Il Bando 2021 del Servizio Civile Universale non è partito decisamente bene! Una prima scadenza per la presentazione delle domande era stata fissata al 26 gennaio 2022, prorogata poi al 10 febbraio con lo scorrimento della graduatoria che ha dato la possibilità (purtroppo non a noi!) di vedere messi a bando più progetti e più posti per operatori volontari, e infine il ricorso da parte di alcuni enti che ha portato all’ulteriore slittamento della scadenza al 9 marzo. Se poi si aggiunge che agli aspiranti volontari che avranno completato la procedura dopo il 10 febbraio, le domande verranno ammesse con riserva, si possono immaginare le incertezze e il disagio entro cui si trovano i giovani nell’avvicinarsi a quest’anno al servizio civile. Inoltre questa giostra non fa perdere poco tempo agli enti, impegnati, come sono, anche nella presentazione dei nuovi progetti e programmi 2023. In totale quest’anno Arci Servizio Civile nel Friuli Venezia Giulia potrà mettere a disposizione dei giovani tra i 18 e 28 anni 58 opportunità da individuare in 13 progetti (di cui 2 all’Estero) contro le 83 attualmente in corso in 18 progetti. Le risposte da parte dei giovani sono state, per quanto ci riguarda, come sempre positive. Sono pervenute infatti ben 104 domande. Questo ci fa ben sperare che i giovani siano motivati e volenterosi di iniziare una nuova avventura, con cui mettere fine a due anni difficili. Ci sono però ancora sedi con alcuni posti disponibili per cui chi fosse ancora interessato (ammettendo il dubbio della riserva da parte del dipartimento) può contattarci direttamente. In particolare evidenziamo “Amico 2022” della Cooperativa Amico e “Al centro della città 2022” dell’Itis, progetti con lo scopo di fornire un supporto alle persone anziane affiancandole nelle attività quotidiane in modo da migliorarne la qualità della vita;il progetto del Cest “Fuori casa – Percorsi di autonomia per il futuro”, con il quale si offrono supporto e percorsi di integrazione nella comunità territoriale per persone affette da disabilità; “Abbracciamo il cambiamento” della Fondazione Luchetta Ota d’Angelo Hrovatin, con lo scopo di mettere in atto iniziative che mirino a contrastare l’esclusione sociale dei soggetti a rischio fragilità – in particolare minori; la sede regionale dell’Uisp con “Rigeneriamo la Comunità”, percorsi sportivi e di aggregazione rivolti a tutti per ricostruire legami sociali. A calendario abbiamo l’11 marzo 2022, cioè la pubblicazione dei calendari dei colloqui sul sito www.arciserviziocivile.it/fvg con la prima data utile per effettuare i colloqui prevista per il 28 marzo che – se non cambieranno le direttive – dovranno svolgersi entro 37 giorni, rispetto ai 90 previsti in precedenza. La conseguenza di tale scelta sarà inevitabilmente uno svilimento della procedura selettiva che si ridurrà a brevi colloqui con i candidati, con il venir meno della qualità delle selezioni stesse e della soddisfazione dei volontari. Nel mezzo di questo caos però la ministra Dadone ha finalmente indicato, dopo otto mesi, la nuova direttrice dell’UNSC (Ufficio Nazionale Servizio Civile) nel nome di Laura Massoli che arriva dall’Ufficio PNRR del Comune di Roma e ha lavorato per diversi anni al dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio, da dove arriva anche il Capo dipartimento Marco De Giorgi. |
UCRAINA: LA GUERRA E’ UNA FOLLIA
È una inaccettabile follia. La sola idea che si debba tornare ad affrontare una guerra in Europa è un’ autentica follia. Tutti i responsabili dell’Unione Europea e della politica internazionale sono chiamati ad agire con determinazione per impedire che la crisi dell’Ucraina sfoci in una nuova guerra che avrebbe conseguenze devastanti per tutto il mondo. Sarebbe una pericolosissima regressione storica. L’Europa dica subito una parola chiara: Mai più guerra in Europa! E agisca di conseguenza. Manifestare per la pace è fondamentale ed utile farlo con proposte precise e che sia anche occasione di riflessione sulle cause profonde che determinano le guerre e le violazioni dei diritti umani. La crisi che si sta sviluppando ai confini orientali dell’Unione Europea, ma sempre dentro l’ambito geografico, sociale e culturale dell’Europa, va vista ed affrontata partendo da una attenta analisi dei rischi e degli interessi in gioco, con il pieno coinvolgimento delle popolazioni affinché possano decidere in libertà il loro futuro. Parte della nostra debolezza è anche l’ancoraggio ad una visione di relazioni internazionali basata sui blocchi contrapposti, residuo del secolo scorso, oggi superata da un’idea velleitaria di multipolarismo tra grandi potenze che si contrappone al bistrattato – ma di ben altra natura e portata – multilateralismo delle Nazioni Unite. Il Patto di Varsavia non esiste più. Il muro di Berlino è stato abbattuto nel 1989. Esiste l’Unione Europea, esiste il Consiglio d’Europa, esiste l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa. Esistono soprattutto le Nazioni Unite, collegate ad un sistema di diritto internazionale, troppo spesso violato da chi oggi lo invoca. Ma nonostante ciò siamo ancora imprigionati dentro una logica di schieramenti contrapposti, obbligati ad avere un nemico per ricercare una supremazia mondiale che alimenta la corsa agli armamenti ed è essa stessa fattore di instabilità. Come fossimo obbligati a camminare in avanti con la testa girata all’indietro. Non può essere così. Non deve essere così. Per i paesi dell’Unione Europea a rischio è la costruzione di uno spazio di sicurezza e di stabilità regionale che si sta attendendo dalla caduta del muro di Berlino, ed è la fornitura di gas dalla Russia che pesa per un 25% del fabbisogno dell’Unione (ma del 40% per l’Italia). Ma gli Stati membri e la stessa Unione si presentano a questo appuntamento impreparati, divisi, senza una visione di futuro e perciò vulnerabili. Paghiamo l’assenza di una posizione comune a difesa dei nostri interessi strategici, l’arretratezza del nostro modello industriale, il ritardo della transizione ecologica, la mancata cessione di parte della sovranità nazionale all’Unione e, conseguentemente, la debolezza della nostra voce in politica estera, dove siamo considerati buoni pagatori ma scarsi giocatori, a est come a sud dei confini comunitari. La difesa dei nostri interessi (e il nostro primo interesse è la pace) e della nostra sicurezza (e la nostra sicurezza discende dalla sicurezza altrui), in quanto europei con una visione universale dei diritti, non può essere delegata alla dimensione militare portata avanti dalla NATO ma dovrebbe essere affidata alle istituzioni sovranazionali civili che abbiamo creato, con tanta difficoltà, dal 1945 ad oggi, anche mettendo mano alla applicazione dell’art. 43 dello Statuto delle Nazioni Unite che, con l’applicazione del diritto internazionale, devono tornare ad essere il luogo e lo strumento di risoluzione dei conflitti tra Stati, tra gruppi di potere, tra interessi contrapposti. Questa ennesima crisi che può sfociare in una nuova guerra, dopo la Jugoslavia, l’Afghanistan, l’Iraq, la Libia, la Siria non ci segnala forse con forza che è giunto il momento di sciogliere le alleanze militari e ripensare la mission dell’Alleanza Atlantica trasformandola in un’alleanza di cooperazione tra l’Europa e le Americhe per lo sviluppo sostenibile e per la pace nel mondo? Paradossalmente sarebbe più coerente con i nostri principi e valori, più utile per affrontare le sfide che abbiamo di fronte: il cambiamento climatico, la transizione ecologica, le diseguaglianze economiche e sociali, l’Agenda 2030, le migrazioni forzate. Perché non investire in cooperazione, in ricerca ed investimenti civili, parte di quei 1.100 miliardi di dollari di spesa militare che annualmente i paesi della NATO destinano alla difesa armata e a nuovi sistemi di arma? È tempo di prendere atto che la pace e la sicurezza condivisa va costruita con politiche economiche, sociali, ambientali improntate sulla cooperazione tra Stati e con una visione universale (diritti universali) e di lungo periodo (consegnare il pianeta in condizioni migliori di come lo abbiamo ricevuto). Occorre decidere cosa produrre e come produrre. Occorre saper dire dei No e dei Sì in modo coerente con principi e valori universali. Occorre fermare la spirale che porta alle tensioni, alle provocazioni ed alle guerre. Bisogna partire da una riduzione della spesa militare, con conseguente spostamento di risorse per garantire una vera sicurezza per tutti e quindi “preparare la pace con la pace”. Per tutto ciò dire “No alla guerra” è necessario ma non sufficiente: occorre prendere posizione. I partiti, le istituzioni se si dichiarano per la pace e contro la guerra devono agire di conseguenza, con coraggio e determinazione aprendo un dibattito sul ruolo e sulla mission dell’Alleanza Atlantica, una riforma e trasformazione profonda della Nato, e sulla necessità di assumere una posizione di neutralità attiva ancorata al diritto internazionale ed alle Nazioni Unite. Per noi la priorità è costruire un’Europa smilitarizzata dall’Atlantico agli Urali, di pace, di sicurezza per tutti, di libertà e di democrazia. Un’Europa allargata ed aperta al mondo, dove l’Alleanza Atlantica sia una collocazione culturale, di emancipazione collettiva, di condivisione di un progetto globale di pace. Tutto questo significa dire “Sì alla pace” e “No alla guerra”. Comunicato Stampa della Rete Italiana Pace e Disarmo alla quale aderisce anche Arci Servizio Civile |
COMUNITA’ SOLIDALI
Trieste è entrata ufficialmente nella rete delle città mondiali del programma Learning City, che promuove iniziative di comunità che permettano ai cittadini di diventare protagonisti di una formazione permanente, supportando eventi e progetti affinché acquisiscano nuove conoscenze, abilità e attitudini in una vasta gamma di contesti, per meglio attrezzarsi in un’ottica resiliente ai cambiamenti sociali e ambientali. Arci Servizio Civile Friuli Venezia Giulia Aps assieme a Bioest Odv, Casa Internazionale delle Donne Aps, WWF Trieste Odv e Uisp Trieste Aps con il progetto Comunità Solidali, finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, nell’ottica di rigenerare la comunità cittadina di Trieste in un dialogo intergenerazionale e internazionale, si pone l’obiettivo di costruire un percorso sperimentale e replicabile di animazione di comunità volto all’apprendimento attraverso il coinvolgimento proattivo della comunità; le iniziative saranno indirizzate infatti a favorire la diffusione della conoscenza in maniera informale e tra le diverse fasce di età che costituiscono la comunità urbana di Trieste, approfondendo gli ambiti del benessere, della salute individuale e collettiva e della tutela dell’ambiente urbano e perirbano come bene comune, per lo sviluppo cioè di pratiche sostenibili di rivitalizzazione della società attraverso lo sport e il fare cultura nelle aree naturali cittadine. La rete che si intende costruire tra partner integra infatti realtà diverse: sportive, aggregative e di divulgazione scientifico/tutela ambientale per meglio sostenere una promozione del diritto al benessere, dell’abitare un ambiente sano e tutelato, dell’inclusione, e della promozione della pace, dell’uguaglianza e della solidarietà tra persone; la rete si arricchirà inoltre del coinvolgimento dei giovani in servizio civile solidale e universale come veri e propri agenti di un cambiamento volto al rafforzamento della comunità. Saranno infatti organizzate: – Visite guidate attraverso gli spazi del territorio comuni Promozione e sviluppo di percorsi urbani e interurbani e di connessione tra diversi borghi e comunità (Carso triestino) volti a favorire lo scambio tra i luoghi e le persone e promuovere la conoscenza del territorio e della cultura ambientale (formazione informale), e al contempo creare occasioni di sport leggero – camminata/walking – finalizzate allo stare in forma e allegri. – Iniziative di divulgazione ambientale Promozione di buone pratiche del vivere quotidiano nel rispetto dell’ambiente (green citizenship) e incontri formativi volti ad incoraggiare le generazioni alla conoscenza dell’ambiente e delle opportunità di sviluppo economico green nella zona urbana o periurbana. – Percorsi di “benessere” e aggregazione collettiva Un animatore sportivo e dai volontari di servizio civile solidale e universale, che in alcune fasce orarie e/o giorni specifici metteranno a disposizione la propria conoscenza per la comunità aderente e il proprio sapere specifico per svolgere attività sportiva all’aperto, assieme, in sicurezza presso parchi pubblici della città. Si inizierà nel mese di marzo con un corso di ginnastica dolce per adulti (con particolare attenzione alla terza età) a Campo Cologna, al Giardino Pubblico “De Tommasini” di via Giulia e nel Parco di Villa Revoltella. Previsti inoltre dei percorsi urbani alla riscoperta delle fontane e fontanelle della città, simbolo dell’accessibilità all’acqua, bene comune per eccellenza; elemento di arredo urbano da salvaguardare, molto diffuse nei centri urbani da prima che l’acqua corrente fosse disponibile nelle singole abitazioni, ora vanno via via scomparendo, al paro dei lavatoi pubblici, dove ci si poteva recare per fare il bucato fino alla metà del secolo scorso. Sarà un’occasione per mettere mano finalmente alla mappa prodotta da Arci Servizio Civile e #MaiDireMai- NikoliRečiNikoli assieme a Bioest e a Legambiente Trieste-Circolo Verdeazzurro, nell’ambito delle iniziative sui beni comuni dove sono stati coinvolti alcuni giovani volontari di Servizio Civile Solidale, che hanno visitato la città in cerca di questi punti d’acqua al fine di fotografarli e catalogarli. Tutte le iniziative saranno pubblicizzate attraverso i soliti canali social (comunicati stampa, facebook, instagram) |
CONTINUA LA RASSEGNA ALPI GIULIE CINEMA
E’ iniziato il 1° febbraio 2022 al Teatro Miela di Trieste la rassegna “Alpi Giulie Cinema” giunta alla XXXI edizione. La prima serata è stata aperta da un grande film, CHOLITAS, premio del pubblico al miglior film d’alpinismo al Trento Film Festival 2020 e applaudito calorosamente dal pubblico triestino in sala. La seconda serata ha visto la presenza del regista, giornalista e alpinista Emanuele Confortin che si è soffermato sui molti giovani che, in un percorso contrario a quello dello spopolamento delle montagne, scelgono il lavoro della pastorizia per vivere e investire sul proprio futuro. La terza, e ultima serata al Miela, come sempre è stata riservata al Premio Hells Bells Speleo Award, il concorso riservato alle produzioni cinematografiche che abbiano come ambientazione il mondo sotterraneo e le attività speleologiche, in collaborazione con la Commissione Grotte Eugenio Boegan della Società Alpina delle Giulie – Sezione di Trieste del Club Alpino Italiano. Dalle ore 18.00 fino alle 23.30 è stata un’intera serata non stop dedicata alla speleologia esplorativa e di ricerca che ha visto il numeroso e affezionato pubblico attento ed entusiasta delle produzioni partecipanti al concorso. La giuria, costituita quest’anno da Igor Ardetti, Miha Staut e Fulvio Mazzoli, ha assegnato la: – Menzione Specialeal film DAS RIESENDING, del regista tedesco Freddie Röckenhaus, prodotto dalla ColourFIELD; – Campana d’argento al video AOUK, LA VOCE DELL’ECLISSE di Tommaso Biondi, prodotto dalla Acheloos Geo Exploring, con il patrocinio della Società Geografica Italiana e Società Speleologica Italiana; – Campana d’oro al film TIMAVO SYSTEM EXPLORATION del regista francese Benjamin Guignet, con il montaggio di Giacomo Marsi. |
Successivamente la rassegna è proseguita al BarLibreria Knulp con tutto sold out per la presentazione del libro Magico Velebit della compianta Chiara Schiavato Veranić. Il mese di marzo la rassegna continua sempre al BarLibreria Knulp a ingresso libero con prenotazione obbligatoria, esibendo il green pass rafforzato e indossando una mascherina ffp2. Ricordiamo i prossimi appuntamenti: Giovedì 3 marzo alle ore 18.00 si inizierà con GODSPEED, LOS PALACOS (88’ – Perù, Polonia, USA, 2020 – regia di Adam Nawrot) ambientato nella città di Cracovia dove, durante la guerra fredda un gruppo di universitari forma un club di kayak arrivando al punto tale da tentare l’impossibile, ovvero andare in una spedizione di kayak nelle Americhe. Alle 20.30 verrà proposto invece OCEAN TO SKY (106’ – Australia, Nuova Zelanda, 2019 – regia di Michael Dillon) che racconta la storia di Sir Edmund Hillary che, per curare la depressione dovuta a una perdita famigliare, intraprende una spedizione lungo il sacro fiume Gange. |
Giovedì 10 marzo sarà una maratona con 6 film proposti.
Alle ore 18.00 verrà proiettato QUERSCHNITT (16’ – Italia, 2019 – regia di Elisa Nicoli)
Maria Walcher, artista sudtirolese viaggia per i luoghi più remoti dell’Alto Adige e nelle piazze dei paesi allestisce una sartoria mobile in uno scambio interculturale tra sarti, tessitori locali, artisti provenienti da varie zone del mondo e semplici passanti.
SENZA VOCE, LA STORIA DI STREGONI (48’ – Italia, 2021 – regia di Joe Barba)
Due anni e mezzo con Stregoni, il progetto musicale di Johnny Mox e Above the Tree, per comprendere ciò che accade al continente nella peggior crisi politica dalla creazione dell’ Unione Europea. Una “colonna sonora” che lungo i confini del Vecchio Continente.
TIME TO LEAVE (51’ – Turchia, 2019 – regia di Orhan Tekeoglu)
Dopo anni in Germania, l’ottantenne Hasan torna in Turchia tra le sue mucche e i suoi vitelli. Il figlio Erdoğan, affetto da una grave malattia, ha come ultimo desiderio quello di passare qualche notte nella baita del padre, addormentandosi al suono del vento.
Alle ore 20.30 saranno proposti invece:
PIERA (8’ – Francia, 2019 – regia di Christophe Galleron)
Piera è una specialista dei ghiacciai. Vagando per la massa di ghiaccio in via di sparizione evoca il fantasma di suo nonno, Angelo, misteriosamente scomparso in alta montagna.
FISSURE (26’ – Svizzera, 2018 – regia di Christophe Margot)
La storia dello svizzero Didier Berthod, uno dei migliori arrampicatori su roccia al mondo, che ha deciso di farsi prete.
IL CERCATORE D’INFINITO (47’ – Italia, Regno Unito, 2020 – regia di Andrea Azzetti e Federico Massa)
“Dio non mi chiederà quante montagne ho conquistato ma cosa ho fatto per gli altri”: questo il messaggio di Armando Aste, rocciatore scomparso nel 2017. Una riflessione sui valori che ispirano la montagna, sull’uomo e i suoi limiti.
Giovedì 17 marzo si inizierà con: TALKING SOIL (28’ – Bosnia Erzegovina, Svizzera, 2018 – regia di Jan Baumgartner) Dalla fine della guerra in Jugoslavia si incontrano una volta all’anno in Bosnia ed Erzegovina. Il loro ruolo di sminatori non è stato riconosciuto dallo Stato, e così quel sentimento di costante incertezza è diventato per loro la norma. HOLY BREAD (54’ – Iran, 2020 – regia di Rahim Zabihi) Genziana d’oro Miglior film d’alpinismo, popolazioni e vita di montagna; Premio Forum per la Pace e i Diritti Uman (Trento Film Festival 2020) Il documentario narra dei “Kulbar” curdi, lavoratori che cercano di mantenere le famiglie trasportando a piedi le merci lungo il confine iraniano. La troupe ha seguito questi “Kulbar” per nove anni mostrando come sopravvivano ai margini della società, circondati da povertà, fame e disperazione. Alle ore 20.30 si proseguirà con: TREELINE (45’ _ Canada, 2018 – regia di Jordan Manley Gli alberi sono ponti viventi con il passato, le loro storie segrete sono state inscritte nei loro anelli. Treeline ci porta nei cipressi del Giappone, nei cedri rossi della British Columbia, in Canada, e nei pini Bristlecone del Nevada, seguendo sciatori, snowboarder, scienziati e guaritori che esplorano una convivenza più antica di quella del genere umano. PUSHED UP THE MOUNTAIN (76’ – Cina, USA, 2020 – regia di Julia Hallet E’ un film poetico ed intimo sulle piante (e le persone che se ne prendono cura) che, attraverso la storia delle migrazioni del rododendro, rivela quanta alta sia la posta in gioco per tutti gli organismi viventi, in questo periodo di distruzione senza precedenti del mondo naturale. Un invito a riflettere sugli sforzi necessari a proteggere la natura dell’umanità, e per l’umanità. |
Giovedì 24 marzo gran finale con il Premio “La Scabiosa Trenta” giunto alla ventisettesima edizione. Il nome del premio richiama il fiore alpino immaginario cercato per una vita dal grande pioniere delle Alpi Giulie, Julius Kugy. Un artista scelto nell’ambito regionale interpreta ogni edizione questo fiore che costituisce il principale riconoscimento del concorso. Quest’anno “La Scabiosa Trenta” è stata ideata da Irina Goruppi, studentessa slovena in Italia dell’Accademia di Arti Visive ALUO di Lubiana. Dalle ore 18.00 alle 23.00 verranno proiettate le produzioni premiate dalla giuria, quest’anno formata da Luca Gubbini (istruttore arrampicata FASI), Andrea Bellavite (giornalista) e Giorgio Gregorio (alpinista regista). Gli appuntamenti di giovedì 10 e 17 marzo saranno parte integrante del percorso di formazione dei volontari del servizio civile solidale. La rassegna dopo Trieste farà tappa nei prossimi mesi a Montereale Valcellina, Pinzano al Tagliamento, Paluzza, Muzzana del Turgnano e a Fiume-Rijeka in Croazia. |
CES/ESC – Corpo Europeo di Solidarietà/European Solidarity Corp
Davide continua la propria esperienza di volontariato ad Amsterdam, e ce ne rende partecipi. “Le attività procedono bene, per fortuna stiamo iniziando a lavorare in maniera più indipendente su progetti più grandi, come l’organizzazione di scambi Erasmus+, cosa che ho sempre voluto fare. Ultimamente abbiamo accolto anche nuovi collaboratori in ufficio (purtroppo non in ESC, semplicemente altri due dipendenti) quindi la famiglia si sta allargando e il clima in ufficio sta cambiando positivamente. I progetti sui quali stiamo lavorando sono degli scambi europei cofinanziati dal bando Erasmus+, la cui particolarità sarà quella di avere luogo su velieri in navigazione per due settimane circa. La vita ad Amsterdam sta diventando più normale, in tipico stile libertario olandese man mano tutto sta riaprendo, non c’è nemmeno più l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi chiusi e gli orari di chiusura dei locali non hanno più limiti (prima erano le 22, per un lungo periodo sono state le 17). Durante il training all’arrivo ho avuto la fortuna di conoscere altri volontari qui in Olanda, con i quali sono sempre in contatto. Soprattutto con quelli che vivono qui vicino Amsterdam, e lavorano in un centro che organizza eventi e concerti, c’è un contatto costante perché hanno sempre qualcosa di nuovo da proporre, eventi ai quali spesso partecipano anche altri volontari che vivono in altre parti del paese (abbastanza piccolo da poter venire ad Amsterdam da qualsiasi città anche solo in giornata). Allego foto della vista della barca di notte e all’alba!” (Davide Clemente) |
IN BREVE
Il mese di febbraio ha visto la conclusione dei tre progetti iniziati a fine 2019 grazie al finanziamento sul Terzo Settore. Nell’area INNOVAZIONE, come Arci Servizio Civile FVG, con il progetto “Patchwork Digitali”; nell’area AMBIENTE, come Monte Analogo, con il progetto “Territori Sostenibili”; nell’area TERZO SETTORE, come MaiDireMai-NikoliRečiNikoli, con il progetto “Work Station – Giovani Cittadini in Azione” con la situazione pandemica che non ha sicuramente facilitato, tutte le attività programmate sono state portate a termine, con le dovute e necessarie variazioni. Siamo riusciti a coinvolgere 29 partner (24 APS e 5 OdV), 39 collaborazioni di cui 4 amministrazioni comunali. Mentre adesso il prossimo step è indirizzato alla rendicontazione vorremmo ringraziare tutti coloro che sono stati partecipi in questa esperienza estremamente faticosa ma non priva di gratificazioni, una per tutte l’essere riusciti a lavorare in rete valorizzando le proprie competenze in una visione maggiormente politica e strategica in un momento estremanente critico del Terzo Settore. Nelle prossime Contamin-azioni contiamo di rendere pubblica le relazione e le criticità riscontrate in fase di realizzazione dei tre progetti. |
Solidarietà, non violenza, educazione alla pace e alla cittadinanza attiva: sono i valori portanti del servizio civile universale. In un momento storico in cui si riscontra la tendenza a considerarlo solo come un periodo utile per entrare nel mondo del lavoro, oppure si propone di far tornare l’esperienza obbligatoria, vanno sviluppate, anche da parte del Terzo Settore, tutte le attività di formazione e informazione tese a contrastare questa idea ed a realizzare le finalità per cui è nato questo istituto e che sono state ribadite con la riforma. A questi temi sarà dedicato un webinar il prossimo 3 marzo 2022 dalle ore 15.00 alle 17.00 promosso dalla Cnesc (Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile) assieme a Vita. Al webinar parteciperanno Licio Palazzini (Presidente Cnesc e Arci Servizio Civile Aps), Laura Milani (Vice Presidente Cnesc), Giovanni Rende (Presidente Consulta Nazionale Servizio Civile), Fabrizio Cavalletti (Caritas Italiana), Paola Santoro (Responsabile Formazione Arci Servizio Civile Aps), Lucia De Smaele (Focsiv-Volontari nel mondo), Massimiliano Patrizi (UILDM), Elena Marta (Professoressa Ordinaria di Psicologia Sociale e di Comunità all’Università Cattolica). E’ stato invitato Marco De Giorgi, Capo Dipartimento Politiche Giovanili e SCU. Appuntamento sulle pagine Youtube e Facebook di Vita. |
Proseguono gli appuntamenti di ASColtando sui profili FB e Youtube di ASC Aps. Mercoledì 23 marzo dalle ore 16.00 l’appuntamento è con Antonella Bundu, attivista politica e attualmente consigliere nel Comune di Firenze. Partendo dalla storia del partigiano Sinigaglia faremo un tuffo nell’Italia di oggi, quella delle libertà costituzionali che devono essere difese, quella multietnica che in fondo non è dissimile da quella di 80 anni fa. Nero, ebreo, comunista. Alessandro Sinigaglia, figlio di un ebreo di origini mantovane, e di Cynthia White, americana giunta in Italia come cameriera di una famiglia di Saint Louis, era un meccanico che dopo il servizio militare rientra a Fiesole, dove era nato, ed aderisce al Partito Comunista clandestino. Nel 1928, per evitare l’arresto, fugge in Francia e da lì in Unione Sovietica, dove frequenta una scuola di partito, torna a lavorare come meccanico e si sposa. Partecipa alla Guerra civile spagnola, nel 1939 ripara in Francia, dove viene arrestato e consegnato (1941) alle autorità italiane, che lo confinano a Ventotene. Tornato libero nell’agosto 1943, a seguito della caduta di Mussolini, Sinigaglia rientra a Firenze ed organizza e guida una delle prime formazioni GAP. Pochi mesi dopo cade in un’imboscata del Reparto di Servizi Speciali del maggiore Mario Carità e viene ucciso in Via Pandolfini, a Firenze. Partendo dalla storia del partigiano Sinigaglia faremo un tuffo nell’Italia di oggi, quella delle libertà costituzionali che devono essere difese, quella multietnica che in fondo non è dissimile da quella di 80 anni fa. Chi sarebbe oggi il partigiano Sinigaglia? |
Si terrà mercoledì 23 marzo 2022 alle ore 16.30 al Polo Giovani Toti in via della Cattedrale 4/a a Trieste, promosso da MaiDireMai-NikoliRečiNikoli Aps, l’iniziativa “Party con l’Europa”, un incontro rivolto ai giovani interessati ad intraprendere un’esperienza all’estero, entrare in contatto con nuove culture, esprimere solidarietà verso gli altri e acquisire competenze e capacità utili alla formazione personale e professionale. L’iniziativa sarà dedicata alla Conferenza sul Futuro dell’Europa (spazio di discussione per affrontare le sfide e le priorità dell’Europa, partecipare e plasmare il futuro del progetto europeo) e all’Anno europeo dei giovani (iniziativa che punterà i riflettori sull’importanza della gioventù europea nella costruzione di un futuro migliore: più verde, più inclusivo e più digitale). Durante l’ incontro verranno fornite tutte le informazioni necessarie per scegliere consapevolmente, candidarsi e partire con i progetti finanziati dall’Unione europea: Corpo Europeo di Solidarietà e settore Gioventù del programma Erasmus+ (Scambi di giovani, mobilità degli animatori di attività socioeducative). Sarà anche possibile ascoltare alcune testimonianze dei beneficiari che hanno già vissuto questa esperienza, che a detta di molti “ti può cambiare la vita” L’ incontro, condotto dagli operatori del centro EUROPE DIRECT Trieste – Agenzia Eurodesk del Comune di Trieste si tiene in collaborazione con Arci Servizio Civile e il Progetto Area Giovani del Comune di Trieste, Saranno presenti anche gli operatori dello sportello Informagiovani del Comune di Trieste che forniranno inoltre informazioni personalizzate, per la realizzazione del curriculum vitae, nonchè l’orientamento scolastico e lavorativo. L’iniziativa rientra nella formazione prevista per i volontari del servizio civile solidale. |
GLI APPUNTAMENTI DI MARZO 2022: – mercoledì 2 ore ore 15.30: incontro volontari servizio civile solidale (ASC Trieste); – giovedì 3 ore 15.00-17.00: webinar “La centralità della formazione nell’anno di servizio civile universale” (online pagine Youtube e Facebook Vita); ore 18.00 e 20.30: Alpi Giulie Cinema (BarLibreria Knulp – Trieste); – giovedì 10 ore 18.00 e 20.30: Alpi Giulie Cinema (BarLibreria Knulp – Trieste); – giovedì 17 ore 18.00 e 20.30: Alpi Giulie Cinema (BarLibreria Knulp – Trieste); – venerdì 18: Assemblea Forum Terzo Settore FVG (Udine); – mercoledì 23 ore 16.00: “ASColtando” (on line pagine Youtube e Facebook Arci Servizio Civile; ore 16.30: “Party con l’Europa” (Polo Giovani Toti – Trieste): – giovedì 24 ore 18.00 e 20.30: Alpi Giulie Cinema (BarLibreria Knulp – Trieste) |
Gli uffici ASC del Friuli Venezia Giulia nel mese di marzo 2022 saranno aperti ogni giorno, da lunedì a venerdì, dalle ore 9.00 alle 11.00 e dalle ore 15.00 alle 17.00. Trieste, 25 Febbraio 2022 |