Grazie ad una rimanenza di fondi del Bando 2019 si è reso possibile uno scorrimento della graduatoria dei programmi di servizio civile universale finanziati per l’anno 2020: quasi 9.000 posti ulteriori che sono un’opportunità per permettere ai giovani di impegnarsi concretamente, per contribuire ad affrontare le tante sfide sociali, culturali, ambientali, dando concretezza alla finalità di difesa civile non armata del SCU nell’Italia e nel mondo colpiti dalla pandemia.
Ciò ha fatto si che anche tutti i nostri programmi da realizzarsi in Italia sono stati finanziati e quindi potremmo disporre di 5 programmi con 18 progetti e 83 posizioni in tutta la Regione che, sommati ai giovani del servizio civile solidale porteranno a ben 109 giovani attivi nei progetti di Arci Servizio Civile.
Nella sezione PROGETTI è possibile consultare tutti i progetti e tutte le informazioni dettagliate su come fare la domanda.
Si è tenuto lunedì 11 gennaio 2021 alla presenza (alcuni da remoto) di 13 consiglieri, 2membri dell’Esecutivo e 7 rappresentanti di associazioni socie e amministrazioni comunali il Consiglio di Arci Servizio Civile FVG.
22 persone da tutta la Regione a discutere di progetti di servizio civile non è male!
Dopo aver proposto il verbale della seduta precedente (5 ottobre 2020) che viene approvato all’unanimità, il Presidente sottolinea la specificità di questo incontro, aperto ai referenti di varie associazioni/enti interessati alla programmazione/progettazione SCU 2021.
Ricordando che relativamente al Bando SCU 2020 abbiamo visto finanziato solamente 2programmi su 6, 8 progetti su 21, 37 posizioni su 95 ma però a giorni ci dovrebbe essere uno scorrimento della graduatoria grazie a fondi residui del bando 2019 con la possibilità di recuperare 2 programmi con 7 progetti e 30 posizioni. Potremmo arrivare quindi a 67 posti disponibili.
Informa che è previsto un prossimo Consiglio regionale lunedì 22 febbraio con all’ordine del giorno l’approvazione del rendiconto economico 2020 e del programma economico 2021 e la convocazione e le regole per il Congresso che propone si tenga nelle ultime giornate di aprile. Entro il mese di aprile dovranno tenersi anche i congressi territoriali verificando le modalità di partecipazione (presenza o da remoto).
Ancora il Presidente ricorda che siamo in attesa della graduatoria dei 3 progetti sul Terzo Settore presentati alla Regione con i fondi 2019 dove abbiamo coinvolto ben 29 partner (24 APS e 5 OdV), 39 collaborazioni di cui 4 amministrazioni comunali.
Informa che a giorni dovrebbe uscire anche la comunicazione dei termini per la presentazione dei progetti di servizio civile solidale che avrà scadenza a fine febbraio per cui invita le associazioni interessate a programmare questo impegno.
Termina passando all’ultimo punto all’odg che riguarda la programmazione/progettazione SCU 2021 ricordando che la proposta che viene presentata è frutto di un lungo lavoro da parte dell’Esecutivo e in particolar modo di chi segue le progettazione.
Prendono la parola i referenti progettisti che illustrano voce per voce la proposta di tutti i programmi con i relativi progetti inseriti.
Al termine prendono la parola i rappresentanti e referenti delle associazioni/enti presenti all’incontro esprimendo i loro pareri, perplessità, proposte che saranno verificate e discusse in tempi brevi visti i termini di scadenza per l’invio delle bozze agli uffici nazionali.
Il Presidente chiude l’incontro ricordando che per affrontare nel migliore dei modi le novità indicate dalla circolare del DP e per qualsiasi necessità gli uffici saranno disponibili ogni mattina.
Il servizio degli operatori volontari sta svolgendo al termine, ma nonostante ciò i ragazzi sono ancora riusciti a partecipare ad un interessante incontro, l’ultimo dei due in programma, con gli ideatori di Spago, Roberta e Alessandro, che creano filmati brevi in cui raccontano l’imprevedibile filo di talenti che collega il mondo. Il giorno 7 gennaio 2021,infatti alcuni volontari di Arci Servizio Civile del Friuli Venezia Giulia si sono connessi su Zoom, per presentare alcune storie che hanno ricercato durante il periodo natalizio, storie di vita, storie sul talento di essere felici.
Il progetto è partito dagli incontri di Scuola di Cittadinanza ed ha avuto un ottimo riscontro e una buona partecipazione da parte degli operatori volontari. Sono venute a galla numerose storie, di associazioni, persone e luoghi che rispecchiavano le idee di Roberta ed Alessandro e il format di Spago. È stato interessante scoprire le varie realtà che ci circondano ed entusiasmante sapere che a queste realtà verrà data voce tramite le interviste in pillole di Spago.
Tra i tanti racconti esposti durante l’incontro su Zoom, le storie che hanno avuto un maggior riscontro da parte dei volontari sono state parecchie:
Si è tenuto martedì 12 gennaio 2021 sulla piattaforma Zoom la presentazione del lavoro svolto quest’anno dagli operatori volontari di
Arci Servizio Civile del progetto “Memoria: dalle storie locali all’educazione alla pace”. Durante quest’incontro l’operatrice volontaria Veronica Ianza
ha raccontato la sua esperienza illustrando le attività svolte, che sono state: la somministrazione di un questionario a ragazzi e ragazze tra i 18 e i 30 anni su tre temi: Resistenza, Shoah e obiezione di coscienza; una raccolta di interviste a tre obiettori di coscienza locali, e la realizzazione di una mappa virtuale di Trieste con i luoghi della memoria, che verrà presto pubblicata sul sito di Arci Servizio Civile FVG.
Il progetto, ha raccontato Veronica, “mi ha resa una triestina più consapevole. Nonostante sia nata a Trieste, cresciuta con le storie di guerra raccontate delle mie nonne, interessata alla storia per puro piacere personale, non ero pienamente consapevole di quanto abbia fatto la Resistenza nella mia città. Questa è stata una forte spinta motivazionale nel realizzare una mappa virtuale dei luoghi della nostra città collegati alla Resistenza, come anche alla Shoah, ai loro protagonisti e alle loro vittime. Analizzando le risposte ai questionari che abbiamo somministrato ai giovani della nostra regione, è emerso che molti non conoscono più di uno/due luoghi a Trieste collegati alla Resistenza e alla Shoah, quasi tutti citano “solamente” la Risiera di San Sabba. Crediamo, come giovani operatori volontari del Servizio Civile, che la Mappa della Memoria possa essere un buon strumento per colmare le lacune che i giovani hanno su questo tema. Le motivazioni dietro a questa mancanza sono diverse, una di queste è il fatto che purtroppo i programmi scolastici spesso arrivano a mala pena alla seconda guerra mondiale senza approfondire temi come la Resistenza e soprattutto senza riportarli ad una dimensione locale (e nel caso triestino sarebbe un approfondimento prezioso). La mappa, che verrà presto resa pubblica, riporta i luoghi della Resistenza e quelli della violenza e dell’occupazione tedesca. Abbiamo inserito le vie, i giardini, le pietre d’inciampo, i monumenti dedicati ai partigiani e alle vittime della violenza nazi-fascista. Preciso che tutte le informazioni e i dati che abbiamo raccolto non sono basati su voci o racconti tramandati, ma su testi e fonti scientifiche.
Non bisogna essere storici o appassionati per conoscere la storia della propria città. Io ne sono la prova, non sono laureata in storia, ma da triestina volevo sapere cosa fosse successo nella mia città, e da italiana volevo essere conscia del perché sono antifascista. Ciò non lo si ottiene solo con una laurea in storia ma anche semplicemente con la consapevolezza/conoscenza del proprio passato, anche locale-cittadino. Questo progetto mi ha dato l’opportunità di farlo e la mappa non è altro che uno degli strumenti che possono facilitare questa conoscenza.”
Successivamente è intervenuto anche Fabio Vallon, coordinatore locale del progetto e presidente ANPI-VZPI Trieste che ha illustrato il progetto nazionale, sul quale poi si sono innescate le specificità locali. Purtroppo le vicende della pandemia hanno di fatto limitato gran parte delle raccolta dei dati, sia per le difficoltà di accedere alle biblioteche sia per la chiusura delle scuole che ha di fatto impedito il necessario approccio con le classi e gli insegnanti per ottenere un numero significativo di interviste. Tuttavia i dati raccolti sono stati comunque interessanti e come ANPI-VZPI di Trieste ha dato un parere assolutamente positivo dell’esperienza perché l’impegno sulla “memoria attiva” dei valori della Resistenza non può prescindere dal sapere quanto e cosa ne sanno le nuove generazioni. In questo senso anche lo sviluppo delle mappe dei luoghi della resistenza, dei cippi e dei monumenti e delle vie dedicate ai nomi dei partigiani e delle partigiane si potrà trasformare in un buon veicolo per mantenere e sviluppare la memoria attiva e la consapevolezza che le libertà e la democrazia conquistate grazie al sacrificio di tanti uomini e donne, spesso giovani e giovanissimi, non sono per sempre e devono essere costantemente difese, come i recenti sfregi ai luoghi della democrazia a Trieste quest’estate e in questi giorni a Washington D.C. ci stanno ricordando.
Ha concluso i lavori Franco Cecotti, Vicepresidente ANED Trieste che ha ricordato che i protagonisti della resistenza, uomini e donne, sono stati artefici anche della memoria del loro impegno per liberare l’Italia dal fascismo e dal nazismo. Dalla fine della seconda guerra mondiale, fino ad oggi i modi sono stati molteplici (musica, letteratura, arte, testimonianze)affidati ai singoli combattenti e alle associazioni che li rappresentano.
Le loro memorie si sono confrontate e scontrate con le ricostruzioni storiografiche, con la politica e con un uso pubblico della resistenza e della sua complessità; ciò che resta sono messaggi diffusi sul territorio, affidati a lapidi, monumenti e architetture, talvolta a ricordo dei caduti, altre a segnare i luoghi delle sofferenze, delle battaglie, ma anche delle strutture organizzative o di fondazione delle unità combattenti.
Alcuni giovani volontari di Servizio Civile Solidale hanno iniziato, dal mese di dicembre, un percorso laboratoriale assieme a Maurizio Zacchigna. Dopo un incontro conoscitivo, il 14 gennaio il gruppo è entrato nel vivo del progetto. Queste le parole di Maurizio, che spiegano il fine di questa attività, che coinvolgerà i ragazzi in prima persona:
“La Democrazia, pur garantendo progresso e pace ai popoli che vivono illuminati dalla sua luce, non è una conquista inossidabile, indeteriorabile, garantita una volta per tutte. La Democrazia resterà un approdo veramente sicuro solo se i cittadini sapranno conservare efficienti le strutture di quel porto, riparandole se guaste e rinnovandole se consumate. I giovani sono oggi portati a dare per scontata l’esistenza di quei moli robusti, dei magazzini pieni di libertà, di quelle gru agili idonee a sollevare e smistare pesi e contrappesi. È inevitabile: si è lasciato che la memoria del senso della sua edificazione si affievolisse, il giusto linguaggio per raccontarla alle generazioni chi non l’hanno vissuta non lo si è mai saputo, o voluto, inventare. Eppure il porto ospitale della nostra Democrazia è nato grazie a delle idee potenti, meravigliose, esaltanti: niente di meglio, forse, per riaccendere l’istinto d’immaginazione di tanti ragazzi e ragazze alla ricerca del loro fiammifero. E questo linguaggio cercheremo di scoprire durante il laboratorio “Una memoria nel futuro” dell’Arci Servizio Civile di Trieste“.
giovedì 4, 11, 18, 25 ore 16.00-18.00 laboratorio “Una memoria nel futuro” (Arci Trieste); venerdì 5 ore 15.00-17.00 incontro volontari servizio civile solidale (ASC Trieste); lunedì 15 ore 14.00 Scadenza termini presentazione domande SCU Bando 2020; lunedì 22 ore 18.00 Consiglio ASC FVG (ASC Trieste); sabato 27 ore 16.00 Assemblea #MaiDireMai-#NikoliRečiNikoli
(ASC Trieste)
Gli uffici ASC del Friuli-Venezia Giulia saranno aperti ogni giorno, da lunedì a venerdì, dalle ore 9.00 alle 11.00 e dalle ore 15.00 alle 17.00.
Trieste, 18 gennaio 2021