inimmaginabile (festività comprese!).Di seguito pubblichiamo un estratto dei tre progetti finanziati.
Arci Servizio Civile FVG –  Patchwork digitaliIl lockdown tra marzo e maggio 2020 ha colto la maggioranza delle realtà del terzo settore impreparate; ciò è stato perlopiù determinato da una bassa dimestichezza con la realtà digitale – dovuta spesso anche all’età avanzata delle figure operative e gestionali delle associazioni – oltre ad una reale difficoltà a ripensare alle attività fino a quel momento svolte, in relazione alla distanza tra le persone. Come moltissime attività produttive o culturali, anche il mondo no profit ha avuto però un’occasione importante in virtù del distanziamento sociale determinato dal rischio di contagio: innovare le sue strutture, modernizzare i sistemi, sperimentare e cogliere in altri modelli i germi di un rinnovo sia dei metodi che dei contenuti delle proprie azioni a favore delle fasce fragili della popolazione o della collettività. Inoltre, nel momento di estrema difficoltà, si è reso ancora più evidente quanto sia fondamentale disporre di associazioni ed enti legati in rete fra loro nel supporto al territorio. Sono state anche molte le formule riuscite che hanno permesso di ampliare lo spettro delle possibilità del terzo settore regionale e rendere consapevoli le realtà associative del proprio potenziale positivo e di impatto sul territorio, in un futuro in cui la convivenza con queste ed altre situazioni analoghe potrà essere necessariamente all’ordine del giorno.Il progetto “Patchwork digitali” vuole prendere spunto dalle migliori pratiche sperimentate da marzo 2020 ad oggi da parte dell’associazionismo in Italia e all’estero, rilevando in particolare tra le associazioni del territorio regionale quali siano o siano stati i bisogni e le criticità riscontrate e, facendo perno sulla rete regionale, scambiare, acquisire e fornire competenze indirizzate a innovare sotto il profilo digitale – e non solo – tutte le attività degli enti del terzo settore, sia quelle amministrative-gestionali, che quelle che agiscono sul territorio e definiscono un impatto sulle comunità. 
Nella fattispecie si intende mettere in contatto il mondo del terzo settore regionale con quello delle professionalità operanti nell’ambito delle tecnologie multimediali e digitali, non tanto per premunirsi alla sostituzione sul lungo periodo delle attività dal vivo con iniziative virtuali, ma piuttosto per implementare abilità innovative, che diano nuova linfa alla proposta culturale, solidale e di sostegno sociale, e che riescano anche ad adattarsi a situazioni emergenziali nel caso se ne presentasse la necessità.
Le azioni di progetto si articoleranno in tre fasi principali, la prima di confronto tra gli enti, mappatura delle criticità riscontrate dallo scoppio dell’emergenza in poi, in modo da riconoscere le reali e peculiari necessità di ogni associazione e trovare soluzioni che guardino alla modernizzazione, al rafforzamento e alla tenuta del sistema no profit; la seconda fase sarà di formazione dei rappresentanti delle associazioni ed enti del terzo settore sulla base delle necessità individuate preliminarmente, nella sfera della digitalizzazione della struttura, della gestione, della comunicazione e della promozione, per poi arrivare a studiare e ideare nuovi metodi, strumenti e pratiche di azione virtuali a favore della comunità intera; quindi la terza fase sarà quella sperimentale, che vedrà diverse associazioni mettere in atto le competenze acquisite, costruendo all’interno della propria realtà un programma di azioni miste, che privilegiano la relazione dal vivo ma che si arricchiscono del digitale, in base alla propria missione statutaria ed in rete con altre realtà simili o complementari, al fine di costruire un’alternativa funzionale, efficace e duratura ai tentativi di continuità improvvisati nel corso della quarantena. Gli enti del terzo settore saranno quindi in grado di proporre al territorio un sostegno vario, innovativo, multiforme e in rete, nell’ottica di venire incontro ai bisogni con metodologie aderenti al contesto contemporaneo.

Monte Analogo – Territori SostenibiliI cambiamenti climatici, l’inquinamento ambientale, l’invivibilità dei contesti urbani, l’arrivo stesso della pandemia COVID 19, stanno portando un gran numero di persone a riflettere o a rivedere i propri stili e abitudini di vita. L’isolamento forzato da un lato, ma la resilienza dimostrata dall’altro, insieme ad un nuovo senso di comunità che alcuni contesti hanno sperimentato negli ultimi mesi, pongono l’attenzione sulla necessità di ripartire rafforzando le relazioni sociali, immaginando e sperimentando nuove modalità organizzative e di relazione fra pubblico, privato e Terzo settore (elementi questi ultimi che durante la pandemia si sono rivelati fondamentali per far fronte in particolare ad alcune criticità), verso una rigenerazione del tessuto sociale, basata sulla sostenibilità economica, ambientale e sociale. Attraverso il progetto “Territori Sostenibili” verrà costituita una rete regionale, composta da associazioni del Terzo settore, enti, istituzioni, produttori locali e gruppi informali di cittadini che da tempo hanno adottato e cercano di diffondere comportamenti di vita più sani e compatibili sia per l’ambiente sia per le comunità. Obiettivo della rete è la sensibilizzazione della popolazione al tema della sostenibilità, inteso sia come uso più consapevole delle risorse, sia come aspetto di relazione sociale. Questa azione verrà condotta attraverso la leva della partecipazione attiva proponendo interventi finalizzati ad accrescere la socialità e lo spirito di comunità aumentando nel contempo la consapevolezza di ognuno rispetto allo sviluppo sostenibile e a comportamenti virtuosi. Per favorire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, accompagnata da opportunità di apprendimento permanente e per tutti, volendo favorire anche uno scambio intergenerazionale, verrà perseguito un obiettivo didattico-formativo, che connetterà le nuove generazioni con le fasce più adulte. In quest’ottica il progetto proporrà a comunità locali, associazioni, scuole (compatibilmente con la situazione in essere), eventi, momenti formativi di educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile, e una serie di laboratori e attività pratiche finalizzati al miglioramento ambientale, alla valorizzazione, cura e sviluppo dei territori coinvolti. A partire dall’esperienza delle comunità locali verranno promosse attività rivolte ad un pubblico di giovani e famiglie. In questo modo si favorirà l’acquisizione di una maggiore consapevolezza, in particolare da parte delle giovani generazioni, rispetto al tema della sostenibilità. Le esperienze che verranno raccontate e proposte, consentiranno ai partecipanti di entrare in contatto diretto con una dimensione nuova, oggi giorno sempre più diffusa, auspicando anche la formazione di gruppi giovanili in grado di essere testimoni ed educatori peer-to-peer nei confronti dei loro coetanei. Ai beneficiari verrà proposto un calendario di eventi che punteranno sulla promozione delle specificità territori regionali, attraverso momenti aperti di comunità, esposizioni, manifestazioni: in questa direzione verranno proposte attività quali la land art, feste di comunità, workshop di riqualificazione ambientale per piccoli gruppi, degustazioni guidate dei prodotti, giochi tradizionali e attività motorie all’aria aperta (passeggiate, escursioni cicloturistiche). Così si promuoverà un’educazione ai territori e alle loro specificità, a prodotti locali di coltivatori e artigiani, alle aree di interesse paesaggistico e naturalistico della regione, con un’attenzione particolare alla trasmissione di usi e saperi nell’approccio all’ambiente e al territorio tra generazioni. Il mix di queste azioni produrrà effetti positivi sul territorio anche a livello turistico, grazie al miglioramento della qualità dell’ambiente e all’offerta di eventi eco-sostenibili che valorizzeranno le competenze e le esperienze maturate all’interno della rete, mettendo a contatto comunità locali e turisti.

MaiDireMai-Nikoli-RečiNikoli –  Work Station – Giovani cittadini in azioneLa pandemia ha fatto emergere problemi già esistenti nel contesto giovanile regionale, esacerbando alcune criticità tipiche della contemporaneità come la tendenza alla disgregazione sociale, alla solitudine, al “cavarsela da soli”, e sottolineando soprattutto la sostanziale contrazione- anche in un’ottica di investimento per il futuro – di opportunità per i giovani di sperimentarsi come agenti attivi della società. Essi si sono trovati a “subire” il lockdown, che in molti casi li ha spinti verso una maggiore marginalizzazione dalla vita pubblica e da tutte quelle attività quotidiane che ne riconoscono il ruolo sociale, come la scuola, lo sport, il tempo libero in compagnia.Il progetto “Work Station – giovani cittadini in azione” ha come obiettivo primario quello di collocare i giovani in una posizione centrale della dimensione civica e restituire loro uno spazio di aggregazione e di elaborazione di idee, fisico o virtuale che sia, al fine di ricostruire una comunità giovanile attiva per il territorio. Riconoscere l’utilità sociale del punto di vista dei giovani e delle loro istanze diventa perno del progetto per costruire nuove regole condivise di convivenza collettiva. Le attività di progetto saranno quindi finalizzate a sviluppare vecchi e nuovi luoghi di attivazione e partecipazione pubblica, per coinvolgere attivamente i giovani nella vita sociale e recuperare il senso dei legami e della dimensione in comune, a cominciare dai classici centri aggregativi, ma anche dalle piattaforme “social” online e dalle associazioni ed enti del terzo settore sul territorio o dagli spazi pubblici informali: saranno infatti promosse delle vere e proprie stazioni di lavoro giovanile che abbiano come obiettivo principale la promozione di iniziative di carattere culturale e formativo volte alla diffusione della cultura della cittadinanza attiva, della responsabilizzazione personale e collettiva, anche alla luce degli eventi pandemici, per far prevalere il vincolo della solidarietà alla paura del contagio. Il progetto, alla luce dell’esperienza di #MaiDireMai – #NikoliRečiNikoli, che da anni promuove percorsi formativi e culturali di cittadinanza attiva, per la sua natura associativa formata soprattutto da volontari ed ex volontari di servizio civile universale e solidale, si focalizzerà inoltre sulla promozione del servizio civile e dell’associazionismo giovanile, come luoghi fondamentali di espressione civica, di sviluppo di nuove risorse e di creazione di alleanze tra le persone.
In questo senso si vuole intendere l’apporto giovanile come una risorsa necessaria alla società, anche per fornire nuovi strumenti al terzo settore regionale, che tramite l’implementazione nella propria struttura di personalità giovani, portatori di nuove competenze – anche digitali – attraverso il dispositivo del servizio civile o di formule di stage, può sviluppare capacità nuove per stare al passo con i tempi rispondendo più puntualmente alle mutevoli necessità del tessuto sociale e svecchiare i propri sistemi di approccio al volontariato rafforzando la propria efficacia di intervento sul territorio.
Allo stesso tempo i giovani, tramite l’esperienza dedicata alla comunità avranno la possibilità di mettersi in gioco, di battersi per ciò in cui credono, di comprovare le proprie competenze e acquisirne di nuove, e vedersi riconoscere un ruolo nella società civile del territorio che abitano. 
Tutte le azioni di progetto vogliono creare perciò un contesto territoriale giovanile che sia in grado di prevenire il rischio di auto esclusione dalla vita sociale dovuta al distanziamento di questi tempi e che punti in maniera sistemica ad aprire uno spazio civico giovanile partecipato, affinché si costruisca un ponte tra associazionismo e mondo giovanile, stabile e duraturo.

FORUM DEI VOLONTARI ASC FVG

Il progetto del Forum nasce da una collaborazione fra ASC Trieste e l’Associazione #MaiDireMai – #NikoliRečiNikoli, è stato articolato in 4 cicli di incontri a cadenza mensile a partire da settembre scorso durante i quali i volontari si sono confrontati fra loro sui temi della rappresentanza, della nonviolenza, del protagonismo giovanile, della cittadinanza attiva e hanno potuto dialogare con i loro compagni di altri progetti sui cambiamenti intercorsi fra il periodo antecedente la pandemia, quello di lockdown totale, quello di parziale riapertura e sulle conseguenze di ognuno di essi sulle condizioni di lavoro in cui hanno svolto l’anno di servizio. I focus del Forum sono stati, oltre a quello di stimolare nei volontari una riflessione sulla loro esperienza di SC, quello di far acquisire loro gli strumenti per fare un’analisi consapevole del contesto in cui sono immersi e quello di essere capaci di porsi criticamente nei confronti del presente.L’emergenza socio-sanitaria scatenata dallo scoppio della pandemia di COVID-19 ha privato i volontari dei momenti collettivi di formazione in presenza ma ha anche precluso loro la partecipazione ad eventi dedicati alla socialità in contesti informali, durante i quali avrebbero potuto conoscere senza mediazioni e mediatori i loro colleghi e prendere coscienza dell’aspetto comunitario che fa parte e dà forza a una realtà come ASC. Il Forum nasce anche dal desiderio di mettere una toppa a queste grandi mancanze.L’idea di questo Forum è maturata alla luce dell’esperienza del Forum Nazionale, assemblea di volontari provenienti da tutta Italia, convocato per la prima volta nel 2017 a Roma e a Trieste nel 2019, che aveva gettato le basi per l’istituzione di una rappresentanza nazionale dei volontari di ASC e aveva evidenziato l’importanza della continuità di impegno e percorso oltre la fine dell’anno di servizio. L’Associazione giovanile #MaiDireMai-#NikoliRečiNikoli, che opera a stretto contatto con ASC FVG, organizza e promuove iniziative improntate alla realizzazione degli obbiettivi menzionati nel paragrafo precedente. Due ex volontari, attualmente membri dell’associazione, hanno potuto mettere a valore la propria esperienza creando quest’occasione di scambio e collaborazione con i volontari in servizio nel 2020.

RELAZIONE DEI VOLONTARI DI MAIDIREMAI-NIKOLIREČINIKOLI 
Abbiamo strutturato il Forum in modo da proporre ogni mese un tema principale, o argomento cardine, attorno al quale tutti i volontari hanno incentrato il loro lavoro e li abbiamo divisi in gruppi in modo da garantire lo svolgimento dell’attività in rispetto delle norme vigenti in merito alla prevenzione dal contagio da COVID-19. Per rendere gli incontri il più coinvolgenti possibile e per non incappare in alcun vizio di forma dovuto alla disparità di ruolo ed esperienza, abbiamo cercato di porre al centro dell’attenzione e dell’azione i ragazzi stessi sviluppando i dibattiti in un clima informale, mantenendo toni autorevoli ma non autoritari. Nel primo appuntamento con i volontari ci siamo occupati dei mutamenti delle loro condizioni di lavoro. Inizialmente abbiamo proposto dei brevi giochi rompi-ghiaccio in modo da permettere a tutti di conoscersi meglio. In seguito abbiamo presentato un breve video per introdurre l’argomento del mese, la discussione che ne è scaturita si è incentrata sulla valutazione delle differenze che sono intercorse fra il periodo in cui si è potuto vivere l’esperienza di SC in tutta la sua complessità in presenza e periodi in cui si è dovuti ricorrere a soluzioni provvisorie, una per tutte le formazioni online. Le considerazioni raccolte sono state molteplici: chi era coinvolto in progetti, nei quali erano previsti il contatto e l’interazione col pubblico come quelli di promozione del turismo, ha avuto molta difficoltà nel trovare attività alternative al contrario di chi ha potuto continuare a svolgere le sue mansioni d’ufficio in maniera invariata e chi ancora ha avuto la fortuna di poter ripensare il suo ruolo e occuparsi di un’iniziativa di distribuzione alimentare per i più bisognosi. È stata evidenziata anche la necessità di “rompere la bolla”, il regime d’isolamento quasi totale a cui la maggior parte di noi è sottoposta e per fare questo i volontari hanno individuato un paio di soluzioni: vorrebbero che ci fosse maggiore contatto e comunicazione tra volontari dello stesso progetto, ma che hanno fatto SC in anni uno successivo all’altro e maggiore condivisione di esperienze fra tutti i volontari che prestano servizio lo stesso anno. Per agevolare il lavoro di brainstorming e fissare i concetti ci siamo serviti di alcuni cartelloni.Il ciclo di incontri del mese di ottobre è stato incentrato a partire da una riflessione più generale sul significato di nonviolenza e sulla sua declinazione nella vita quotidiana. Abbiamo scelto questo tema, uno dei valori cardine di ASC, per comprendere e riflettere assieme su quanto esso sia presente e conosciuto nella attualità. Per iniziare a parlare di questo argomento abbiamo chiesto ai volontari divisi in coppie di dare la propria definizione del termine e subito dopo di riferire quella dell’altro al gruppo riunitosi. Abbiamo consultato assieme il report finale del primo Forum Nazionale redatto qualche anno prima, soffermandoci più a lungo sulle parti relative la nonviolenza e ai volontari abbiamo proposto di “aggiornarlo” calandosi nei panni dei prossimi partecipanti del Forum Nazionale. I ragazzi hanno sottolineato l’importanza della centralità di temi quali la tutela del patrimonio ambientale e la lotta alle discriminazioni razziali e dell’elaborazione di pratiche nonviolente per perseguire questi scopi. Alla fine degli incontri ci siamo dedicati a raccogliere feedback scritti sui metodi utilizzati e sui contenuti fino a quel momento trattati.Durante i primi 2 appuntamenti abbiamo avuto modo di conoscere meglio e da vicino i volontari e abbiamo potuto gettare le basi per il lavoro degli ultimi 2, che è consistito nel produrre una restituzione scritta articolata in 2 testi, uno indirizzato all’ente di appartenenza del proprio progetto e l’altro da lasciare “in eredità” ai futuri volontari. Il primo contiene idee, criticità e suggerimenti per poter migliorare l’efficacia della collaborazione e del lavoro tra i volontari, l’ente e ASC.Il secondo è stato pensato come “passaggio di testimone” da una generazione di volontari all’altra, nel quale scrivere consigli pratici o dei semplici vademecum per quelli che affronteranno questo percorso in futuro. Il mese di novembre è stato dunque dedicato alla preparazione dei due elaborati mentre quello conclusivo è stato impiegato per la discussione finale.L’esperienza del Forum si è conclusa molto positivamente, i feedback ricevuti la descrivono come un punto d’incontro e confronto stimolante e utile, per alcuni liberatorio e altri imbarazzante. Per molti è stato interessante poter conoscere luci e ombre degli altri progetti e fare il paragone con quelle che loro hanno riscontrato. Altri ancora si sono divertiti a discutere, c’è stato chi ha posto l’attenzione sull’aspetto sociale degli incontri apprezzando la possibilità di condividere momenti “intimi” del suo percorso e contemporaneamente di fare la conoscenza di tanti coetanei accomunati da un senso di responsabilità sociale verso la propria comunità.Anche la risposta allo stimolo di produrre i 2 elaborati finali è stata positiva, alcuni hanno creato un video-racconto delle principali attività che hanno organizzato per e con i propri utenti, o come vorrebbero li chiamassimo i protagonisti.Un ragazzo ha scritto una lista di cose da fare prima, durante e dopo l’orario di servizio in tono colloquiale risultando pragmatico e scherzoso allo stesso tempo, in uno dei primi punti consiglia di bersi un caffè e leggersi la Gazzetta dello Sport per iniziare col piede giusto la giornata nel suo ente promotore di attività sportive.Un paio di ragazzi hanno dato le “istruzioni” per snellire e agevolare il loro lavoro d’ufficio, hanno condiviso la password del drive su cui hanno lavorato spiegando come si sarebbe potuto evitare una perdita di tempo utilizzandolo e informando con meticolosità del contenuto, organizzato e ordinato da loro stessi.Altri 2, un volontario e una volontaria, hanno messo in guardia dalle agguerrite vecchiette disposte a tutto pur di ottenere i posti in prima fila del teatro, prima di raccontare tutte le diverse attività, per filo e per segno, che li hanno visti coinvolti, restituendo l’atmosfera magica e il trasporto con cui le hanno vissute. 

PROPOSTE
 
I volontari hanno costruito delle proposte:

  • vorrebbero fosse avviato un processo di digitalizzazione delle firme per evitare di impiegare le ore previste dal progetto per gli spostamenti utili solo a fare la loro presso la sede di attuazione, che spesso non corrisponde al luogo fisico dove svolgono servizio, per arrivare alla creazione di un’applicazione o un sito in cui ognuno possa accedere al proprio profilo personale, ai contratti e alla modulistica in formato digitale e possa ricevere le comunicazioni importanti,
  • i rappresentanti dei volontari dovrebbero avere più occasioni di dialogo con questi ultimi per coinvolgerli attivamente nei processi decisionali che li interessano e riguardano,
  • le formazioni, che sono uno dei punti di forza di ASC, dovrebbero essere messe in evidenza anche e soprattutto nella fase di pubblicizzazione dei bandi,
  • vorrebbero anche che si instauri un rapporto di dialogo costante con i ragazzi del SCS e si sviluppi una collaborazione tramite i punti di contatto tra i vari progetti,
  • desiderano dare più spazio ai progetti che prevedono uno scambio e un’interazione fra le regioni e moltiplicare le occasioni di incontro per e fra i volontari di tutta Italia,
  • credono che creare delle giornate di presentazione dei progetti gestite direttamente dai volontari o che stanno finendo il loro anno o che l’hanno appena concluso sarebbe una spinta per molti giovani a partecipare al bando ASC.

22 FEBBRAIO 2021 – CONSIGLIO DIRETTIVO DI ASC FVG

Si è tenuto lunedì 22 febbraio il Consiglio di Arci Servizio Civile FVG. Successivamente all’approvazione del verbale della seduta precedente approvato all’unanimità, il Presidente ha informato che lunedì 15 febbraio 2021 è stato eletto il nuovo Consiglio di Arci Servizio Civile Gorizia, formato da Igor Tomasetig (ZSŠDI), Patrik Zulian (ZSKD) e Lucia Toros (UISP); Lucia Toros è stata successivamente eletta Presidente di ASC Gorizia.Si è passati poi alla lettura del rendiconto economico 2020 soffermandosi su alcuni specifici punti che sono stati dettagliati. Il rendiconto messo ai voti è stato approvato all’unanimità.Il Presidente del Collegio Revisore dei Conti, rilevando la corretta redazione, ha osservato che nonostante i crediti elencati nel riepilogo finale siano piuttosto consistenti, vengono largamente sopravanzati dai debiti, in gran parte per retribuzioni del personale. Ne consegue così una riduzione del risultato positivo a chiusura. Il Collegio dei Revisori riunitosi in data 18 febbraio 2021 ha espresso all’unanimità il parere favorevole al rendiconto 2020 così come presentato.Viene presentato il programma economico 2021 che viene approvato all’unanimità.Ancora il Presidente ha ricordato che siamo in fase congressuale e che tutti i territoriali e il regionale dovrebbero quanto prima calendarizzare la data dei propri congressi che per quanto riguarda tutto il nostro territorio prevedono anche il rinnovo delle cariche. Il Congresso Nazionale si terrà on line il 21 e 22 maggio per cui tutti i congressi territoriali dovranno tenersi entro il 30 aprile 2021. Propone come possibilità di data per il congresso ASC FVG venerdì 23 o venerdì 30 aprile verificando se farlo in presenza o da remoto e invita i presidenti territoriali presenti a convocare i loro rispettivi consigli per definire la data dei congressi cogliendo l’occasione per l’approvazione dei bilanci.
Il Coordinatore ha informato sulla programmazione/progettazione relativo al Bando SCU 2021: il 15 febbraio sono state depositate le bozze dei programmi e dei progetti, per un totale di 6 programmi e 24 progetti, che verranno corrette dai progettisti nazionali. Il totale degli operatori volontari previsti sarà 116.Il Presidente ha informato sulla progettazione Bando Servizio Civile Solidale 2021; dovrebbero partecipare con un loro progetto ASC, Monte Analogo, Ass.Amici delle Alpi Carniche di Paluzza (nuova entrata), UISP Trieste, Oltre Quella Sedia, Auser Turgnano di Muzzana , ZSŠDI e ZSKD, Get Up Udine e Arci Trieste.Sul Servizio Civile Solidale in corso aggiorna sulle attività in corso: una decina di giovani, oltre alle attività previste dai rispettivi progetti, sta partecipando al laboratorio Una memoria nel futuro, percorso laboratoriale curato da Maurizio Zacchigna sul tema della Resistenza, della Libertà e della Democrazia.
Si passa quindi ad una analisi sul territorio relativo al Bando SCU 2020: in regione Arci Servizio Civile è l’ente con più opportunità di posti a disposizione (83, a Trieste 59, Udine 11, Gorizia 4, Pordenone 9), a seguire Confcooperative (79, a Trieste 28, Udine 23, Gorizia 13, Pordenone 15), ACLI (66, a Trieste 23, Udine 40, Gorizia 2, Pordenone 1), ASUGI, Unione Nazionale Pro Loco, Consorzio Culturale Monfalconese, Salesiani, MOVI, …A chiusura del bando sono arrivate 159 domande. Nomineremo in questi giorni una commissione titoli e una commissione valutazione e dall’8 marzo inizieranno i colloqui per terminare martedì 23 marzo. L’inizio servizio è previsto il 25 maggio 2021.Si termina il Consiglio con l’adesione di Arci Servizio Civile alla petizione “Ritorno al Parco” per la riapertura del Parco di Villa Necker a Trieste già discussa in precedenti consigli (unanimità) e con la comunicazione che Trieste on Sight quest’anno non avrà luogo in quanto gli spazi non sono disponibili se non in altra data.

RITORNO AL PARCO

Arci Servizio Civile ha aderito alla petizione creata dal Comitato “Ritorno al parco” per riaprire il grande Parco di Villa Necker, situato nel centro di Trieste e chiuso ai cittadini e ai turisti da troppi anni. Uno dei più grandi polmoni verdi della città, una riconosciuta isola di biodiversità, è un bene comune inaccessibile ormai da troppo tempo.Si tratta di uno spazio splendido situato tra via Belpoggio, salita al Promontorio e viale Terza Armata, a pochi passi dalle Rive e vicino alla vecchia sede dell’Università di Trieste che in passato, e per molti anni, è stato un luogo di aggregazione, svago e divertimento aperto a tutta la cittadinanza ospitando negli Anni ’50 un cinema all’aperto, e, fino agli Anni ’80, l’oratorio Villaggio Sereno.
Il desiderio è quello di poter donare nuovamente questo grande spazio verde pubblico – nel rispetto dell’ambiente e del vicinato – a tutti, sia ai cittadini di Trieste che ai visitatori della città.
Firma anche tu la petizione on line per la riapertura del Parco di Villa Necker!

IN BREVE

  • Una memoria nel futuro è il percorso laboratoriale organizzato da Arci Servizio Civile FVG assieme a Maurizio Zacchigna e pensato per i giovani volontari di Servizio Civile Solidale. 
    Il progetto sta entrando in una fase viva, caratterizzata dalle improvvisazioni narrative dei partecipanti. Seguendo una metodologia usata nei laboratori teatrali, gli allievi stanno iniziando a mettere insieme vari tasselli: 
  1. Un iniziale approccio storico al tema della Resistenza;

2. La visione di diversi documentari e opere di fiction sul tema;

3. L’esercitazione di tecniche narrative su temi personali improvvisati;

4. L’esplorazione di narrazioni personali, fantastiche, sul tema della Resistenza, della Libertà, della Democrazia;5. L’obiettivo è portare il gruppo a divenire un forte narratore collettivo, capace di elaborare e proporre, sui temi citati, un storytelling originale, lontano dalla retorica e dal forte impatto emotivo.  

  • Sabato 13 febbraio si è svolto l’evento online EDITORIA INDIPENDENTE ED IL FUTURO DEL LIBRO, organizzato dall’Associazione giovanile #MaiDireMai – #NikoliRečiNikoli in collaborazione con l’Associazione Charta Sporca. Ospiti della chiacchierata sono state tre realtà del panorama editoriale indipendente italiano, Digressioni EditoreHowphelia e Tic Edizioni, che hanno raccontato la propria esperienza. L’incontro si è svolto sulla Piattaforma Zoom ed è stato trasmesso in diretta sulla pagina Facebook dell’Associazione, raggiungendo un vasto pubblico. La registrazione è ancora disponibile sulla pagina di #MaiDireMai – #NikoliRečiNikoli.
  • Si è concluso l’iter congressuale dell’UISP in Friuli-Venezia Giulia con la nomina dei Presidenti territoriali e del Presidente Regionale:

Presidente UISP FVG Sara Vito
Presidente UISP Trieste Eugenio Bevitori
Presidente UISP Udine Alberto Alt (confermato)
Presidente UISP Gorizia Enzo Dall’OstoPresidente UISP Pordenone Franco Cesa (confermato)

GLI APPUNTAMENTI DI MARZO 2021 

da martedì9 a martedì 23 marzo Selezioni operatori volontari Bando SCU 2020 (Sedi varie); venerdì 5 marzo ore 15.00-17.00 incontro volontari Servizio Civile Solidale (ASC Trieste); giovedì 4, 11, 18 e 25 marzo ore 16.00-18.00 “Una memoria nel futuro” laboratorio per i volontari Servizio Civile Solidale con Maurizio Zacchigna (Arci Trieste).

Gli uffici ASC del Friuli-Venezia Giulia saranno aperti ogni giorno, da lunedì a venerdì, dalle ore 9.00 alle 11.00 e dalle ore 15.00 alle 17.00. 

 Trieste, 25 febbraio 2021